> FocusUnimore > numero 7 – settembre 2020
In Italia, il secondo paese manifatturiero in Europa in termini di valore dei beni prodotti, si assiste oggi ad un vero paradosso: nonostante il trenta per cento dei giovani risulti disoccupato, il sistema industriale nazionale fatica a far fronte all’ingente fabbisogno di tecnici specializzati.
La causa principale è una mancanza di allineamento tra il mondo della formazione e quello produttivo.
Per provare a dare una risposta concreta a questa esigenza è nata la collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore, l’azienda mantovana Belleli Energy CPE e la Fondazione UniverMantova con l’obiettivo di realizzare un’attività di formazione avanzata, sotto la direzione scientifica dell’Ing. Francesco Gherardini, per la creazione di profili tecnici altamente specializzati, “Esperti in impianti per processi critici”, da impiegare nell’azienda stessa.
Il percorso formativo, della durata di sei mesi, avrà inizio il 14 settembre 2020 ed è destinato a 23 laureati in Ingegneria, selezionati tra le quasi 100 domande di partecipazione ricevute. In totale sono previste 1000 ore di attività, di cui 460 ore di formazione in aula e le restanti di tirocinio aziendale.
L’attività di formazione, grazie anche alle docenze del prestigioso Istituto Italiano di Saldatura (IIS), è propedeutica all’acquisizione del titolo di Welding Engineer, riconosciuto dall’EWF – European Welding Federation e dall’IIW – Istituto Internazionale della Saldatura ed è stata ideata per rispondere alla domanda di Belleli Energy CPE srl di figure professionali altamente qualificate nella progettazione e realizzazione di apparecchiature per l’industria di processo e finalizzata all’assunzione.
I professionisti che usciranno da questo percorso avranno le competenze necessarie per inserirsi in aree aziendali specialistiche quali: Ufficio Tecnico/Ingegneria, Controllo Qualità Prodotto/Welding Engineer, Assicurazione Qualità, R&D, Programmazione e Pianificazione Industriale, Buyer, Proposal/sales.
L’attività si rivolge a tirocinanti presso Belleli Energy CPE srl, preferibilmente laureati di secondo livello in ingegneria industriale e comunque in possesso di laurea di primo livello nelle stesse discipline, fornendo conoscenze teoriche ed applicative che integrano e approfondiscono quelle già acquisite per il conseguimento della Laurea.
Si tratta di un’iniziativa che ha raccolto, da subito dopo l’uscita del bando di partecipazione, l’adesione di tanti giovani studenti e neo-laureati provenienti da tutta Italia, con un numero di candidature talmente elevato che l’azienda ha deciso di aumentare la soglia degli ammessi oltre il limite massimo prefissato inizialmente di venti partecipanti.
Gli studenti selezionati hanno tutti un curriculum eccellente: molti di loro sono neo-laureati con 110 e lode.
Tra le candidature ricevute figurano anche sei studentesse, che sono state tutte ammesse al percorso.
La docenza proveniente sia dall’ambito universitario sia da quello aziendale, sarà calibrata sui diversi aspetti più operativi del ciclo produttivo.
Più dettagliatamente, il 60 per cento degli insegnamenti verranno erogati dall’Università di Modena e Reggio Emilia e in parte dall’Ateneo di Bologna e di Parma, il 25 per cento da IIS, mentre il restante 15 per cento della formazione sarà effettuata dal personale interno dell’azienda, che avrà il compito di approfondire alcuni argomenti più specifici del settore.
Quello proposto è dunque un mix di alta formazione universitaria e training aziendale che caratterizza l’unicità di un progetto formativo che va oltre i fabbisogni della singola impresa, offrendo un servizio a tutto il territorio nazionale.
Il piano formativo del percorso prevede, nello specifico, insegnamenti che spaziano dalla corrosione e protezione dei materiali ai reattori chimici, dalla definizione degli schemi di impianto all’ingegneria delle apparecchiature, dalla gestione della produzione alla stima dei costi di fabbricazione. Non solo, c’è spazio anche per il project management, per i materiali e il loro comportamento in saldatura, per le tecnologie di saldatura e di lavorazione meccanica, per la costruzione di apparecchiature in pressione e per il design per saldatura e programmazione robot.
Secondo il Prof. Marko Bertogna, delegato del Rettore Unimore per la città di Mantova, “questo progetto rappresenta una prima importante esperienza di trasferimento tecnologico tra Unimore e il territorio mantovano”.
Il Prof. Francesco Leali, ideatore dell’attività, ha ribadito gli aspetti significativi di questa proposta unica nel panorama nazionale: “grazie al lavoro di molti colleghi e con il prezioso coordinamento di Francesco Gherardini e Fausto Fusari, senior manager di Belleli, è stato creato un percorso di formazione ampio, ma ingegneristicamente specializzante, organizzato in un calendario intenso e sfidante per tutti i partecipanti. Ancora una volta Università e impresa, lavorando insieme, possono dimostrare che le sfide del prossimo futuro si vincono solo investendo su alta formazione e fornendo concrete opportunità di crescita ai giovani più brillanti e motivati”.