> FocusUnimore > numero 55 – febbraio 2025
Editorial: University Research Funding (FAR) 2025
The University Funding for Research (FAR) is a fundamental tool to strengthen Unimore’s role as a research university, both locally and internationally. In the University Strategic Plan, funding for research has increased, with a forecast of EUR 3 million in 2025, compared to EUR 1.5 million in 2020. FAR initiatives, including FAR Pulse, FAR Instrumentation, FAR Departments and FAR Projects, have been modified and adapted over time according to the needs of researchers. Funded projects include activities such as the recruitment of young researchers, PhD scholarships, and support for innovative project ideas. The adoption of the Reggio Emilia quota in 2024 has made it possible to rebalance funding for the Reggio Emilia departments. The results are positive, with an increase in research grants and international publications. The funding system continues to evolve, with a focus on research quality and effectiveness.
Il Finanziamento di Ateneo per la Ricerca (FAR) è lo strumento principale di Unimore per rafforzare e consolidare il suo carattere di Università di ricerca, posizionandola come un attore rilevante non solo a livello locale, ma anche nel panorama nazionale e internazionale.

Il Piano Strategico di Ateneo ha definito azioni concrete: anche per quest’anno, il sesto consecutivo, la quota di bilancio destinata al finanziamento della ricerca è aumentata di 300.000€, passando da 1.500.000€ nel 2020 (incrementando di 300.000€ la quota stanziata dalla governance precedente) a 3.000.000€ nel 2025.
Inoltre, nel 2024 è stato rinnovato l’accordo triennale con la Fondazione di Modena (FOMO) per incrementare le risorse destinate alla ricerca in Unimore.
Nel corso degli anni, Unimore ha attivato diverse iniziative e le ha progressivamente modificate per rispondere alle osservazioni e alle esigenze dei ricercatori. Inizialmente, nel 2020, sono stati istituiti i finanziamenti FAR Strumentazione, FAR Dipartimenti, FAR Mission Oriented e FAR Impulso. Successivamente, nel 2023, il FAR Strumentazione è stato assorbito dal FAR Dipartimenti e il FAR Mission Oriented è diventato il FAR Progetti. Infine, nel 2024, è stata introdotta la quota Reggio Emilia per il FAR Progetti.
Descrizione delle diverse azioni FAR
– FAR Impulso: pensato per sostenere i ricercatori con risorse economiche “sotto soglia”, ispirandosi all’avviso pubblico MIUR (GU n.297 del 21-12-2016 – Suppl. Ordinario n. 57). L’azione, inizialmente prevista con cadenza biennale, è stata sospesa a seguito di un’analisi delle spese effettuate.
– FAR Strumentazione: mirava a potenziare la dotazione strumentale condivisa tra i ricercatori. Dal 2023, è stato assorbito dal FAR Dipartimenti, con l’obbligo di destinare il 20% del budget totale all’acquisto di strumentazione, privilegiando acquisti condivisi tra più dipartimenti.
– FAR Dipartimenti: non impone azioni specifiche, ma richiede ai Dipartimenti di elaborare un progetto strategico coerente con il Piano Strategico di Ateneo, con indicatori per misurare l’efficacia delle azioni proposte. Le attività finanziate includono:
- Assunzione di giovani assegnisti di ricerca
- Attivazione di borse di dottorato
- Supporto a idee progettuali innovative
- Copertura delle spese di pubblicazione su riviste open-access
- Sostegno a servizi per la ricerca dipartimentale
È previsto che il 20% del budget sia destinato alla ricerca diffusa e un ulteriore 20% all’acquisto di strumentazione.
– FAR Progetti (ex FAR Mission Oriented): finanzia progetti di ricerca originali valutati da revisori anonimi. Le tematiche devono essere innovative e allineate alle direttive della Commissione Europea, evidenziando l’impatto sociale della ricerca. Questo approccio è utile anche per migliorare le competenze nella progettazione di bandi competitivi. Il numero di progetti presentati è cresciuto negli anni, passando da 56 nel 2020 a 86 nel 2024, con una percentuale di finanziamento del 30% nel 2020 e del 33% nel 2024, mantenendo un’elevata selettività.
Risultati e prospettive
I risultati ottenuti negli anni sono incoraggianti, sia nei numeri che nel riscontro positivo da parte dei ricercatori. L’Ateneo ha registrato un aumento della capacità progettuale e del tasso di successo nelle richieste di finanziamento. Tra gli indicatori di qualità della ricerca:
– Numero di assegni di ricerca attivati: 289 nel 2018, 370 nel 2023
– Pubblicazioni con autori internazionali: 930 nel 2018, 1406nel 2024
Nel 2024 è stata introdotta la quota Reggio Emilia, per riequilibrare lo svantaggio dei Dipartimenti con sede a Reggio Emilia, esclusi dai bandi finanziati da FOMO. Questa quota prevede il finanziamento di un progetto per ciascuna macroarea ERC presente a Reggio Emilia (due per l’area SH e uno per l’area PE), riservato ai Principal Investigator afferenti ai tre Dipartimenti della sede reggiana.
L’Ateneo è molto soddisfatto dei risultati ottenuti e resta in ascolto della comunità scientifica per eventuali miglioramenti o nuove iniziative. La recente procedura di Accreditamento ha evidenziato un giudizio positivo sul piano di sostegno alla ricerca, senza criticità nella relazione preliminare, e si attende la conferma nella relazione finale.
Grazie all’impegno di tutti – ricercatori e personale tecnico-amministrativo – Unimore ha costruito un sistema di finanziamento della ricerca solido ed efficace, che continuerà a essere affinato nel tempo per garantire risultati sempre migliori.
Paolo Pavan, delegato per la Ricerca scientifica di Ateneo