> FocusUnimore > numero 37 – giugno 2023
SUSTAINABILITY: INNOVATION OF BUSINESS MODELS, SUSTAINABLE CONSUMPTION AND QUALITY EDUCATION FOR THE PROTECTION OF THE ENVIRONMENT AND THE REDUCTION OF INEQUALITIES.
Social and economic sustainability has become central to the scientific debate and has attracted growing interest at the institutional and economic level, stimulating companies to embark on coherent business strategies and research groups to investigate business model innovation oriented towards sustainability and the circular economy. The research group, led by Prof. Ilaria Baghi of the Department of Communication and Economics, studies the potential of different digital technologies and Industry 4.0 in contributing to social, economic and environmental sustainability objectives in an integrated perspective where sustainability and technological transformation processes are fundamental synergetic components of the entire business model. There are many factors to be identified to motivate and facilitate individuals in adopting sustainable consumption practices in different areas of their lifestyle. The aims of the various projects are in clear agreement with the research and innovation missions of the European Union’s Horizon 2020-2027 framework programme, among which climate change adaptation and societal transformation are among the five strategic areas of development. The University’s strategic plan clearly states as a strategic aim that of creating a community capable of developing, disseminating and circulating good practices, new projects and collaborations in the fields of teaching, research and the third mission with particular attention to the dimensions of sustainability and inclusive social development.
Negli ultimi anni la sostenibilità sociale ed economica è divenuta centrale nel dibattito scientifico ed ha suscitato un crescente interesse tra gli attori istituzionali ed economici. Tale centralità ha dato impulso ad un più sostanziale impegno delle imprese ad intraprendere strategie imprenditoriali coerenti con i requisiti della sostenibilità ed a riformare i processi di corporate governance e gli strumenti della rendicontazione di sostenibilità per l’accountability del proprio operato.
La prima area di interesse del progetto di ricerca si colloca nel filone cruciale degli studi che indagano l’innovazione dei modelli di business orientata alla sostenibilità ed all’economia circolare, con le implicazioni sui processi di corporate governance e sulla rendicontazione di sostenibilità.
Il gruppo di ricerca, guidato dalla Prof.ssa Ilaria Baghi del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, indagherà inoltre il potenziale di diverse tecnologie digitali e di industria 4.0 nel contribuire a obiettivi di sostenibilità sociale, economica, ambientale in una prospettiva integrata dove sostenibilità e processi di trasformazione tecnologica sono componenti sinergiche chiave che guidano l’intero modello di business.
Dall’altro lato, diventa più urgente individuare i fattori che motivano e facilitano gli individui nell’adottare pratiche di consumo sostenibile in diversi ambiti del loro stile di vita. La seconda area d’interesse del progetto è quella appunto dello studio dei comportamenti di consumo sostenibile e della loro rilevanza individuale e collettiva. Fino ad oggi la letteratura ha studiato i fattori che inducono l’individuo ad adottare pratiche di consumo sostenibile partendo dall’assunto di un trade-off tra benefici individuali e collettivi.
Al contrario, pare opportuno adottare un approccio che assume la conciliabilità tra benessere individuale e collettivo, ispirandosi al concetto di well-being. L’obbiettivo primario di questa area di ricerca sarà quello di adottare una nuova prospettiva allo studio dei comportamenti di consumo sostenibile e individuare quali fattori e variabili influenzano l’adozione e il mantenimento nel tempo di scelte di consumo sostenibili. Questo consentirà di fornire a practitioners e operatori di marketing strumenti conoscitivi efficaci per relazionarsi con consumatori sempre più sensibili al tema della sostenibilità e al well-being.
“In questo scenario, – spiega la Prof.ssa Ilaria Baghi – l’educazione assume un ruolo cruciale perché può contribuire al cambiamento dei valori e delle norme culturali dei contesti sociali di riferimento, oltre che degli stili di vita individuali. L’accresciuta consapevolezza della necessità di considerare l’equità del benessere e monitorarne le disuguaglianze, pone l’urgenza di considerare la giustizia sociale come elemento della sostenibilità. Un’educazione di qualità rappresenta uno dei principali strumenti per costruire una società equa, coesa e inclusiva e una cittadinanza globale. Oltre a favorire e potenziare gli apprendimenti, un’educazione di qualità accoglie le fragilità e le differenze, riduce e contrasta le disuguaglianze, favorisce il dialogo con l’alterità e il rispetto dei diritti umani, sviluppa la resilienza, favorisce la capacità di costruire relazioni solidali. È infine in grado di farsi carico delle grandi sfide del nostro tempo, come quella di educare alla sostenibilità economica, ecologica e sociale. Diventa quindi essenziale il contributo che servizi educativi e scolastici di qualità – a partire dalla scuola dell’infanzia – possono offrire allo sviluppo e al consolidamento di pratiche di consumo sostenibile in una prospettiva di well-being come benessere umano integrale.
La rilevanza strategica di questo progetto di ricerca è allineata alla accresciuta consapevolezza, sia individuale che collettiva, della necessità di adottare comportamenti sociali ed economici sensibili alla tutela dell’ambiente ed alla riduzione delle disuguaglianze sociali che è alla base degli interventi di istituzioni nazionali e sovra-nazionali, obiettivi che si riassumono con i termini dell’acronimo ESG (environmental, social and corporate governance).
Le finalità del progetto sono quindi in chiaro accordo con le missioni di ricerca ed innovazione del programma quadro Horizon 2020-2027 dell’Unione Europea, tra le quali l’adattamento al cambiamento climatico e la trasformazione della società risultano essere una delle 5 aree strategiche di sviluppo.
“La rilevanza del progetto – prosegue la Prof.ssa Baghi – è supportata anche dal chiaro accordo con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proposti dall’ONU per il 2030, con la Raccomandazione del Consiglio Europeo del 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, che sottolinea l’importanza della conoscenza dei sistemi sostenibili e della <capacità di impegnarsi efficacemente con gli altri per conseguire un interesse comune o pubblico, come lo sviluppo sostenibile della società>, con gli obiettivi OCSE-PISA (2017) e UNESCO (2015) sulle competenze globali di cittadinanza e per un mondo sostenibile e dal Patto Verde Commissione Europea del 2019”.
Sul piano europeo e nazionale inoltre, il progetto di ricerca è stato pensato in relazione ad uno dei pilastri Next Generation EU, ossia la transizione ecologica come direttrice imprescindibile dello sviluppo futuro. All’interno del quadro europeo, nel quale si colloca il nazionale PNRR, la Missione, denominata Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, si occupa di migliorare la sostenibilità del sistema economico e di assicurare una transizione equa e inclusiva verso una società a impatto ambientale pari a zero. Il progetto ha l’obiettivo di allinearsi a questa Missione e si allinea alla mission strategica dell’Ateneo dichiarata nel piano strategico 2020-2025 ossia quello di rivestire sempre di più un ruolo formativo di stimolo ad una crescita di qualità, fortemente orientata dai criteri della sostenibilità ambientale, investendo con approccio multi- e interdisciplinare su diversi ambiti culturali e professionali. Nel piano strategico d’Ateneo è chiaramente indicata come finalità strategica quella di creare una comunità capace di sviluppare, disseminare e divulgare buone partiche, nuove progettualità e collaborazioni nei campi della didattica, ricerca e terza missione con particolare attenzione alle dimensioni della sostenibilità e dello sviluppo sociale inclusivo. “Il progetto, si pone quindi in totale coerenza e continuità con gli obiettivi di crescita e di posizionamento strategico dell’Ateneo per il 2020-2025 – conclude la Prof.ssa Ilaria Baghi– valorizzando inoltre l’interdisciplinarità delle competenze coinvolte che appartengono al Dipartimento di Comunicazione ed Economia (DCE), Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DIMSI) e del Dipartimento di Scienze umane (DESU) di Unimore”.