> FocusUnimore > numero 13 – marzo 2021
Nell’orizzonte dell’impegno di Unimore per la sensibilizzazione culturale alla parità e per il contrasto della discriminazione di genere c’è il progetto GeR – Gruppo di ricerca su Generi e Religioni, creato nel 2017 a seguito dell’adesione di Unimore alla Convenzione Quadro “Genere e Religioni/Religiosità”, promossa dall’Università di Milano Bicocca e a cui hanno aderito numerosi Atenei, centri ed enti a livello nazionale.
Finalità del GeR è indagare, approfondire ed analizzare le possibili connessioni tra generi e religioni, con un approccio critico, inclusivo e attento alla complessità dei fenomeni e dei problemi via via emergenti, anche alla luce dei cambiamenti socio-culturali recenti o in corso. Il gruppo di ricerca è impegnato a realizzare scambi didattici tra i componenti, attività di ricerca ed iniziative pubbliche, quali seminari di studio, conferenze, convegni, presentazione di libri sui seguenti temi salienti: la costruzione della figura della donna e dell’uomo, delle relazioni di genere, della sessualità, degli altri sessi e degli altri generi nelle diverse religioni; il rapporto tra religioni e disuguaglianze, discriminazioni e violenza di genere; religioni, conflitti, dialogo interreligioso e interculturale.
Il gruppo di ricerca GeR ̶ che oggi vede il coinvolgimento di docenti, ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, quali Elisa Rossi, in qualità di coordinatrice, Matteo Al Kalak, Alfonso Botti, Elisabetta Menetti, Valeria Ribeiro Corossacz, Laura Turchi, e del Dipartimento di Giurisprudenza, presente con Thomas Casadei e Gianfrancesco Zanetti ̶ intende promuovere forme di collaborazione con colleghe e colleghi di altri Dipartimenti e accogliere altre eventuali adesioni, in un’ottica interdisciplinare e interdipartimentale.
Fin dalla sua costituzione il GeR si è rivelato molto attivo, soprattutto nell’organizzazione di attività seminariali strettamente collegate alle finalità di terza missione dell’Ateneo. Fra i suoi obiettivi specifici, infatti, troviamo anche: creare contatti e collaborazioni con il territorio di riferimento, creare contatti e sinergie con altri Atenei ed enti aderenti alla Convenzione Quadro, promuovere/aderire a gruppi competitivi per la partecipazione a progetti finanziabili; offrire occasioni a giovani laureandi/e, dottorandi/e e assegnisti/e di confrontarsi con ricercatori e ricercatrici più esperti/e sui temi di ricerca del gruppo.
Più in particolare, nel corso di questi anni il GeR si è distinto per l’organizzazione e la promozione di tre seminari aperti anche alla cittadinanza.
A maggio 2018, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, si tenne l’incontro “Donne e religioni: Quali connessioni?”, organizzato dal GeR in collaborazione con il Centro Documentazione Donna di Modena, che vide come relatrici Adriana Valerio (docente di teologia), con un intervento su “Chiesa e Bibbia nell’ottica del genere”, Marisa Iannucci (islamologa), su “L’esegesi coranica al femminile”,Giuseppina Bagnato (pastora valdese), su “Il colore viola e la lavanda: i diritti fra le donne protestanti”, e come discussant Vittorina Maestroni (presidente del Centro Documentazione Donna).
Nell’autunno dello stesso anno, sempre presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali e in continuità con il primo incontro seminariale, venne promosso l’appuntamento “Donne e religioni: Sguardi verso Oriente”. Il fine era quello di riflettere sulle figure femminili nei testi sacri e nelle tradizioni delle diverse religioni. Questo secondo appuntamento, in collaborazione con il Comune di Modena e il Centro Documentazione Donna, ebbe come relatrici Elena Lea Bartolini De Angeli (Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e Università di Milano-Bicocca), con una relazione su “Emancipazione della donna nella tradizione ebraica”, Rosa Maria Parrinello (Università di Trento), su “Ortodossia e femminismo: un rapporto possibile?” e Amina Crisma (Università di Bologna), su “Taoismo, confucianesimo e questione di genere: dalle fonti antiche ai dibattiti odierni”.
A novembre del 2020, il GeR ha partecipato alla Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne ed alla Notte della Ricerca di Unimore, portando online (sul Canale Youtube Unimore e sulla pagina Facebook di Ateneo), a causa dell’emergenza pandemica, un nuovo momento di riflessione, questa volta dedicato a “Le chiese cristiane e i ministeri femminili: un dibattito aperto”. L’evento ha riscosso un grande successo: è stato infatti tra i cinque più visualizzati in assoluto della Notte della Ricerca di Unimore. Il seminario, che è stato un’occasione di confronto e riflessione sul diaconato, sulle ministre del culto e sul ruolo delle donne nelle gerarchie e nelle relazioni di genere che interessano la chiesa cattolica e la chiesa protestante, ha visto la partecipazione di Cristina Simonelli (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – Studio
Teologico di Verona), con un contributo su “Santo patriarcato. Un percorso storico e teologico attorno alla leadership delle comunità cristiane”, di Donata Horak (Studio Teologico Alberoni di Piacenza), su “Canone inverso. Le donne, gli uomini e l’esercizio dell’autorità nella chiesa cattolica”, di Letizia Tomassone (Facoltà Valdese di Teologia di Roma), su “Quarant’anni e oltre di ministeri femminili nelle chiese protestanti hanno cambiato il cuore delle chiese?” e di Noemi Falla (Chiese Evangeliche Metodiste di Parma-Mezzani [plurisede] e Casalmaggiore [CR]), su “Essere pastora in una chiesa multiculturale”.
Ora, per il 2021 e la prima parte del 2022, il gruppo di ricerca Generi e Religioni sta programmando una serie di altre iniziative, online e/o in presenza a seconda dell’evoluzione della pandemia, sempre rivolte anche alla cittadinanza e in collaborazione con enti del territorio, attorno a temi come: la rilettura delle figure femminili nel Corano e nella letteratura araba, il rapporto tra Chiesa cattolica e sessualità in Italia negli anni 1930-1980, il rapporto tra Cristianesimo e violenza di genere, la leadership femminile nell’Islam, nell’ebraismo e nel buddhismo.