> FocusUnimore > numero 2 marzo 2020
L’impegno di Unimore sul fronte della parità di genere è uno degli obiettivi strategici dell’Ateneo e non si esaurisce solo nella celebrazione – in maniera degna – dell’8 MARZO, Giornata Internazionale della Donna.
Una sintetica visione dell’Italia dal punto di vista dell’eguaglianza di genere è fornita dall’EIGE, l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, agenzia dell’Unione Europea dedicata esclusivamente alla parità di genere, che pone, sulla base di un calcolo che comprende più dimensioni, l’Italia al quattordicesimo posto nella classifica europea rispetto all’indice dell’eguaglianza di genere.
Le dimensioni dell’indice che allontanano maggiormente l’Italia dall’eguaglianza di genere sono la dimensione del potere, del tempo e del lavoro. Il punteggio raggiunto dall’Italia nella dimensione lavoro è il valore più basso in Europa ed è determinato da una bassa partecipazione delle donne al lavoro retribuito ma anche dalla segregazione occupazionale. Questo mentre permane e anzi peggiora rispetto al 2005 l’eguaglianza di genere nella dimensione tempo di lavoro non retribuito domestico e di cura.
In effetti è proprio il tema del work life balance al centro del rapporto 2019 dell’EIGE sullo stato dell’Europa in termini di eguaglianza di genere.
A questo tema anche Unimore dedica attenzione nel seminario “Investire sulla genitorialità (non) contribuisce allo sviluppo” nell’ambito del Progetto Pilota Natalità al quale partecipano Fondazione Marco Biagi e Dipartimento di Economia Marco Biagi, ponendosi l’obiettivo di dare strumenti per diffondere contenuti, informazioni e buone prassi, che aiutino a superare stereotipi e pregiudizi, per migliorare il discorso collettivo sulla natalità e produrre un cambiamento culturale: a ragionarne con Valentina Cardinali (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) saranno istituzioni pubbliche, associazioni femminili, imprese e parti sociali.
L’apertura alla collaborazione con altri enti è presente nei 15 incontri che Unimore promuove in occasione della Giornata internazionale della donna portando alla luce la ricchezza di progetti di ricerca e attività di terza missione sviluppati dall’Ateneo.
Ripercorrendo il filo che lega questi eventi, possiamo iniziare con la presentazione di uno dei saggi che compone la tesi di dottorato di Tullia Russo che propone , nel ciclo di seminari del dottorato “Lavoro, Sviluppo e Innovazione”, la valutazione dell’impatto sugli stereotipi del progetto GoALL: un altro genere di calcio che promuove l’incontro e la collaborazione tra persone con diversi orientamenti sessuali o identità di genere.
Spunti di riflessione sulle politiche educative per il contrasto degli stereotipi di genere provengono anche dalla valutazione a cura del CRID, Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (www.crid.unimore.it), delle azioni sviluppate mediante il progetto “Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere” finanziato dalla legge quadro della Regione Emilia-Romagna 6/2014 e coordinato dal Comune di Modena. L’azione di monitoraggio e valutazione consentirà a Serena Vantin (assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza) di mostrare l’efficacia delle azioni che vedono protagoniste numerose associazioni femminili del territorio modenese nelle scuole di ogni ordine e grado.
Azioni svolte anche in altri territori e che saranno al centro del dibattito sull’educazione di genere nelle scuole promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali in collaborazione con l’Assessorato Pari Opportunità Comune di Modena e il Centro documentazione donna.
Quali sono le origini delle diseguaglianze di genere presenti oggi e quali le prospettive?
L’analisi storica delle diseguaglianze e dei percorsi di emancipazione femminile si sviluppa con la visione del film “Alla Corte di Ruth-RBG” che inaugurerà la rassegna cinematografica “Proiezioni economiche: L’economia sul grande schermo” proposta dal Dipartimento di Economia Marco Biagi (a cura di Chiara Strozzi e Andrea Landi) e nel convegno “L’accesso delle donne all’imprenditoria e alle professioni: origini, attualità e prospettive” presso la sede di Modena in collaborazione con CPO-CUP, Comitato di Imprenditoria Femminile e EWMD nel quale, assieme alla figura di Alice Hallgarten, verrà presentata anche la ricerca sulle imprenditrici Cavaliere del lavoro in Italia.
Il ruolo dell’imprenditoria femminile viene analizzato anche nel convegno sulla condizione femminile e il ruolo delle donne nello sviluppo economico e sociale in Africa presso la sede di Reggio Emilia.
Il tema del rapporto donne e scienze, con il contributo Unimore nelle diverse aree disciplinari e con una sessione dedicata alla medicina di genere, sarà affrontato con l’ideazione della storica Paola Nava nel Seminario svolto in collaborazione con il Centro Documentazione Donna e il Comune di Modena.
Il gruppo di ricerca interdisciplinare e interdipartimentale “Generi e Religioni”, a cui afferiscono studiose e studiosi del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali e del Dipartimento di Giurisprudenza con il coordinamento di Elisa Rossi (docente di Sociologia dei processi culturali e di genere), promuove un incontro sulle chiese cristiane e i ministeri femminili.
La sede di Reggio Emilia ospiterà quindi una tappa, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, di A Proposito di Eva, un festival itinerante di lezioni e spettacoli sulla prevenzione e il contrasto alla violenza alle donne.