> FocusUnimore > numero 27 – giugno 2022
Editorial: The University FAR
The Unimore Strategic Plan clearly indicates that it aims to strengthen its goal as a research university with concrete actions: for the third year running, the budget share reserved for funding University research has increased and now amounts to 2 million 100 thousand euros in 2022. A three-year agreement has also been signed with Fondazione di Modena (FOMO) to raise the funding quota for research projects at Unimore from a starting value of 520 thousand to 1 million euro on the basis of the results achieved in previous years. Unimore has recently confirmed the actions of past years and in particular the FAR Instrumentation, the FAR Departments and the FAR Mission Oriented. The purpose of the Instrumentation FAR is to strengthen the university’s equipment shared by researchers. The FAR Departments does not impose any specific action but requires the Departments to draw up a strategic plan and propose expenditure to improve the quality of research carried out in their own areas. The FAR Mission Oriented requires the drafting of original research projects, the topics must be innovative and aligned with the new directives of the European Commission, with a clear impact of the research on society and citizenship. The results obtained in recent years are encouraging in the numbers and also in the responses we get from researchers who obtain funding.
Il Piano Strategico di Ateneo chiarisce che Unimore mira a rafforzare il suo carattere di Università di ricerca.
La qualità di quest’ultima deve essere sostenuta e migliorata, consolidando Unimore come un attore importante non solo nel territorio ma anche nel panorama nazionale e internazionale.
L’attenzione a questo ambito è accompagnata da azioni concrete: per il terzo anno consecutivo la quota di bilancio riservata al finanziamento della ricerca di Ateneo è aumentata ed è passata da 1 milione e 500 mila euro nel 2020 a 1 milione e 800 mila euro nel 2021 e a 2 milioni e 100 mila euro nel 2022.
In aggiunta, per la prima volta nel 2020 è stato siglato un accordo triennale con Fondazione di Modena (FOMO) per portare la quota di finanziamento alla progettualità di ricerca in Unimore da un valore di partenza di 520 mila a 1 milione di euro sulla base di indicatori di risultato ottenuti dall’Ateneo negli anni precedenti.
In questo contesto, Unimore ha di recente confermato le azioni impostate negli scorsi anni e in particolare il FAR Strumentazione, il FAR Dipartimenti e il FAR Mission Oriented.
Il FAR Strumentazione, passato da 250 mila a 350 mila euro in questi anni, si pone l’obiettivo di potenziare la dotazione strumentale di ateneo condivisa tra ricercatori e ricercatrici.
Il cofinanziamento, infatti, prevede che lo strumento sia utilizzato da più gruppi di ricerca. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza dell’utilizzo degli strumenti e di condividere alcuni acquisti impegnativi tra più realtà.
Il FAR Dipartimenti, passato da 750 mila a 1 milione e 200 mila euro, non impone alcuna azione specifica, ma richiede ai Dipartimenti di elaborare un progetto strategico (coerente con il piano strategico di Ateneo) e di proporre spese per migliorare la qualità della ricerca svolta nelle rispettive strutture. Devono essere individuati degli indicatori con i quali misurare l’efficacia delle azioni proposte.
I Dipartimenti hanno proposto diverse attività che possono essere raggruppate in alcune macro- tematiche: sostegno alla ricerca, anche alla ricerca diffusa, attraverso l’assunzione di giovani assegnisti di ricerca; supporto all’attivazione di borse di dottorato di ricerca; supporto a idee progettuali innovative; supporto alle spese di pubblicazione su riviste open-access; sostegno ad azioni di servizio per la ricerca dipartimentale.
I Dipartimenti sono attori sempre più autonomi e responsabili, che si pongono obiettivi specifici e sfidanti, con indicatori di risultato da monitorare nel tempo per verificarne l’efficacia e introdurre azioni correttive, se necessario.
Il FAR Mission Oriented, passato da 256 mila a 550 mila euro per la quota Unimore e da 520 mila a 1 milione di euro per la quota FOMO, richiede la stesura di progetti di ricerca originali che vengono sottoposti a valutazione da parte di revisori anonimi.
Le tematiche devono essere innovative e allineate alle nuove direttive della Commissione Europea, in particolare riguardo alla “missione” del progetto. Si richiede infatti che sia più evidente la ricaduta della ricerca sulla società e sulla cittadinanza. Questo è un passaggio importante e serve a rendere questa azione una utile “palestra” per migliorare la capacità di proporre progetti. Avere chiaro che una attività di ricerca, per quanto di base, possa produrre risultati di impatto sociale è importante sia per completare la capacità progettuale dei ricercatori e delle ricercatrici, sia per migliorare le probabilità di successo nella presentazione dei progetti stessi. Siffatto approccio ci insegna a “leggere” in maniera ampia e utile per la ricerca anche i criteri aggiuntivi che FOMO richiede per i progetti che finanzia: oltre alla qualità scientifica verificata da revisori anonimi, le richieste di attenzione al territorio modenese sono anche leggibili come una declinazione “locale” della “mission” europea.
Un tale approccio stimola la ricerca transdisciplinare e aumenta la collaborazione interna tra colleghi e colleghe. Le cifre sono molto chiare: il numero di progetti presentati è aumentato negli anni passando da 63 nel 2020, a 79 nel 2021, fino a 81 nel 2022. La percentuale di progetti finanziati rispetto a quelli sottomessi era del 23,8% nel 2020 ed è aumentata al 29% nel 2021.
I risultati ottenuti in questi anni sono incoraggianti, non solo nei numeri ma anche nelle risposte che otteniamo dai ricercatori che ottengono i finanziamenti. Lo sforzo progettuale è ripagato dalla qualità e dai nuovi interessi che ne scaturiscono.
Osserviamo anche un aumento nella capacità progettuale dei ricercatori e delle ricercatrici Unimore e anche nel tasso di successo ottenuto.
Gli indicatori di qualità della ricerca che consentono di ottenere la quota premiale FOMO includono, tra l’altro, anche il numero di assegni di ricerca attivati (289 nel 2018 e 357 nel 2020), il numero di pubblicazioni con autori internazionali (930 nel 2018 e 1037 nel 2020).
L’Ateneo è molto soddisfatto dei risultati ottenuti con queste azioni e ascolta la sua comunità scientifica per avere suggerimenti su eventuali correzioni sulle azioni in essere e sulla proposta di nuove.
La comunità di ricerca di Ateneo è attiva e sta diventando sempre più coesa, indica miglioramenti e i risultati della VQR 2015-2019 ci aiuteranno a capire meglio il livello qualitativo della ricerca e ad aggiornare, eventualmente, la varietà di azioni da mettere in atto per una Università multisciplinare come Unimore.