FocusUnimore > numero 39 – settembre 2023

Editorial: Towards a more attractive and inclusive university
As the new academic year begins, greetings and best wishes go out to the entire academic community and the freshmen entering Unimore.
The title of this editorial echoes that of the Three-Year Development Programme 2021-2023 (PRO3) of the University of Modena and Reggio Emilia aimed at developing the university’s progress and evolution.
Students are the core around which the university’s activities are shaped, with a focus on creating high quality learning spaces. Unimore is investing in modern infrastructure, improving energy efficiency and collaborating with local stakeholders to expand and renovate existing facilities.
Another key point is financial support for students, highlighting an ongoing effort to ensure accessibility to higher education. This includes transport facilities, tutoring programmes and support for students with disabilities. Unimore is also recognised as the lead agency for the Universal Civil Service in the Emilia-Romagna region.
The link between research and education is a fundamental characteristic of the university. Efforts are focused on recruiting high-calibre lecturers from other institutions and countries, bringing in new experience and expertise. In addition, there is a commitment to increase training for technical-administrative staff, including the promotion of agile working and qualification through internal and external courses.
These actions aim to improve the quality of education, research and organisational well-being, contributing to the cultural and economic growth of the territories served by the university. Renewing Unimore’s constant commitment to creating a welcoming and inclusive environment, a warm wish to all for a Happy Academic Year 2023/2024.

In concomitanza con l’inizio delle attività didattiche, desidero rivolgere un sentito saluto e augurio di buon lavoro all’intera comunità accademica e, in particolare, alle matricole che stanno entrando in questo Anno Accademico nel nostro Ateneo, con l’intento di presentarne alcune caratteristiche e alcune linee direttive fondamentali.  

Carlo Adolfo Porro
Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Non a caso quindi, il titolo di questo Editoriale ricalca quello del Programma Triennale di Sviluppo 2021-2023 (PRO3) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che si avvia alla conclusione e ha rappresentato un importante prologo per la stesura del Piano Strategico 2023-2025, in piena fase attuativa.

Le studentesse e gli studenti rappresentano per Unimore il fulcro attorno al quale si regge la volontà di organizzare le proprie attività didattiche, programmare gli investimenti, indirizzare le scelte: linee di indirizzo ben rappresentate dalle due azioni scelte nell’ambito della PRO3 all’interno dell’Obiettivo “Servizi agli studenti”.    

La prima azione in quest’ambito riguarda l’incremento degli spazi disponibili per la didattica.

In tale ottica, l’Ateneo sta progettando e investendo con grande determinazione sulla disponibilità di infrastrutture idonee e all’avanguardia, nella convinzione che la dotazione di spazi più adeguati destinati ad aule e laboratori didattici abbia una ricaduta anche sul miglioramento del percorso formativo degli studenti. Sono previsti interventi di riqualificazione anche energetica, consolidamento e recupero di spazi esistenti, di ampliamento di edifici, di costruzione di nuovi spazi, anche sulla base di confronti e accordi con gli stakeholders del territorio. Ne sono solo alcuni esempi, già realizzati, il nuovo Data Center di Modena e il Padiglione Beccaria riqualificato in collaborazione con il Comune di Modena e, a Reggio Emilia, la ristrutturazione ad uso universitario di ampi spazi del Seminario Vescovile (Palazzo Baroni). Recentissima è l’apertura di un nuovo polo didattico a Carpi, in uno stabile realizzato in tempi record e messo a disposizione di Unimore dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.

La seconda azione nell’ambito dei Servizi agli studenti riguarda la proporzione di studenti beneficiari di interventi di supporto finanziati dall’Ateneo.

Da sempre Unimore persegue una forte politica di sostegno del diritto allo studio, grazie anche ad una solida integrazione e collaborazione con gli studenti stessi, tramite i loro rappresentanti, e in stretta sinergia con il costante impegno progettuale e economico della Regione Emilia- Romagna e con le Fondazioni del territorio, che nell’insieme consentono una serie di interventi ai più alti livelli nazionali. Nello spirito dell’applicazione della Legge 240/2010, la tutela del diritto allo studio si realizza attraverso una politica contributiva perequativa, che coniuga equità e merito, e che ha portato ad esempio a incrementare ulteriormente la quota esente di reddito ISEE per il pagamento delle tasse di iscrizione.

Negli ultimi anni sono state ulteriormente potenziati i contributi per il trasporto urbano e regionale, per la mobilità internazionale, incentivi per attività di tutorato sia nei confronti degli studenti matricole (da parte di studenti senior), sia per studenti con disabilità e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), al fine di favorire la regolarità del percorso formativo e ridurre il tasso di abbandono.

Si prospettano ulteriori azioni anche grazie al riconoscimento del nostro Ateneo come Ente capofila iscritto all’Albo degli enti del Servizio Civile Universale per la sezione Emilia-Romagna.

Accanto a queste forme di sostegno, Unimore ha stanziato risorse per l’alta formazione, anche sotto forma di fondi utilizzabili per la ricerca per i dottorandi.

Il legame tra ricerca di qualità e attività formative è una delle caratteristiche fondanti dell’Università, che permette di creare cultura e sapere. In questo senso il secondo Obiettivo della PRO3 di Unimore, Investire sul futuro dei giovani ricercatori e del personale delle università, è strettamente legato al primo ed è stato anch’esso declinato in due azioni.

La prima azione riguarda il potenziamento del reclutamento di docenti di elevata qualificazione esterni all’Ateneo, provenienti dall’estero o da altre Università o centri di ricerca italiani.

In particolare, l’arrivo di professori di I e II fascia assunti dall’esterno è in grado di attivare il processo di contaminazione delle competenze dell’Ateneo, apportando un essenziale arricchimento in termini di esperienze e di confronto.

Questa azione è stata sostenuta in varie forme dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, assicurando ai Dipartimenti un importante cofinanziamento per le chiamate dirette dall’estero e il finanziamento integrale delle posizioni riservate a vincitori di bandi di elevata qualificazione, quali ad esempio i progetti dell’European Research Council. A questo si aggiunge la disponibilità di un fondo iniziale per l’avvio delle attività di ricerca per i nuovi docenti e ricercatori provenienti dall’esterno e, nel 2023, il finanziamento di 8 progetti strategici di Ateneo che prevedessero la richiesta di nuove posizioni esterne.

La seconda azione di Investire sul futuro dei giovani ricercatori e del personale delle università riguarda l’incremento dei percorsi e delle spese per la formazione del Personale Tecnico Amministrativo.

L’Ateneo nei prossimi anni sarà impegnato ad armonizzare le potenzialità offerte dal lavoro agile/telelavoro con le attività lavorative in presenza, garantendo la continuità e il presidio dei servizi. A tale scopo, anche in risposta alle percezioni e richieste dei dipendenti raccolte nel corso di indagini interne, l’Ateneo sostiene la formazione continua del personale tecnico-amministrativo, con particolare riguardo alle competenze trasversali di tipo linguistico ed informatico, con un piano pluriennale di corsi forniti direttamente da Unimore e forme di premialità per seguire corsi esterni.

Si tratta di una azione che si inserisce pienamente nelle strategie dell’Agenda europea 2030 volte alla qualificazione di lavoratori e lavoratrici e alla promozione e al consolidamento delle loro competenze, assicurando maggiore sicurezza nello svolgimento dei compiti, un miglioramento dei servizi all’utenza e, in generale, un miglioramento del livello di benessere organizzativo.

Le azioni sopra descritte si inseriscono in una strategia generale costantemente ancorata alla sfida della qualità e ai principi di sostenibilità, che mira a ricadute positive su tutta la comunità accademica, sugli stakeholders e in ultima analisi a un più elevato livello culturale, economico e sociale dei nostri territori.

Su queste basi, auguro di cuore un buon Anno Accademico 2023/2024.

Editoriale: verso un Ateneo più attraente e inclusivo