> FocusUnimore > numero 9 – novembre 2020

Come un faro che nella notte illumina per le barche l’approdo e l’uscita dai porti, così il faro della Notte della Ricerca si accende per gettare luce sui tanti progetti di Unimore perché escano dai propri cantieri, i laboratori dove sono nati e sono stati realizzati, e vengano conosciuti dal grande pubblico, da quella platea di cittadini/e e soggetti istituzionali ed economici che ne dovranno trarre benefici e vantaggi sociali.

La Notte della Ricerca 2020 sarà rigorosamente online, una modalità nuova per questo evento del nostro Ateneo che non aprirà le porte alla sera, non vedrà come nelle ultime edizioni migliaia di visitatori (oltre 4000 nella scorsa edizione) assieparsi davanti agli stand dei ricercatori/trici nei tradizionali luoghi quali San Geminiano, San Paolo e Sant’Eufemia a Modena, Palazzo Dossetti e il Tecnopolo a Reggio Emilia ma soprattutto non si svolgerà, quest’anno, nell’ultimo venerdì di settembre, in quanto differito a causa della emergenza da COVID-19.

L’evento avrà nuove date e sarà caratterizzato da dirette e da appuntamenti registrati trasmessi sui canali Facebook e Youtube di Unimore. L’emergenza pandemica ha cambiato le caratteristiche della Notte della Ricerca, ma non certo il desiderio delle ricercatrici e dei ricercatori nel voler far conoscere i loro studi e poterli condividere con tutte le persone interessate.

L’evento inizierà mercoledì 25 novembre con “Aspettando la Notte della Ricerca” per poi proseguire venerdì 27 e sabato 28 novembre 2020.

Il primo appuntamento di mercoledì 25, inserito negli incontri della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” (http://www.cug.unimore.it/site/home/articolo350057989.html), vedrà ricercatrici e ricercatori del GeR – Gruppo interdisciplinare ed interdipartimentale di Unimore “Generi e religioni”,coordinati da Elisa Rossi, affrontare le relazioni di genere, la gerarchia di potere e la leadership nelle chiese cristiane.

Nella stessa serata troverà spazio anche il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (www.crid.unimore.it)  che andrà alle origini dei pregiudizi nelle forme di vulnerabilità e discriminazione attraverso la presentazione della “Biblioteca vivente”, attività seguita da Tindara Addabbo, Claudia Canali, Simone Scagliarini e Chiara Strozzi, che coinvolge anche associazioni e istituzioni del territorio con la finalità di contrastare gli stereotipi. La “Biblioteca Vivente”, che alla Notte della Ricerca ha sempre riscosso una partecipazione attiva del pubblico, sarà proposta attraverso alcuni video che rilanceranno le testimonianze di chi vi ha partecipato (http://www.crid.unimore.it/site/home/attivita/notte-europea-dei-ricercatori.html).

Vi saranno poi i dottorandi del 35° e 34° ciclo del dottorato in “Lavoro, Sviluppo e Innovazione” della Fondazione Marco Biagi (www.fmb.unimore.it/area/dottorato/) che mostreranno i luoghi dei loro studi.

L’ultimo appuntamento del 25 novembre sarà il video “Chi (Ri)cerca (ci)trova” che mostrerà il lavoro di progettazione, gestione, valorizzazione dei risultati e della loro diffusione affrontato da chi opera quotidianamente presso la Direzione Ricerca, Trasferimento Tecnologico e Terza Missione.

Venerdì 27 e sabato 28 novembre il palinsesto, molto più ricco, si snoderà dal mattino fino a sera con una serie di lezioni, seminari, laboratori sia registrati sia in diretta.

In ambito umanistico, Alfonso Botti si concentrerà sulla recente apertura degli archivi vaticani, relativi al periodo del pontificato di Pio XII che ha suscitato l’attenzione di molti storici e una curiosità generale soprattutto in merito alla controversa questione dell’atteggiamento tenuto dal Papa sulla Shoah.

Per la formazione di una cittadinanza più responsabile Antonello La Vergata presenterà la Storia come un vaccino, spiegando come il senso storico sia diventato la grande vittima della cultura unicamente massmediatica e consumistica di oggi.

Di argomento storico, ma con una lettura in chiave digitale, quella proposta dai ricercatori Angela Fiore, Carlo Baja Guarienti, Marco Iacovella, Giacomo Mariani, Luca Sandoni e Simone Sirocchi del Centro interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities (www.dhmore.unimore.it) che presenteranno, in cinque video “A tutto Campo(ri)“, il lavoro di approfondimento svolto, tuttora in corso di studio, sulla preziosa Cronaca di Giovanni Battista Spaccini, custodita presso l’Archivio Storico Comunale di Modena, e sull’Autografoteca Campori, un vero e proprio tesoro di carte conservato presso la Biblioteca Estense Universitaria.

Il CRID-Centro di Ricerca Interdipartimentale sulle Discriminazioni e la vulnerabilità (www.crid.unimore.it), attraverso il contributo di Thomas Casadei e Serena Vantin, proporrà tre video pillole sui temi della parità di genere partendo da alcune riflessioni volte ad illustrarne le tappe nell’ordinamento giuridico italiano.

Ci saranno anche i Dottorandi della Scuola di Dottorato in Scienze Umanistiche (www.dottoratoscienzeumanistiche.uminore.it/), guidati da Marina Bondi, che illustreranno cosa studiano gli umanisti e cosa vuol dire “fare ricerca” dal loro punto di vista. Elisabetta Menetti, Leonardo Gandini e Valerio Nardoni proporranno di rileggere e riscrivere il mondo che ci circonda attraverso linguaggi diversi: ritmo nella traduzione poetica, rilettura dei classici nell’attualità e riscrittura nel cinema contemporaneo.

Sempre nell’area umanistica si collocano gli studi e le proposte di altri ricercatori e ricercatrici come, ad esempio, Alessandro D’Antone e Lavinia Bianchi che tratteranno nel loro seminario dei ruoli e delle funzioni educative dei Servizi a sostegno della famiglia e della genitorialità e delle Comunità educative per minori.

Gli psicologi di Unimore, Gian Antonio Di Bernardo ed Elisa Bisagno, presenteranno le principali attività di ricerca e di intervento sviluppate dal gruppo degli psicologi dell’Ateneo. In particolare, con il coinvolgimento degli psicologi sociali e dello sviluppo, saranno presentate due tipologie di intervento: la prima sulle attività nelle scuole, il cui obiettivo è quello di contrastare il bullismo e di ridurre il pregiudizio etnico; la seconda sulle attività sportive col fine di promuovere l’uguaglianza di genere e di prevenire la radicalizzazione.

Ci sarà un momento dedicato alla economia sperimentale. Francesca Pancotto, Alessandra Biazzi, Noemi Roncolato, Francesca Federico del Centro di ricerca REBEL per l’economia comportamentale e sperimentale spiegheranno le differenze tra l’economia tradizionale, dove al centro è la razionalità dell’uomo, e l’economia comportamentale al cui centro vi sono gli aspetti psicologici, fisici e biologici che influenzano le scelte di ogni giorno, incluse quelle economiche.

Alla Notte della Ricerca 2020 ci saranno anche due momenti, curati da Stefania Costi, Barbara Bressi e Sara Paltrinieri, dedicati alle patologie oncologiche ed alla conciliazione tra la malattia dei pazienti oncologici ed il lavoro, attraverso uno dei quali verrà illustrato il progetto UNAMANO, realizzato grazie alla collaborazione tra AUSL-IRCCS, Unimore e numerosi enti territoriali, volto a facilitare il reinserimento lavorativo delle persone con patologia oncologica. Nel corso del loro secondo appuntamento, curato dalla Scuola di Dottorato CEM-Clinical and Experimental Medicine (www.cem_phdschool.unimore.it/), saranno illustrate le raccomandazioni rispetto all’esercizio fisico nella prevenzione delle patologie oncologiche.

Dal tema sanitario si fa un salto alla Paleobotanica ed alla Palinologia. Assieme alle ricercatrici Anna Maria Mercuri, Assunta Florenzano, Giovanna Bosi, Paola Torri, Rossella Rinaldi, Eleonora Rattighieri, Elisa Furia, Eleonora Clò, Sara Tiziana Levi saranno mostrati alcuni video che presenteranno le più recenti linee di ricerca del Laboratorio di Palinologia del Dipartimento di Scienze della Vita (www.palinopaleobot.unimore.it/). Ancora tante le ricerche che saranno presentate, tra queste si trovano due lezioni, curate da Lara Maistrello, Giulia Pinotti, Laura Macavei, Elena Costi, Sara D’Arco, Emanuele Di Bella del Centro BIOGEST-SITEIA-Centro interdipartimentale per il Miglioramento e la Valorizzazione delle Risorse Biologiche Agro Alimentari (www.biogest-siteia.unimore.it/), dedicate alla lotta biologica a cimici invasive e mosche infestanti e alle mosche soldato che possono dare nuova vita agli scarti per l’ottenimento di sostanze e prodotti utili in ambito agricolo, mangimistico-alimentare.

Alle scuole superiori è rivolto l’appuntamento BORGES, curato da Marcello Pinti, Carlo Augusto Bortolotti, Chiara Cavazzoni, un network europeo di formazione, coordinato da Unimore, creato nell’ambito delle azioni “Marie Curie Skłodowska”, che mira a formare la prossima generazione di innovatori/innovatrici di ricerca e sviluppo nella bioelettronica organica.

Immancabile sarà l’appuntamento con l’Orto Botanico, presente sin dalle prime edizioni della Notte dei Ricercatori, dove Giovanna Barbieri e Giovanna Bosi proporranno video dedicati a bambine e bambini che potranno capire, in maniera semplice ed immediata, attraverso la creazione di un fiore, il concetto di capillarità in botanica. In tre momenti diversi Mauro Mandrioli e Niccolò Patelli si concentreranno su tre aspetti differenti che riconduco al tema della sostenibilità a tavola. Saranno presentate le ultime frontiere digitali messe in campo nella coltivazione di ciò che viene fatto a livello mondiale per la produzione degli alimenti e per il loro loro consumo consapevole e responsabile. Si potrà, anche, fare un Viaggio su Marte con Mauro Soldati e Carlotta Parenti che illustreranno affascinanti immagini satellitari del pianeta rosso con particolare riferimento ai crateri da impatto meteoritico. Verranno illustrati i principali risultati di indagini volte ad individuare e mappare il possibile sito di atterraggio e i percorsi lungo i quali indirizzare il Rover ExoMars.

Dal pianeta rosso si potrà poi fare un viaggio nello spazio e nel tempo per entrare in contatto con la scoperta di mari scomparsi e dei loro misteriosi abitanti accompagnati da Giovanni Serafini e Cesare Andrea Papazzoni che mostreranno la straordinaria evoluzione dei rettili marini al tempo dei dinosauri. Sempre ripercorrendo la storia evolutiva della Terra con Luigi Bruno si potranno ripercorrere i ventimila anni di cambiamenti climatici in Italia e nel Mondo. L’Appennino Modenese/Reggiano sarà al centro della lezione proposta da Daniele Malferrari che mostrerà i numerosi siti minerari presenti nel territorio emiliano e l’uso, sempre più frequente, nella agricoltura biologica e biodinamica di prodotti naturali come, ad esempio, caoliniti, smectiti e zeoliti. Gianluca Malavasi, Gianantonio Battistuzzi e Luca Rigamonti, anche loro del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (DSCG), faranno il punto sui materiali “Smart”, sia naturali, sia sintetizzati “ad hoc”, capaci di soddisfare specifiche esigenze che vanno dalla purificazione delle acque, alla superconduzione fino alla veicolazione di nuovi farmaci. A corollario delle presentazioni tenute dai ricercatori del DSCG sarà trasmesso il video, curato da Milena Bertacchini, dedicato al Museo Gemma ed al suo ricco patrimonio.

Su un altro versante, si potrà entrare virtualmente nel Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti (www.cigs.unimore.it/) e vedere e capire, accompagnati da Andrea Tombesi e Massimo Tonelli, la Microscopia elettronica e confocale. Dalle potenzialità della microscopia il passo è breve per arrivare al mondo del NANO, mondo nel quale eccelle l’Istituto Nanoscienze di Modena – CNR-NANO (www.nano.cnr.it/) che, oltre a presentarsi con un video dal titolo accattivante “Facce da CNR NANO”, vedrà i suoi ricercatori e le  sue ricercatrici accompagnare il pubblico alla scoperta di alcuni tra i temi più innovativi della ricerca: dai microscopi che usano vortici di elettroni per vedere i singoli atomi con Vincenzo Grillo, ai supercomputer capaci di simulare il “materiale perfetto” con  Nicola Spallanzani, fino alle famose ‘forbici genetiche’ CRISPR/Cas9 rivoluzionarie per le scienze della vita con Giorgia Brancolini, Rosa Di Felice e Maria Celeste Maschio. Una mini-lezione di Filippo Troiani sarà dedicata ai bambini di 8-12 anni per far capire a loro, e non solo, cosa è un computer quantistico.

Non poteva mancare in questa Notte della Ricerca un momento dedicato all’informatica e alle sfide del futuro: Claudia Canali, Riccardo Lancellotti e Mirco Marchetti parleranno di Cloud e Edge Computing, Machine Learning, Industria 4.0 sicura, Automotive e Cyber Security, Applicazioni della Blockchain.

Presenti in questa sezione anche le “ragazze digitali” che racconteranno la loro esperienza di partecipazione al “Summer camp ragazze digitali” che ogni anno offre alle studentesse di terza e quarta superiore un percorso formativo per avvicinarle all’informatica e alla programmazione in modo divertente e creativo.

Una costante nella Notte della Ricerca di Unimore è la presenza del gruppo del Game Science Research Center che con Andrea Ligabue e Matteo Bisanti illustrerà attraverso alcuni esempi la interconnessione tra Gioco e Scienza e come il gioco da tavolo possa essere un valido strumento di supporto alla divulgazione scientifica.

Il programma completo della Notte è consultabile alla pagina:
www.unimore.it/nottericercatori2020/

La Notte della Ricerca condivisa online sui canali Facebook e Youtube di Unimore