> FocusUnimore > numero 22 – gennaio 2022
Ѐ nato nel 2017 il progetto “Unimore Contamination Lab”: si tratta di un contenitore di progetti per l’innovazione e l’imprenditorialità che si propone di creare proposte multidisciplinari ed extracurriculari aperte agli studenti Unimore.
Al suo interno lavorano docenti dell’Ateneo che assieme a studenti e studentesse brillanti danno vita a progetti che avvicinano il mondo della formazione e dell’imprenditoria su un terreno caratterizzato da sfide progettuali e proposte innovative.
Il Contamination Lab supporta i progetti ICARO, TACC, CBI, SUGAR, START UP JAM, BELLACOOPIA UNIVERSITY.
ICARO è un progetto di Unimore giunto alla sua quarta edizione, che forma ed allena gli studenti e le studentesse all’innovazione e all’imprenditività in un percorso d’eccellenza basato su esperienze concrete che avvicinano i giovani alle realtà imprenditoriali del territorio e alla loro cultura d’impresa.
ICARO ha “preso il volo” con la collaborazione della Fondazione Golinelli e della Fondazione Marco Biagi, con il sostegno della Fondazione di Modena e in partnership con rilevanti aziende dei territori di Modena e Reggio Emilia.
Il percorso si rivolge a 40 studenti, ai quali saranno riconosciuti 6 CFU e che lavoreranno in 8 team multidisciplinari ed eterogenei di 5 studenti ciascuno, affiancati da un gruppo di docenti, esperti/e e professionisti/e per rispondere con progetti innovativi a sfide reali poste dalle aziende del territorio.
La quinta edizione sarà lanciata con un bando alla fine di gennaio 2022 ed avrà inizio a marzo 2022.
L’approccio utilizzato nel progetto è quello del Design Thinking, un approccio educativo dinamico e multidisciplinare che supporta la creazione di soluzioni innovative ed originali attraverso l’interazione diretta con gli utenti/clienti, che rivestono un ruolo centrale nella progettazione delle soluzioni (human-centered design).
La durata del percorso formativo è di 4 mesi, comprende numerose attività di formazione, contatto con le aziende, project-work: al termine del progetto le imprese potranno decidere autonomamente se investire (modi, tempi, risorse, a loro discrezione) sui progetti elaborati dagli studenti.
ICARO Unimore si colloca nell’ambito delle politiche di Ateneo per la Terza Missione e il rafforzamento delle relazioni Università & Impresa con l’intento di diminuire il divario tra sistema formativo e lavoro, sviluppando e rendendo stabili le occasioni di collaborazione tra mondo dell’istruzione e dell’impresa.
Il progetto si inserisce anche all’interno dell’attività di placement innovativo coordinata dalla Fondazione Marco Biagi e le aziende, partecipanti al programma, sono la migliore espressione del dinamismo del sistema economico del territorio delle due province di Modena e Reggio Emilia e sono co-protagoniste, insieme agli studenti e all’Università, del percorso e ne condividono la profonda matrice educativa, le finalità, l’approccio e gli obiettivi.
Le imprese che hanno presentato, sino ad oggi, le sfide agli studenti Unimore sono state: Emmegi, KohlerPower, Sanofi–Genzyme, TetraPak, B.Braun, CIRFood, FrancoCosimo Panini, Max Mara Fashion Group, Aimag, Credem, Eletric 80-Bema, Sacmi.
Mentre i partner del progetto sono: Tecnopolo di Modena, Laboratorio Urbano Modena, Future Education Modena, Impact Hub Reggio Emilia, Confindustria Emilia Area di Modena, Camere di Commercio di Modena, Camera di Commercio di Reggio Emilia, Unindustria Reggio Emilia, imprese, associazioni ed istituzioni che potranno dare un contributo sul piano istituzionale, organizzativo o promozionale.
Contamination Lab segue poi il percorso di formazione imprenditoriale specifico per il settore automotive TACC – Training for Automotive Companies Creation, per sviluppare le idee di impresa degli studenti Unimore in ambito automotive e mobilità.
Questa iniziativa si colloca all’interno dell’International Academy for Advanced Technologies in High-Performance Vehicles and Engines di Unimore ed è parte integrante dell’AUTOMOTIVE INNOVATION HUB, il polo nato nel 2017 a Modena per sperimentare i trend che guidano la profonda trasformazione del mondo dell’auto: auto elettrica, connettività, guida autonoma e nuove forme di mobilità.
In questo contesto di rapida evoluzione, caratterizzato da una forte componente tecnologica, si inserisce appunto TACC progetto unico nel panorama accademico italiano, dedicato a chi vuole capire, studiare, ma soprattutto cimentarsi con l’imprenditorialità e l’innovazione nel settore automotive.
I promotori del progetto sono Unimore e AVL, una delle più grandi società private a livello mondiale per ricerca e sviluppo – oltre che simulazione e collaudo – di sistemi di propulsione, dai motori a combustione interna fino a quelli elettrici.
Anche in questo contesto sono partner industriali e co-promotori del programma alcune importanti aziende del settore automotive.
Proseguendo nei progetti che il Contamination Lab segue si trova anche CBI – Challenge Based Innovation dove team di studenti e i loro coach collaborano con i ricercatori del CERN per scoprire nuove soluzioni per il futuro dell’umanità mediante approcci multidisciplinari.
Gli studi sono una sintesi elaborata in cui le tecnologie, derivate dalla ricerca che si svolge al CERN, incontrano le esigenze della società e i bisogni delle persone.
Il progetto è sviluppato insieme all’Università di Bologna e all’Università di Ferrara e gli studenti provengono da un mix di discipline: fino ad oggi vi hanno lavorato studenti e studentesse di design industriale, ingegneria gestionale, informatica, elettrica e meccanica, economia nonché di business, fisica e matematica, architettura e robotica, medicina e biotecnologie.
Le ultime sfide dei team Unimore sono:
- team Milkwaste (Unimore + Unibo) per Legacoop Bologna e alcune sue cooperative per ridurre lo spreco nel processo di produzione, fornitura e distribuzione del latte;
- team Sanofi Genzyme (Unimore + Unife) per identificare una modalità innovativa in grado di aumentare la consapevolezza dei malati di asma sui fattori di rischio e facilitare la gestione della terapia delle persone fragili supportando famiglia e caregivers nell’erogazione e nel controllo.
Proseguendo ancora all’interno dei progetti seguiti da Contamination Lab si trova anche SUGAR un network internazionale che riunisce studenti di diverse università impegnati a risolvere le sfide di sviluppo di un prodotto nel mondo reale sempre mediante approcci multidisciplinari.
Durante un anno accademico, il corso insegna agli studenti e alle studentesse come utilizzare il design thinking nello sviluppo di un prodotto e si concentra nell’apprendimento basato sulla pratica.
Il team di studenti internazionale prototipa e testa soluzioni innovative per le sfide di progettazione del mondo reale lanciate dalle aziende multinazionali che fanno da sponsor al progetto.
Per la durata di ciascun progetto, ogni team collabora con un team di un’altra Università del network. Questa partnership aggiunge diversità ai team di progetto e agli studenti viene data l’opportunità di sperimentare una vera collaborazione internazionale, una competenza richiesta in questo mondo altamente globalizzato.
Tutti i team iniziano i loro progetti, durante un Kick-Off globale, dove partecipano a workshop di design thinking e sperimentano la cultura imprenditoriale della Silicon Valley.
Le ultime sfide dei team Unimore su questo versante sono:
- SUGAR 2018/19 Corporate partner Foodcloud, una collaborazione tra Unimore e Trinity College Dublin in tema di food waste, nello specifico sul tema: “Come possiamo influire su una riduzione graduale degli sprechi alimentari entro il 2020?”;
- SUGAR 2019/20 Corporate partner Sanofi Genzyme, collaborazione tra Unimore e Politecnico di Milano, nello specifico sul tema “Come poter migliorare la qualità della vita di persone malate di tumore e sclerosi multipla?”;
- SUGAR 2020/2021 – Corporate partner UCB France, collaborazione con tra Unimore e Ecole Des Pontes ParisTech, nello specifico su “Come possiamo migliorare i servizi dedicati alle persone affette da psoriasi acuta, e ai loro caregiver, al di fuori dei momenti terapeutici?”.
In questa disamina delle attività del Contamination Lab troviamo infine altri due progetti legati all’imprenditorialità.
Il primo è Startup JAM che è l’evento dedicato a studenti e studentesse, neo-laureati/e, dottorandi/e, ricercatori/trici e docenti dell’Ateneo che vogliono mettere in gioco la proprie idee imprenditoriali.
L’evento vuole essere una rampa di lancio per tutti coloro che intendono partecipare alla StartCup Emilia-Romagna e al suo percorso di accelerazione.
La realizzazione del percorso è sviluppata in stretta collaborazione con Aster S3 (che organizza StartCup Emilia-Romagna) ed insieme a Reggio Emilia Innovazione, Fondazione Democenter e Impact Hub Reggio Emilia.
Il secondo Progetto è BellaCOOPia University, un corso promosso da Legacoop Emilia Ovest in collaborazione con Unimore, giunto alla sua ottava edizione: al centro dell’iniziativa è la promozione della conoscenza dell’impresa cooperativa congiuntamente allo sviluppo di progetti innovativi.
L’iniziativa si propone di trasmettere alle studentesse e agli studenti universitari i valori di socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa mostrando in concreto una via alternativa di fare impresa, dove le proprie capacità personali vengono investite in una struttura societaria, quella cooperativa, in cui gli studenti stessi siano i veri protagonisti e in cui la propria vocazione imprenditoriale sia valorizzata in un contesto stimolante di crescita e maturazione continua.
“Il Contamination Lab – commenta il Pro Rettore Gianluca Marchi – è una vasta e articolata piattaforma formativa che Unimore offre ai suoi studenti e studentesse per dare una formazione innovativa e altamente qualificata a supporto delle competenze sull’imprenditorialità. Lo fa attraverso una relazione assidua con le imprese che ha portato allo sviluppo di nuovi programmi in grado di promuovere la innovazione collaborativa e l’educazione imprenditoriale. Negli ultimi 5 anni più di 100 Imprese, enti e istituzioni sono stati a vario titolo coinvolti nei programmi. Soprattutto, il Contamination Lab è riuscito a rivolgersi agli studenti di tutte le discipline, non solo economiche, ma anche tecnologiche, scientifiche, umanistiche. Basti pensare che i più di 1000 studenti coinvolti nelle attività dei vari programmi provengono da ben 11 dipartimenti del nostro Ateneo, a dimostrazione del carattere interdisciplinare e aperto di questa iniziativa, a pieno titolo inserita nel piano di sviluppo strategico dell’Ateneo”.