> FocusUnimore > numero 5 – giugno 2020
Preparare la generazione Z alla transizione energetica e diffondere la conoscenza dell’enorme potenziale dell’idrogeno come fonte rinnovabile e sostenibile è lo scopo del progetto FCHgo, che vuole contribuire agli obiettivi dell’Unione Europea nella lotta ai cambiamenti climatici e far comprendere come l’uso di questo elemento potrà essere uno dei pilastri dell’energia e dei sistemi di trasporto europei del futuro.
Il progetto, guidato da Unimore e finanziato dall’Unione Europea con un investimento di € 502.498,75, vuole rafforzare l’educazione all’idrogeno nelle scuole, attraverso la formazione degli insegnanti e degli studenti dagli 8 ai 18 anni, e puntare alla promozione della conoscenza della tecnologia delle celle a combustibile e dell’idrogeno.
Nonostante quest’ultimo sia l’elemento più abbondante nell’universo, il suo significato e il suo grande potenziale energetico sono raramente trattati nella formazione scolastica europea. Perciò, FCHgo punta a portare l’energia dell’idrogeno nelle scuole dei paesi partner, Danimarca, Germania, Italia, Polonia e Svizzera, oltre che in Turchia, attraverso alcuni toolkit basati su storie, giochi ed esperimenti vicini alla vita di tutti i giorni.
Il toolkit sarà disponibile per tutti i paesi europei, e non, attraverso il sito web del progetto (www.fchgo.eu). Si basa su un modello di insegnamento che vuole promuovere l’esperienza pratica degli alunni e delle alunne nella tecnologia dell’idrogeno e delle celle a combustibile, migliorando al contempo la loro comprensione generale dei principi energetici.
Le attività proposte incoraggeranno la scoperta dell’idrogeno e delle sue applicazioni e faranno così acquisire ai ragazzi le competenze chiave in STEM – Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
Un’educazione di successo inizia sempre con la formazione dell’insegnante, cui saranno fornite schede illustrative sull’idrogeno comprensibili a tutti i docenti che non hanno familiarità con l’argomento o lo conoscono solo marginalmente.
Le linee guida, le istruzioni e tutto il materiale, tradotto in 10 lingue, garantiranno la giusta preparazione degli insegnanti per l’utilizzo del toolkit in classe.
Lo sviluppo del materiale per gli studenti è stato studiato per le diverse fasce d’età, e soprattutto per i più piccoli, per i quali è stato adottato un approccio esplicitamente fantasioso, metaforico e narrativo.
L’approccio didattico per gli studenti più grandi è, invece, più orientato verso la scienza formale.
Al centro delle attività ci sono comunque gli alunni e le alunne, i professionisti e le professioniste di domani che daranno forma al futuro dell’Europa sia in termini economici sia ecologici.
Un’opportunità unica sarà la competizione FCHgo in tutta Europa, che premierà i progetti più innovativi riguardanti l’idrogeno e che dovrà dimostrare la capacità di ragazzi e ragazze di trasferire conoscenze e diventare veri e propri inventori e inventrici.
La prima edizione è stata lanciata a febbraio 2020. Purtroppo, l’emergenza COVID-19, e la conseguente chiusura delle scuole, ha reso necessario richiedere una estensione di sei mesi (fino a giugno 2021) della durata del progetto.
Per non interrompere l’attività didattica, il 16 maggio scorso è stata resa disponibile sul sito del progetto (www.fchgo.eu) la modalità “FCHgo at Home”, che consente l’utilizzo di una selezione di materiali didattici del toolkit anche da casa.
Chi lavora al progetto FCHgo
La prof.ssa Tiziana Altiero del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (DESU) coordina il progetto FCHgo.
Al progetto collaborano altri docenti di Unimore: la prof.ssa Annamaria Contini (DESU) e il prof. Marcello Romagnoli (Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”).
La prof.ssa Contini è anche direttrice del Centro di Ricerca dipartimentale “Metaphor and Narrative in Science” che riunisce studiosi di aree disciplinari umanistiche e scientifiche per lo sviluppo di ricerche sul ruolo della metafora e della narrazione nella comunicazione e nell’educazione scientifica.
Il prof. Romagnoli rappresenta Unimore nel FCH-JU (Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking), il partenariato pubblico-privato che supporta le attività di ricerca e innovazione riguardo le celle a combustibile a idrogeno in Europa.
Il progetto si avvale inoltre del contributo del dott. Michele Cesari, assegnista di ricerca (DESU) che svolge il ruolo di Project manager.
I toolkit
Per i bambini e le bambine da 8 a 13 anni:
• Una storia (Apple story) che traduce in forma narrativa e metaforica l’energia e il suo trasferimento dal sole alla mela • Un’animazione (video) che illustra la generazione e il trasferimento di energia tra vari portatori • Un set di carte da gioco e istruzioni di gioco per tradurre in gioco i processi energetici • Linee guida per semplici esperimenti. • Schede didattiche per la descrizione di alcuni giocattoli energetici, tra cui la macchinina a idrogeno.
Per ragazzi e ragazze da 14 a 18 anni:
• Schede informative sull’idrogeno e le celle a combustibile e il loro uso e applicazione nell’industria • Kit sperimentali per esperienze pratiche • Diagrammi di processo per la traduzione e l’illustrazione di catene energetiche.
Il toolkit è stato sviluppato congiuntamente da esperti scienziati e scienziate dell’istruzione e specialisti e specialiste dell’idrogeno del Consorzio FCHgo, con la collaborazione di rappresentanti nazionali e internazionali dell’industria dell’energia a idrogeno, delle scuole e degli insegnanti.
FHCgo partner
Unimore (Italia) ha il compito di: organizzazione generale del progetto; gestione amministrativa e finanziaria; garanzia della qualità, gestione dei rischi e dei dati; requisiti etici.
Libera Università di Bolzano (Italia) fornisce i materiali didattici di partenza sull’energia dal suo precedente progetto ErgoLand (“valigia dell’energia”) e contribuisce allo sviluppo del toolkit e alle sperimentazioni nelle scuole a tutti i livelli.
InEuropa (Italia) è responsabile della preparazione e della gestione del Concorso FCHgo, definito in relazione ai diversi livelli di istruzione scolastica.
Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (Svizzera) sovrintende allo sviluppo del materiale educativo, implementando un approccio narrativo alla scienza e alla tecnologia, rivolto principalmente ai bambini e bambine più piccoli (8-12 anni).
Danmarks Tekniske Universitet (Danimarca) diffonde le attività e i risultati del progetto nelle aule danesi e contribuisce allo sviluppo del toolkit per gli studenti delle scuole secondarie.
Uniwersytet Mikołaja Kopernika (Polonia) sovrintende alle sperimentazioni del materiale educativo nelle scuole a tutti i livelli, e contribuisce allo sviluppo del toolkit.
Steinbeis 2i GmbH (Germania) è responsabile della comunicazione e della diffusione delle attività e dei risultati del progetto. Contribuisce inoltre all’attuazione del programma FCHgo in Germania.
FCHgo Third Party partner
Agado, Associazione per lo sviluppo sostenibile (Germania) svolge corsi di formazione sulla consapevolezza ambientale e programmi di cambiamento di comportamento per scuole, individui e organizzazioni, contribuendo all’attuazione del programma FCHgo in Germania.
Mikado (Turchia) è un’impresa sociale impegnata a promuovere e sostenere lo sviluppo sostenibile e a produrre impatto sociale attraverso la creazione di modelli e soluzioni innovative; supporta le aziende del settore privato a formare e attuare le proprie strategie di business inclusive e sostenibili.