> FocusUnimore > numero 44 – febbraio 2024
Lawyer Elena Bigotti is the Trust Advisor of the University of Modena and Reggio Emilia
Since 18 December 2023 lawyer Elena Bigotti is the Trust Advisor of Unimore. She is an expert in gender-based violence in the field of civil and family law, anti-discrimination law and civil contracts. She advises on acts of discrimination, sexual harassment, psychological harassment and moral harassment, within the University of Modena and Reggio Emilia. It is a reference figure, operating exclusively within the institution, for the intake of cases concerning the compression of individual or collective rights, if affected by harassing or discriminatory conduct, or connected to the theme of work discomfort, unhappiness at work or, on a broader scale, psychophysical distress in the workplace. In the university context, the Trust Adviser has to manage the interaction of three groups of subjects, very different in terms of characteristics, needs and problems: student community, technical-administrative staff and teaching staff. The role of the Trust Adviser is a very useful tool in a context that has acquired the awareness and the effective will to unhinge discriminatory, harassing or harmful dynamics to the organisational well-being and psychophysical integrity of the university community. In the nature of Unimore, which aims increasingly at the organisational well-being of its community, the CUG – Comitato Unico di Garanzia is creating moments of study on the behaviour code and the figure of the counsellor for staff, lecturers and the student community.
L’avvocata Elena Bigotti è la Consigliera di Fiducia dell’Università di Modena e Reggio Emilia
Dal 18 dicembre 2023 anche Unimore ha una Consigliera di Fiducia: l’avvocata Elena Bigotti, esperta in violenza di genere nell’ambito del diritto civile e di famiglia, di diritto antidiscriminatorio e di contrattualistica civile.
La Consigliera di Fiducia ha la funzione di fornire consulenza riguardo ad atti di discriminazione, molestie sessuali, vessazioni psicologiche e molestie morali, all’interno dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Questa figura contribuisce alla soluzione del caso, suggerisce i provvedimenti più idonei ad affrontare la situazione e fornisce indicazioni sulle procedure informali e formali previste dal Codice e sulla normativa vigente. “Si tratta di un soggetto che professionalmente – spiega l’avvocata Elena Bigotti – deve avere contezza dei concetti di discriminazione diretta e indiretta, molestia, mobbing, e che deve altresì sapersi muovere in materia di sanzioni disciplinari; deve possedere familiarità con le tecniche di ascolto e di mediazione e conoscere la normativa sulla sicurezza e quella giuslavoristica, nonché le procedure di invio ai vari soggetti con i quali si può trovare a dover operare (counselors, sindacati, direttori generali, RSU, garanti degli studenti, uffici del personale, uffici della formazione, servizi informatici dell’Ente o azienda e così via).
In sostanza, è una figura che si pone come riferimento, operando esclusivamente all’interno dell’Ente o azienda, per l’accoglienza di casi che hanno ad oggetto la compressione di diritti individuali o collettivi, se lesi da condotte moleste, sessuali e non, o discriminatorie, o connessi al tema del disagio lavorativo, infelicità lavorativa o, ad ampio raggio, al malessere psicofisico sul luogo di lavoro.
Nel mondo universitario, la Consigliera si trova a dover gestire l’interazione di tre gruppi di soggetti, molto diversi per caratteristiche, esigenze e problemi: gli studenti e le studentesse, il personale tecnico amministrativo e i/le docenti (a loro volta con differenze a seconda che si tratti di docenti strutturati o meno; di ordinari/e, associati/e, ricercatori/trici, borsisti/e, assegnisti/e, cultori/trici della materia).
“È proprio in questi tessuti cosi variamente compositi – spiega l’avvocata Elena Bigotti – che assume rilevanza agire per attivare una capillare formazione sui temi del diritto antidiscriminatorio, delle pari opportunità e del codice etico, anche sui profili di tutela e responsabilità connessi, per costruire un dialogo possibile tra i vari soggetti e per accrescere l’efficacia degli interventi e l’affidamento negli stessi. Gli studenti riferiscono di problemi connessi ai rapporti con i docenti, al piano di studio, alla modalità di svolgimento degli esami, all’accesso ai corsi e ai rapporti con altri studenti. È molto utile che la Consigliera si raffronti con la segreteria studenti, con il Garante studenti ove presente, o con i Prorettori alla didattica, nonché con il Consiglio degli studenti. Il personale tecnico amministrativo, uniformemente ad altri mondi lavorativi, segnala situazioni di stress lavoro correlato, di presunto mobbing, di bourn out, nonché problemi insorti a seguito di mancate o ritardate risposte da parte della amministrazione, ritardi nella valutazione delle domande di mobilità, incongruenza nelle valutazioni sui cd pagellini, situazioni di criticità connesse soprattutto ai tempi di conciliazione vita-lavoro e/o al rientro della maternità. La Consigliera in questi casi deve sapersi raffrontare con la Dirigenza, con l’Ufficio del personale e con le Parti Sindacali che possono fornire valido aiuto per la soluzione del caso. I docenti attivano la Consigliera su situazioni di disagio lavorativo con i colleghi, sui rapporti con gli studenti, sia in merito alla didattica (piano carriera, esami, modalità di svolgimento degli stessi, soprattutto in caso di studenti affetti da disabilità), sia in merito alle dinamiche relazionali con gli stessi”.
Il ruolo della Consigliera di Fiducia è uno strumento molto utile laddove viene inserito in un contesto che abbia maturate la consapevolezza e l’effettiva volontà di scardinare dinamiche discriminatorie, moleste o di nocumento al benessere organizzativo e all’integrità psicofisica dei lavoratori/lavoratrici (o studenti/studentesse di Ateneo).
“Trattandosi di un soggetto che opera principalmente sul piano della relazione – conclude la Consigliera di Fiducia Elena Bigotti – se questa è vissuta in un ambiente che si fa permeare da una cultura del rispetto e dei pari diritti, nonché in un contesto che sia disposto a mettere in discussione dinamiche di potere e prevaricazione e privilegi, allora la via è percorribile, e la dimensione di preziosa risorsa si esalta. Allorquando invece la Consigliera di Fiducia è prevista come mero adempimento di legge e viene lasciata operare da sola in ambienti chiusi, diffidenti, se non addirittura ostili, o improntati ad una concezione della organizzazione del lavoro, rigidamente verticistica, maschilista e fobica “del diverso”, allora la Consigliera non può che muoversi in un ambiente lavorativo dove finisce per essere percepita come la “brioche, quando non si ha il pane”.
Vista la natura di Unimore, che punta sempre più al benessere organizzativo della sua comunità, il CUG – Comitato Unico di Garanzia sta costruendo momenti di riflessione su codice di condotta e figura della consigliera per il personale, i docenti e la popolazione studentesca.
“L’istituzione della Consigliera di Fiducia – osserva la Presidente del CUG Prof.ssa Rita Bertozzi – è un altro passo importante con il quale il nostro Ateneo rafforza gli strumenti per garantire ambienti di lavoro/studio/ricerca in cui venga rispettata la dignità delle persone e sia prevenuta ogni forma di molestia, come previsto nel Codice di condotta. Il confronto con gli altri atenei che hanno istituito questa figura, che abbiamo avuto anche nel corso del convegno della Conferenza degli organismi di parità il 15-16 dicembre scorso a Modena, ci conferma l’importanza di questa scelta per sensibilizzare la comunità accademica sui temi del benessere e contrasto delle discriminazioni”.
Per prendere contatti con la Consigliera di Fiducia di Unimore si può scrivere al seguente indirizzo: consiglieradifiducia@unimore.it
Elena Bigotti, legale civilista del Foro di Torino, componente del direttivo del Telefono Rosa di Torino, ha una lunga esperienza di docenza in corsi sui temi di mobbing, molestie e pari opportunità per docenti, componente studentesca e componenti dei Comitati Unici di Garanzia delle Università di Torino, Parma, Bergamo e del Politecnico di Torino.
Relatrice e docente in molti eventi organizzati da enti pubblici, associazioni, e centri antiviolenza, è anche autrice di articoli sui temi della Consigliera di fiducia, sulle molestie e i diritti.
Ha svolto l’incarico di Consigliera di fiducia presso questi differenti atenei dal 2006 ad oggi.