FocusUnimore num.0 gennaio 2020
Il ventennale della Legge 17/1999, che ha esteso l’accesso all’università alle persone con disabilità, è stato celebrato a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 6 dicembre.
Questo evento fornisce l’occasione per esaminare come questa fondamentale tappa sulla strada dei diritti sia stata declinata nel nostro Ateneo, tanto da innalzarlo a punto di riferimento nazionale.
Unimore è stato infatti tra i primi Atenei italiani ad avere istituito il servizio di accoglienza studenti con disabilità al quale si è poi aggiunta una specifica attenzione anche ai giovani con difficoltà di apprendimento.
La Prof.ssa Elisabetta Genovese, delegata alla Disabilità e ai Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) di Unimore nonché componente del Direttivo nazionale della Conferenza dei Delegati Universitari per la Disabilità (CNUDD), a latere delle celebrazioni ha affermato come nella sua vita professionale abbia avuto “la possibilità di veder nascere l’integrazione degli studenti disabili all’Università. Grazie alle innovazioni contenute nella legge, un numero crescente di persone con disabilità ha potuto frequentare e portare a termine gli studi universitari anche attraverso l’utilizzo di servizi specifici quali sussidi didattici o servizi di tutorato individualizzato”.
Unimore, si è distinto, negli anni, compiendo un’importante opera di sensibilizzazione e di formazione sulla cultura della disabilità anche tramite corsi di formazione offerti agli studenti e studentesse universitari che si prestano a diventare tutor.
In vent’anni, gli iscritti e le iscritte con disabilità sono passati da poche decine a circa 300 (cfr. serie 1 del Grafico)
Il Dott. Giacomo Guaraldi, delegato del Rettore Unimore alla Disabilità e ai DSA, osserva come “molto sia stato fatto dal nostro Paese per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e ciò che distingue particolarmente Unimore nell’accoglienza e nell’inclusione di giovani con difficoltà riguarda proprio i ragazzi con DSA ai quali la legislazione riconosce medesimi diritti in tutti gli ordini di scuola dal 2010”.
Se nel 2018 erano 360 gli studenti con DSA iscritti (cfr. serie 2 del grafico), nel 2019 superano i 400.
Unimore si distingue per la diffusione di buone prassi tra cui meritano di essere evidenziati due diversi progetti: “Università21” e “Quasi Amici”.
Il primo è un progetto di inclusione che permette a giovani con disabilità cognitive di seguire percorsi di studio universitari grazie ad una convenzione tra il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Università21 Onlus (www.universita21.it), AUSL e Comune di Reggio Emilia.
Si tratta di una esperienza pilota, unica a livello nazionale, che si inserisce pienamente nelle attività di terza missione dell’Ateneo e che consente agli studenti di Università21 di partecipare alle attività del corso di laurea in Scienze dell’Educazione affiancati da educatori.
Ad oggi sono 11 i giovani coinvolti in questa esperienza e si sta lavorando per estendere la convenzione ad altri Dipartimenti.
Il Progetto “Quasi amici” nasce nel 2015 da una collaborazione con l’Associazione “Il Tesoro Nascosto”: l’obiettivo è, in questo caso, quello di promuovere l’inclusione di giovani con disabilità – che non studiano all’università – nella vita sociale. Il progetto, realizzato a Carpi e Reggio Emilia con il supporto delle ASL locali, è coordinato dal prof. Loris Vezzali, in collaborazione con il Servizio Accoglienza Disabili e con DSA.
Richiamandosi al celebre film da cui prende il nome, l’idea è quella di affiancare persone con disabilità in attività quotidiane
con aspiranti “quasi amici” formati attraverso un corso on-line su aspetti chiave della disabilità, con un focus particolare sulle componenti psicologiche.
La cosa sorprendente è che in quattro anni oltre 200 studenti di Unimore sono così diventati “quasi amici” di giovani con disabilità.
Per quanto concerne studenti e studentesse con DSA, Unimore ha anticipato la legislazione del 2010 con specifiche azioni già dall’a.a. 2003-4 e, con un atto del Senato Accademico del 2007, ha esteso i medesimi servizi riconosciuti agli studenti e studentesse con disabilità.
Tra le diverse esperienze di ricerca portate avanti in Ateneo va segnalato il progetto TIDE (New Tools For Inclusion of Dyslexic Students) che vede proprio Unimore come capofila.
Si tratta di un progetto di ricerca sul tema dell’inclusione finanziato dall’Unione Europea nel 2016 e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Atene, l’Università Goldsmith di Londra, il Provveditorato agli studi di Vienna e l’ente di formazione professionale modenese ForModena.
Mediante il confronto di dati sugli studenti con DSA nelle scuole secondarie di secondo grado e nelle Università dei diversi contesti nazionali e mediante un corso di formazione in lingua inglese sulle tematiche dei DSA è stato possibile individuare le carenze dei diversi sistemi formativi e mettere a punto le modalità per un passaggio graduale dalla scuola secondaria all’università.
Definizione di DSA
Il termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) si riferisce a una condizione di difficoltà di apprendimento che si manifesta con l’inizio della scolarizzazione e che interessa circa il 3,2% della popolazione scolastica italiana (in aumento rispetto al passato).
Si tratta di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici e si distinguono in dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia.
Il DSA è un disturbo persistente, la cui espressività si modifica in base all’età e alle richieste ambientali.
L’insegnante dislessico: un progetto di supporto
Risale ormai a due anni fa, l’idea di un gruppo di docenti del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (DESU) di proporre una ricerca su come dare supporto agli studenti universitari con DSA che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro come insegnanti.
Dai dati raccolti è emersa una diffusa necessità di sostegno su vari aspetti relativi alle dimensioni emotive, relazionali ed etiche della professione di insegnante.
Sono, emerse preoccupazioni da parte degli studenti/futuri insegnanti con DSA rispetto ai possibili problemi nella redazione di testi scritti rivolti agli allievi, ai colleghi e alle famiglie e nella comprensione di testi complessi.
All’interno del progetto si sono realizzate diverse tesi di laurea che hanno messo in evidenza la maggiore consapevolezza degli allievi con DSA rispetto alle difficoltà e alle strategie per superarle.