> FocusUnimore > numero 30 – ottobre/novembre 2022
CN3: Unimore coordinates the work of the only national centre in the medical field funded under the NRRP
Professor Antonello Pietrangelo of the Department of Medical and Surgical Sciences for Children ad Adults is the Unimore contact person for the ‘CN3 Centre, National Centre for the development of gene therapy and drugs with RNA technology’ project, funded under the NRRP by the Ministry of University and Research. The CN3, organised as a Hub network, with management and coordination roles, and Spoke, as operational and executing entities, involves 32 universities and research institutes and 16 biotech-pharmaceutical industries. The focus is on gene and RNA therapy applied to the treatment of diseases with great epidemiological impact by integrating advanced biocomputing skills and intelligent nanomaterials, with the ambition of becoming excellence in our country and a reference point for Europe. The group from the University of Modena and Reggio Emilia involved in the project, made up of medical and bio-medical researchers from the Departments of Medical and Surgical Sciences for Children and Adults and of Life Sciences, for years at the forefront of research into rare genetic diseases and pioneers of gene and cell therapy in Italy, have been entrusted with the leadership of Spoke 1 (Genetic Diseases), the aim of which is to provide a concrete response to the needs of patients with rare diseases (around 7000 identified to date) of which only 5% have an approved treatment; patients for whom gene therapy may represent the only definitive cure. Unimore is also present in Spoke 2 on cancer, to which it contributes with an ambitious multimodal targeting project for the treatment of rare solid and haematological tumours that are still orphaned of treatment due to immunological and/or chemotherapeutic resistance.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha finanziato nell’ambito del PNRR la creazione di cinque Centri Nazionali dedicati alla ricerca di frontiera, tra i quali l’unico in campo medico è il CN3: Centro nazionale sullo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA, ora costituitosi come Fondazione.
Il CN3, organizzato in rete Hub, con ruolo di gestione e coordinamento e Spoke, come soggetti operativi ed esecutori, coinvolge 32 Università e istituti di Ricerca e 16 industrie biotech-farmaceutiche. Il focus è la terapia genica e a RNA applicata alla cura di patologie a grande impatto epidemiologico (gli spoke “verticali”: malattie genetiche, metaboliche-cardiovascolari, neurodegenerative, infiammatorie-infettive e cancro) integrando competenze di biocomputing avanzato e nanomateriali intelligenti (gli spoke “orizzontali”), con l’ambizione di diventare eccellenza del nostro Paese e punto di riferimento per l’Europa.
Il CN3 annovera una compagine di 940 ricercatori, con ulteriori 200 Ricercatori di tipo A ed altrettanti studenti e studentesse di Dottorato di Ricerca arruolati nel corso del programma.
Al gruppo dell’Università di Modena e Reggio Emilia coinvolto nel progetto, composto da ricercatori/trici medici e bio-medici afferenti ai Dipartimenti di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto e di Scienze della Vita, da anni all’avanguardia nel campo della ricerca nelle malattie rare su base genetica nonché pionieri della terapia genica e cellulare in Italia, è stata assegnata la leadership dello Spoke 1 (Genetic Diseases) con il ruolo di coordinamento delle attività di otto enti affiliati: Università di Bologna, Università di Padova, Università di Siena, Università di Cagliari, Università di Milano, Università di Napoli Federico II, Università di Bari e Fondazione Telethon/Tigem.
Lo scopo dello Spoke 1 è di dare una risposta concreta ai bisogni dei pazienti con malattie rare (circa 7000 identificate ad oggi) di cui solo il 5% ha un trattamento approvato; pazienti per i quali la terapia genica può rappresentare l’unica cura definitiva. Il budget assegnato allo Spoke 1 (19 milioni di euro) sarà utilizzato, oltre che per lo svolgimento dei progetti di ricerca, l’arruolamento di nuovi ricercatori/trici e dottorandi/e e l’ammodernamento delle infrastrutture, anche per la creazione di un “Centro di Terapia Genica e a RNA” all’interno del campus Unimore del Policlinico di Modena per aggregare ed attrarre eccellenze con l’obiettivo di creare farmaci innovativi ed accelerare il loro trasferimento “dal laboratorio al paziente”.
Unimore è presente inoltre nello Spoke 2 sul cancro, al quale contribuisce con un ambizioso progetto di targeting multimodale per il trattamento di rari tumori solidi ed ematologici che sono ancora orfani di trattamento a causa di resistenze immunologiche e/o chemioterapiche.
“Ritengo che il PNRR ha dato oggi una grande opportunità non solo agli Enti e a ricercatori e ricercatrici coinvolti/e, ma anche ai/alle nostri pazienti, cui offriremo maggiori possibilità di cura, anche in ambiti, come quello delle malattie rare, spesso negletti dalle Big Pharma per le limitate dimensioni del potenziale mercato. In questo senso, va ricordato che una mission affidataci dal PNRR e dal MUR è anche quella di rinsaldare e rendere ancora più efficace il legame fra ricerca e impresa” – ha commentato il Prof. Antonello Pietrangelo, referente Unimore del progetto del Centro CN3.
“Un motivo di ulteriore compiacimento – ha aggiunto il Prof. Pietrangelo – è che questo progetto andrà sicuramente oltre l’obiettivo temporale proposto per il 2026, il che da ulteriore forza e prospettive a tutto quanto saremo capaci di realizzare nei prossimi anni. Infine, ritengo che sia motivo di grande orgoglio che Unimore rivesta un ruolo posto così rilevante nel CN3 con i suoi progetti di punta e che guidi nel contempo una compagine di scienziati/e e gruppi di ricerca di così grande prestigio nel panorama internazionale. Questo implica chiaramente anche una grande responsabilità verso un progetto ed un percorso che si preannunciano rilevanti e gravosi. Una sfida che, comunque, siamo ben lieti di raccogliere”.