> FocusUnimore > numero 51 – ottobre 2024
Great success of the Unimore Research Night: over 4 thousand visitors between Modena, Reggio Emilia and Mantua
Research Night welcomed over four thousand visitors to Unimore’s premises. Through games, workshops, meetings and experiments, the academics showed their research projects to make the general public understand the discoveries that will lead to new horizons in engineering and medicine, chemistry and pharmaceutical research, geology and human rights, biology and social sciences. The common theme was Sustainability, with the 17 goals of the 2030 Agenda for Sustainable Development. Among the many activities that citizens were able to take part in at the Night, one in particular had an unexpected outcome: during free heart rhythm screenings, organised by the Cardiology Division, a case of asymptomatic atrial fibrillation was detected in a person who had never had symptoms. The 2024 edition took place in three cities Modena, Reggio Emilia and Mantua and in five different venues: the San Geminiano and San Paolo Complexes, the Geophysical Observatory in Modena, the Technopole in Reggio Emilia and the University Foundation in Mantua.
La Notte della Ricerca si è confermata essere, ancora una volta, un appuntamento attesissimo dalla cittadinanza modenese, reggiana e anche mantovana.
L’appuntamento di fine estate ha portato nelle strutture di Unimore oltre quattro mila visitatori curiosi di scoprire i luoghi del sapere, ma soprattutto desiderosi di farsi coinvolgere nell’affascinante e variegato mondo della ricerca.
Ad accogliere il grande pubblico un nutrito gruppo di oltre 450 ricercatori e ricercatrici, assegnisti e assegniste, dottorandi e dottorande insieme a numerosi docenti: tante le attività di ricerca presentate e nelle quali Unimore è impegnata e coinvolta a livello sia nazionale sia internazionale.
Tutti gli studiosi e le studiose hanno esposto attraverso giochi, laboratori, incontri ed esperimenti i loro progetti di ricerca per far comprendere al grande pubblico in modo semplice e intuitivo le scoperte che porteranno a nuovi orizzonti in molteplici e differenti campi nelle varie discipline: dell’ingegneria alla medicina, dalla chimica alla ricerca farmaceutica, dalla geologia ai diritti umani, della biologia alle scienze sociali.
Il filo conduttore è stato quello della Sostenibilità, con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Grande interesse hanno riscosso i Musei di Unimore che per l’occasione hanno ricreato un’ala museale dove visitatori e visitatrici di ogni età hanno potuto vedere in sequenza alcune delle meraviglie che fanno parte del patrimonio dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Tra le tante attività che i cittadini hanno potuto svolgere alla Notte, una in particolare ha avuto un esito inatteso: durante gli screening gratuiti del ritmo cardiaco, organizzati dalla Divisione di Cardiologia, diretta dal Prof. Giuseppe Boriani, è stato rilevato un caso di fibrillazione atriale asintomatica in un soggetto che non aveva mai avuto sintomi. La persona è stata così prima indirizzata a una visita cardiologica approfondita e poi a una terapia per prevenire il rischio di ictus. Un esempio concreto di come la prevenzione possa fare sempre la differenza e di come occasioni di questo genere possano avere un impatto anche sul piano sociale.
L’edizione 2024 della “Notte”, come la si chiama all’interno di Unimore, è stata caratterizzata per essersi sviluppata in tre città Modena, Reggio Emilia e Mantova e in cinque sedi diverse: i Complessi San Geminiano e San Paolo, l’Osservatorio Geofisico a Modena, il Tecnopolo di Reggio Emilia e la Fondazione Universitaria di Mantova.
Le tradizionali sedi hanno visto l’introduzione di alcune novità come l’esposizione sia a piano terra sia al secondo piano del San Geminiano, che ha ospitato nel suo chiostro una sessantina di gruppi di ricerca e l’espansione a Reggio Emilia, dove una quarantina di gruppi ha esposto all’interno del nuovo capannone #15 che si è aggiunto alla storica sede del Tecnopolo.
A Mantova, dopo l’esperienza dello scorso anno fatta alle Pescherie di Giulio Romano, i ricercatori di Unimore hanno potuto catturare l’attenzione del pubblico all’interno del chiostro della FUM insieme ai colleghi degli altri atenei presenti nella città virgiliana.
L’appuntamento è dunque al prossimo anno, all’ultimo venerdì di settembre, con nuove presentazioni che coinvolgeranno ancor una volta la cittadinanza con uno spirito di apertura e condivisione.