> FocusUnimore > numero 4 maggio 2020
Un cambiamento profondo delle nostre abitudini: dall’ambito lavorativo alla vita sociale, dalla gestione della salute e del tempo libero all’istruzione e formazione di bambine e bambine, di giovani studenti e studentesse.
L’emergenza legata alla pandemia di Covid-19 ha determinato tutto questo, ma ha anche accelerato la diffusione e l’utilizzo di soluzioni, strumenti e servizi digitali: una vera e propria transizione di molte attività verso il digitale.
Possiamo affermare che, se da un lato, il coronavirus sta rappresentando un enorme ostacolo per le nostre vite e per l’economia, dall’altro, ha anche innescato un processo di innovazione e di efficienza digitale senza precedenti.
Le tecnologie si sono rivelate in molti casi essenziali per affrontare alcune delle attuali priorità: in ambito sanitario ad esempio, grazie allo sviluppo di applicazioni che consentiranno ai cittadini di conoscere il loro livello di esposizione al virus e ai medici di emettere indicazioni personalizzate. Del resto, sono stati proprio i nuovi strumenti digitali di lavoro ad evitare la paralisi totale delle attività. La tecnologia ha consentito a milioni di italiani di continuare a svolgere le proprie mansioni in telelavoro, dando vita ad una “nuova normalità” che ruota intorno al concetto – non privo di profili problematici sotto l’aspetto pratico e giuridico – dello smart working.
Si tratta di una trasformazione organizzativa di grande impatto: l’ambiente di lavoro del futuro vedrà sempre di più la coesistenza di luoghi fisici e virtuali e si stima che entro il 2030 la domanda di lavoro a distanza aumenterà del 30 per cento.
Unimore, che fin da subito si è attivata in questa direzione riuscendo a garantire in pochissimo tempo l’erogazione del 95 per cento dei corsi di studio e lo svolgimento di diverse sessioni di laurea in modalità telematica, ha fatto un ulteriore passo avanti, attivando “Unimore Online” (https://www.unimore.it/online/), una nuova sezione del sito di Ateneo interamente dedicata alle tecnologie e ai servizi offerti a supporto delle attività a distanza: dalla didattica al lavoro agile, passando per gli esami di profitto e di laurea.
Questo spazio digitale contiene in tre box distinti, rivolti rispettivamente a studenti e studentesse, docenti, ricercatori e ricercatrici e personale tecnico amministrativo, video e guide con tutte le informazioni e le indicazioni sulle modalità di utilizzo delle piattaforme tecnologiche proposte da Unimore in risposta all’emergenza Coronavirus: Dolly (Moodle), Microsoft Teams e Google G Suite.
Gli strumenti, già adottati in precedenza dall’Ateneo – piattaforma Dolly/Moodle utilizzata per alcuni corsi dell’ateneo, Google G Suite adottata per i servizi di posta elettronica di studenti, docenti e personale tecnico e amministrativo, Microsoft Office 365 già disponibile alla comunità Unimore per il software – sono stati potenziati e arricchiti di nuove funzionalità per supportare la didattica a distanza e il lavoro agile.
“L’emergenza Coronavirus ha cambiato radicalmente la vita di tutti noi ed è stata dirompente sulle attività didattiche a tutti i livelli – spiega la professoressa Sonia Bergamaschi, delegata del Rettore ai Servizi informatici dell’Ateneo. Acquisire e sperimentare le tecnologie che permettono di svolgere tutte le attività didattiche in senso ampio del nostro ateneo (lezioni in streaming, sessioni d’esame e di laurea) e per di più in tempi strettissimi ha costituito una sfida per i servizi informatici.
Molte università hanno scelto di adottare una delle piattaforme proposte, in particolare Microsoft Teams, indicata dal MIUR. La nostra scelta ha comportato maggiore complessità ma oggi posso affermare che, grazie al lavoro instancabile dei nostri tecnici, l’Università di Modena e Reggio Emilia è ora in grado di rendere disponibile a tutto l’ateneo una struttura per la didattica online in grado di garantirle il pieno svolgimento delle sue funzioni, anche a distanza”.
“C’era poi un’altra sfida, non meno importante – continua la professoressa Bergamaschi –. La sfida del lavoro a distanza di tutto il personale amministrativo. In tempi brevissimi è stata messa a punto dai servizi informatici di ateneo un’infrastruttura informatica che consente lo smart working e l’interazione fra il personale attraverso teleconferenze”.
Esplorando la sezione “Unimore online” gli studenti e le studentesse di Unimore potranno trovare in questo nuovo ambiente informazioni dettagliate in merito alla sicurezza informatica, agli strumenti che vengono messi a loro disposizione per la didattica online, ma anche le linee operative per lo svolgimento delle sessioni di laurea a distanza o le istruzioni per condividere singoli documenti o intere cartelle a distanza.
I docenti avranno accesso, tra le altre cose, a guide e video esplicativi sulla registrazione delle lezioni online, sulla gestione di esami da remoto, ma anche su come organizzare riunioni o pianificare il ricevimento studenti a distanza.
La sezione dedicata al personale tecnico amministrativo, infine, verterà principalmente sugli strumenti per il cosiddetto “lavoro agile”: dalle istruzioni per permettere il collegamento dal pc di casa al proprio desktop dell’ufficio a quelle per il marcatempo virtuale, che consente di effettuare le timbrature di entrata e uscita o, ancora, su come configurare sul proprio pc un telefono virtuale che risponde al numero dell’ufficio, per essere rintracciabili anche in modalità smart working.
All’interno di “Unimore Online” sono disponibili anche tutti i riferimenti, divisi per competenze, per richiedere in qualsiasi momento un supporto tecnico.
“Per dare solo alcune evidenze – conclude la professoressa Sonia Bergamaschi – del lavoro svolto dal gruppo ICT, dagli inizi di marzo a fine aprile, a sostegno di docenti e studenti: nel 2019 gli esami superati da studenti nella modalità consueta sono stati 3642, le sessioni di laurea 42, i laureati 1536, le sessioni di dottorato 14 e i dottori di ricerca 55; nel 2020 gli esami sostenuti sono stati 4767, le sessioni di laurea 49, i laureati 1357, le sessioni di dottorato 19 e i dottori di ricerca 82. Attraverso la piattaforma Teams potremo garantire inoltre tutti i servizi didattici per gli studenti con disabilità, che sono sempre stati al centro dell’attenzione del nostro ateneo“.