> FocusUnimore > numero 47 – maggio 2024
Since 2023 the PhD in Mechanical and Vehicle Engineering has been active at the DIEF of Unimore
The PhD programme in Mechanical and Vehicle Engineering of the Department of Engineering “Enzo Ferrari” of Modena is part of the E4E – Engineering for Economics – Economics for Engineering PhD School of Unimore and aims to provide PhD students with the skills and experience necessary for scientific investigation, innovation, design and development of new products and processes (hard skills). The PhD also provides the transversal and interdisciplinary skills (soft skills) necessary to effectively present, report and publish research products, and to initiate and pursue scientific and technological collaborations in Italy and abroad. In fact, the PhD programme encourages the development of an aptitude for international scientific collaboration, by encouraging participation in international conferences and events, the promotion of transnational research projects and collaboration with foreign structures, including periods of training and research abroad.
Il Corso di Dottorato in Ingegneria meccanica e del veicolo, che fino al XXXVIII ciclo (A.A. 2022/23) prendeva il nome di Dottorato in Ingegneria Industriale e del Territorio, afferisce al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena e aderisce alla Scuola di dottorato E4E – Engineering for Economics – Economics for Engineering di Unimore.
Finalità primaria del Corso è conferire a dottori e dottoresse di ricerca le competenze ed esperienze necessarie all’indagine scientifica, all’innovazione, alla progettazione e allo sviluppo di nuovi prodotti e processi (hard skills).
Gli ambiti di indagine che abbraccia riguardano molteplici tematiche proprie dell’ingegneria meccanica, dell’ingegneria del veicolo e altri settori complementari: la fluidodinamica, le macchine a fluido, la fisica tecnica industriale, la meccanica applicata alle macchine, la costruzione di macchine, il disegno e metodi dell’ingegneria industriale, le tecnologie e i sistemi di lavorazione, gli impianti industriali meccanici, la metallurgia, l’analisi numerica, il diritto applicato all’ingegneria.
Vengono altresì fornite le competenze trasversali e interdisciplinari (soft skills) necessarie a esporre, relazionare e pubblicare con efficacia i prodotti della ricerca, ovvero ad avviare e portare avanti collaborazioni scientifiche e tecnologiche con altri attori della ricerca istituzionale e della ricerca e sviluppo in ambito tecnologico, in Italia e all’estero.
Attività formative specifiche riguardano poi i sistemi di ricerca europei e internazionali e i programmi di finanziamento, la redazione di progetti di ricerca, il perfezionamento linguistico, la ricerca bibliografica, la protezione della proprietà intellettuale, gli strumenti, le tecniche e le strategie di scrittura e divulgazione scientifica per la valorizzazione dei risultati della ricerca.
La formazione avanzata viene attuata definendo un piano di studio personalizzato, con cui ciascun dottorando e ciascuna dottoranda acquisisce le competenze necessarie all’approfondimento del tema di ricerca assegnato seguendo un percorso che va dall’analisi della letteratura scientifica, alla frequenza di corsi di formazione specialistica, alla frequentazione di strutture di ricerca con elevata qualificazione e, eventualmente, alla permanenza del dottorando primari centri di ricerca di enti italiani ed esteri e di industrie leader di settore.
Negli ultimi passi del percorso si concretizza l’educazione alla ricerca scientifica e tecnologica anche attraverso l’incentivazione ad elaborare prodotti della ricerca di qualità (pubblicazioni, brevetti, ecc.).
Lo sviluppo dell’attitudine alla collaborazione scientifica internazionale è perseguito incentivando la partecipazione a convegni ed eventi internazionali, la promozione di progetti di ricerca transnazionali e la collaborazione con strutture estere, incluso lo svolgimento di periodi di formazione e di ricerca presso tali strutture.
“Con grande orgoglio e soddisfazione – afferma il Prof. Alberto Muscio, coordinatore del Corso di Dottorato – rilevo che il Dottorato immatricola stabilmente venti e più nuovi dottorandi all’anno, con posizioni finanziate dal MUR, dall’Ateneo, dalla Fondazione Modena, dall’Unione Europea, dalla Regione Emilia-Romagna, nonché da decine di aziende ed enti di ricerca italiani ed esteri.
Ho sottoscritto due double degree agreement, con l’Università di Fuzhou (Cina), primo del genere in Ateneo, e quindi con l’Università Tecnologica Federale del Paranà (Brasile) –prosegue il Prof. Muscio– vedendo per entrambi dottorandi di ciascuna delle sedi partner spendere periodi di studio e di ricerca non inferiori all’anno presso l’altra sede e conseguire il titolo di dottore di ricerca presso entrambi gli atenei. Il tasso di occupazione è praticamente del 100% in ruoli consoni al livello delle competenze acquisite. In particolare, dottori di ricerca hanno intrapreso la carriera accademica presso Unimore e altre università ed enti oppure occupano posizioni anche di altissimo livello in primarie aziende”.