> FocusUnimore > numero 51 – ottobre 2024
1175-2025: distant roots and new outcomes
Unimore has its roots in 1175, when a school of law was established in Modena by Pillio da Medicina. From the Middle Ages, through the centuries of Este rule, to the academic renaissance of the late 17th century, the University has maintained a steady role in culture and education. Today, this legacy is a solid foundation on which to continue building. Starting out as a centre of legal excellence, over time it has developed into a place of multidisciplinary growth, and today covers a wide range of disciplines: Health, Life, Science, Technology, Society and Culture. The strength of a University that was founded 850 years ago lies in its ability to renew itself. The University can never be a static institution, closed in the past. Over the years, it has forged partnerships with many institutes and research centres around the world, fostering the mobility of students and lecturers and creating knowledge networks that transcend national borders. This approach has allowed Unimore to become part of the world panorama of scientific and technological research. Today, at 850 years old, Unimore presents itself as a dynamic organism, constantly evolving. The 13 departments, schools and research centres that make up the University are proof of a solid and balanced academic structure. With this spirit, Unimore prepares to face its next chapter, with the awareness of having an important history and, at the same time, being a protagonist of a future to be written.
L’Università di Modena e Reggio Emilia affonda le sue radici nel 1175, quando a Modena venne istituita, da Pillio da Medicina, una scuola di diritto.
Da allora, la sua storia non ha mai smesso di evolversi, in un continuo dialogo con la società e con le sfide poste da un mondo in costante cambiamento. Questo lungo percorso, che abbraccia ben 850 anni, rappresenta molto più di una semplice cronologia di eventi: è la testimonianza di una capacità rara di adattamento al succedersi del tempo.
Dal Medioevo, passando per i secoli di governo estense, fino alla rinascita accademica della fine del Seicento, l’Ateneo ha mantenuto saldo il suo ruolo nella cultura e nella formazione. Ha attraversato e superato i periodi di crisi e ha accolto i momenti di rinnovamento, attraversando le epoche storiche senza perdere mai la propria identità.
Oggi, tutti e tutte noi guardiamo a questa eredità non come a un percorso concluso, ma come una base solida su cui continuare a costruire. Se l’Università è nata come un centro di eccellenza giuridica, nel tempo si è trasformata in un luogo di crescita multidisciplinare, in cui sapere scientifico e umanistico hanno saputo incontrarsi e interagire in maniera feconda fino a coprire oggi un’ampia gamma di discipline che abbracciano cinque aree: Salute, Vita, Scienze, Tecnologia, Società e Cultura.
La forza di un Ateneo che nacque 850 anni fa sta nella sua capacità di rinnovarsi. L’Università non può mai essere un’istituzione statica, chiusa nel passato. Al contrario, deve saper leggere il presente, essere un punto di riferimento nel panorama accademico e proprio per questo essere in grado di costruire futuro. È questa tensione verso il cambiamento che ha portato il nostro Ateneo a essere, oggi, un luogo dove formazione e ricerca guardano costantemente al mondo che ci circonda e alle sue grandi potenzialità.
Questo 850° anniversario offre un’occasione straordinaria per riflettere su come la nostra Università abbia accompagnato le trasformazioni della società. Attraverso i suoi docenti, i suoi ricercatori e ricercatrici, le sue aule e i suoi laboratori, Unimore ha contribuito a forgiare menti critiche e a formare generazioni di professionisti/e.
Si tratta di una storia indissolubilmente legata alla città di Modena prima e di Reggio Emilia poi, che da sempre hanno visto nell’Università un alleato strategico per la qualità della vita economica, sociale e culturale; un processo che in tempi più recenti si è radicato anche nei territori, e nella vicina città di Mantova.
Unimore è anche sinonimo di apertura internazionale.
Nel corso degli anni, ha stretto collaborazioni con numerosi istituti e centri di ricerca in tutto il mondo, favorendo la mobilità di studenti e docenti e creando reti di conoscenza che superano i confini nazionali. Un approccio che ha permesso all’Università di inserirsi nel panorama planetario della ricerca scientifica e tecnologica.
Oggi, alla soglia dei suoi 850 anni, l’Università di Modena e Reggio Emilia si presenta come un organismo dinamico, in continua evoluzione. I 13 dipartimenti, le scuole e i centri di ricerca che compongono l’Ateneo sono la prova di un assetto accademico solido ed equilibrato.
L’Università che oggi celebriamo è chiamata a interpretare e affrontare i grandi cambiamenti in atto, dal digitale alle nuove frontiere della scienza medica, dall’intelligenza artificiale alla transizione ecologica sino alle nuove interazioni tra saperi umanistici e saperi tecnologici. Temi che richiedono competenze nuove, pensieri audaci e una visione che sappia andare oltre le contingenze del presente.
Con questo spirito, Unimore si prepara ad affrontare il suo prossimo capitolo, con la consapevolezza di essere custode di una storia importante e, allo stesso tempo, protagonista di un futuro tutto da scrivere.