> FocusUnimore > numero 24 – marzo 2022
Gender Equality Plan – GEP: an important tool to reach gender equality
In December 2021, the first Unimore Gender Equality Plan – GEP was approved: it was designed by the Operating Technical Committee established in 2020 to draw up the Gender Budgeting, coordinated by the Delegate for Equal Opportunities who involved the university governance, the Delegate for Quality, the Chair of Consultations with technical and administrative staff, the Chair of the Student Conference, the representatives for Equal Opportunities of the departments, and students through the Equality Week and the Single Guarantee Committee. At present, Unimore features a context analysis included in June 2021 Gender Budgeting with data as at 31/12/2019.
It is precisely in Action 20 of the GEP that the reconstruction of the context is expected to continue in order to grasp changes and find indicators that can provide a synthetic vision of the university and guide the design of new actions and the evaluation of the existing ones.
The Gender Equality Plan is consistent with the European Commission Guidelines and the CRUI Gender Thematic Commission Guidelines. It also follows the setting of the Gender Equality Plan that was developed under the guidance of the University of Modena and Reggio Emilia within the LeTSGEPs (Leading Towards Sustainable Gender Equality Plans in research institutions) project in funding Horizon 2020: it is a project that lays the foundations for close interaction between the gender balance of research organisations and gender equality plans to make them truly transformative. A challenge that has been welcomed by six European partners, research organisations and universities.
In a third mission and public engagement perspective, most actions are available to citizens in order to spread the culture of gender equality even further in the territories.
Nel dicembre 2021 gli Organi di Ateneo hanno approvato il primo Piano di eguaglianza di genere – GEP di Unimore (consultabile qui la versione sfogliabile interattiva: https://www.unimore.it/editoria/sfoglia/gep/index.html).
Il piano è stato disegnato dal Comitato Tecnico Operativo costituito nel 2020 per la stesura del Bilancio di genere e coordinato dalla Delegata per le Pari Opportunità.
Il processo che ha condotto alla sua stesura è stato un processo partecipato in quanto ha coinvolto, attraverso audizioni, la governance di ateneo, il delegato Qualità, il Presidente della Consulta del personale tecnico e amministrativo, il presidente della Conferenza della Componente studentesca, i referenti di Pari Opportunità dei dipartimenti e la componente studentesca attraverso l’Equality Week (https://www.focus.unimore.it/equality-week-iniziative-eventi-laboratori-allinsegna-dellinclusione-e-del-rispetto-verso-le-diversita/).
Inoltre il Comitato unico di garanzia – CUG, la cui presidente ha partecipato attivamente ai lavori del comitato tecnico operativo, ha discusso al suo interno il GEP facendo proposte per l’inserimento di azioni o suggerendo modifiche nelle azioni esistenti.
Il CUG stesso è incaricato a predisporre il Piano delle Azioni Positive – PAP, che verrà nel corso del 2022 proposto in una nuova edizione, ed è quindi cruciale il suo coinvolgimento attivo sia nel disegno delle azioni del GEP sia nel monitoraggio di molte delle azioni previste nel Piano.
Con il Piano di Eguaglianza di genere si aggiunge un altro importante tassello nel ciclo della performance gender sensitive qui raffigurato:
Il Piano di Eguaglianza di genere (GEP) e il Piano di Azioni Positive (PAP) fanno parte della programmazione strategica individuando azioni dirette agli obiettivi di eguaglianza di genere e più in generale (PAP) di pari opportunità.
Il bilancio di genere in ottica previsionale analizza tutto il bilancio e le politiche di ateneo in una prospettiva di genere e di pari opportunità. Le azioni implementate verranno quindi tutte (non solo quelle dirette a obiettivi di pari opportunità) analizzate con il report di gender audit per poi costituire, assieme all’analisi di contesto, una base per la nuova programmazione. Si alimentano così dati di contesto che, allo stesso tempo, costituiscono la base per impiantare la rendicontazione nel suo complesso.
Attualmente il nostro Ateneo è dotato di una analisi di contesto contenuta nel Bilancio di genere del giugno 2021 con dati di fonte statistica e amministrativa, questi ultimi – in coerenza con il Bilancio consuntivo analizzato – riferiti al 31/12/2019.
Proprio nell’azione 20 del GEP si prevede la continuazione della ricostruzione del contesto per cogliere cambiamenti e trovare indicatori in grado di fornire una visione sintetica dell’ateneo e di guidare il disegno di nuove azioni e la valutazione delle azioni stesse.
L’analisi di contesto avviene sulla base di dati di fonte amministrativa e indagini ad hoc condotte sul personale e sulla componente studentesca disaggregando i dati in base al genere e, ove possibile, con attenzione all’intersezionalità (con riferimento, ad esempio, alla disabilità o presenza di disturbi specifici dell’apprendimento o alla provenienza da altri paesi).
Si applicherà quindi all’analisi di contesto IDEM, l’innovativo modello di misurazione dell’equità di genere che integra analisi di tipo quantitativo e qualitativo (cfr. start-up universitaria IDEM https://idemindthegap.it/).
L’Ufficio Ricerca Nazionale e Internazionale, con l’attivazione della rete di referenti Pari Opportunità nei dipartimenti coordinata dalla Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, continuerà l’analisi sui progetti di ricerca presenti in Ateneo aventi un impatto in termini di equità di genere.
Particolare attenzione verrà posta nella diffusione di informazioni a bandi relativi a progetti di ricerca su uguaglianza di genere e pari opportunità.
L’analisi di contesto su indicatori specifici individuati nelle singole azioni del GEP supporterà la valutazione delle azioni del GEP nel periodo novembre/dicembre di ogni anno.
Nel nostro Ateneo è presente l’edizione del Bilancio di genere a consuntivo sul Bilancio 2019 e deve definirsi, all’interno del ciclo della performance, il bilancio di genere previsionale per potere chiudere il ciclo della performance gender sensitive. Cruciale quindi sarà, nei prossimi mesi, l’impegno del Comitato Tecnico Operativo nella definizione del sistema di indicatori e dell’analisi dei programmi di Unimore con un riferimento alla ricaduta di ognuno di essi in termini di eguaglianza di genere.
Il Bilancio di genere stesso è una delle azioni presenti nel GEP [Azione 1].
Veniamo ora al quadro completo delle azioni del Gender Equality Plan di Unimore.
Nella Tabella riportiamo le 20 azioni contenute nel GEP con riferimento alle 5 aree ritenute prioritarie dalla Commissione Europea e con riferimento a dimensioni di ben-essere quali più estesamente definite nella lista delle dimensioni di ben-essere identificate nel Bilancio di genere.
Facilita la connessione con la rendicontazione in ottica di sviluppo sostenibile, l’individuazione per ogni azione degli obiettivi di sviluppo sostenibile ai quali l’azione fa riferimento.
(Scarica la tabella in formato PDF)
SDG 1: Sconfiggere la povertà
SDG 2: Sconfiggere la fame
SDG 3: Salute e benessere
SDG 4: Istruzione di qualità
SDG 5: Parità di genere
SDG 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
SDG 7: Energia pulita e accessibile
SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica
SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture
SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
SDG 11: Città e comunità sostenibili
SDG 12: Consumo e produzione responsabili
SDG 13: Lotta contro il cambiamento climatico
SDG 14: Vita sott’acqua
SDG 15: Vita sulla Terra
SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
SDG 17: Partnership per gli obiettivi
Il Piano di Eguaglianza di genere è, a tutti gli effetti, coerente con le Linee guida della Commissione Europea e con le Linee Guida della Commissione Tematiche di Genere della CRUI, segue inoltre l’impostazione dei Gender Equality Plan che è stata sviluppata sotto la guida dell’Università di Modena e Reggio Emilia nell’ambito del progetto LeTSGEPs (Leading Towards Sustainable Gender Equality Plans in research institutions) ammesso al finanziamento Horizon 2020: si tratta di un progetto che pone le basi per una stretta interazione fra bilancio di genere degli enti di ricerca e piani di eguaglianza di genere perché questi ultimi siano realmente trasformativi.
Una sfida che è stata accolta da sei partner (enti di ricerca e università) che adesso possono implementarne le azioni:
Mathematical Institute of the Serbian Academy of Sciences and Arts (MISANU), Serbia
University of Messina (UNIME), Italy
University of Tirana (UT), Albania
Institut de Ciències del Mar (ICM)/Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), Spain
Cergy Paris Université (CY), France
Max-Planck-Gesellschaft (MPG), Germany
Ed è in effetti una caratteristica distintiva del GEP Unimore la possibilità, grazie al ruolo svolto nell’interazione con altri Atenei e enti di ricerca, sia all’interno del progetto LeTSGEPs sia nella rete stabilita con altri Atenei in Italia e con Sisters Projects, di potere rafforzare con l’analisi comparata e il costante confronto sull’implementazione delle diverse azioni, la capacità trasformativa delle azioni.
Leggendo le venti azioni in cui si articola il piano reperibile qui potrete scoprire che per ogni azione ci sono più stakeholders interni ed esterni coinvolti e sono identificati, all’interno dell’ateneo, gli organismi di parità e le direzioni responsabili delle singole azioni: questo a testimonianza del fatto che l’Ateneo si impegna trasversalmente per l’implementazione del Piano di Eguaglianza di genere.
Ciò consente anche di verificare il grado di applicazione delle azioni seguendo la timeline disegnata per ogni azione. Ma soprattutto si potrà partecipare attivamente a molte delle azioni.
Leggendole infatti si può scoprire chi sono i beneficiari delle azioni e quali metodi sono stati indicati per valutare l’efficacia delle azioni proposte.
Molte delle azioni proposte si aprono, in un’ottica di terza missione e di public engagement alla fruizione da parte della cittadinanza al fine di diffondere sempre più nei territori la cultura dell’eguaglianza di genere.