> FocusUnimore > numero 6 – luglio-agosto 2020
Unimore è da anni impegnata nella formazione post-laurea in ambito psico-sociale ed educativo. Nell’ultimo decennio sono stati proposti una serie corsi di formazione e convegni rivolti ad educatori, insegnanti, psicologi e operatori delle professioni socio-sanitarie. Sono anche attivi due master di primo livello sui disturbi del neurosviluppo: il master in “Autismo e disturbo dello sviluppo: basi teoriche e tecniche di insegnamento comportamentali” diretto dal Prof. Sandro Rubichi e il master in “Didattica e psicopedagogia per i disturbi specifici dell’apprendimento” interateneo con l’Università di San Marino, precedentemente diretto dal Prof. Giacomo Stella e attualmente diretto dalla Prof.ssa Maristella Scorza.
Questo Anno Accademico ha coinciso con il decennale del Master di I livello dal titolo “Autismo e disturbo dello sviluppo: basi teoriche e tecniche di insegnamento comportamentali” attivato per la prima volta nell’Anno Accademico 2010/2011 su iniziativa del Prof. Carlo Hanau. A partire dall’A.A. 2017/2018 il master è diretto dal prof. Sandro Rubichi che coordina il Consiglio Scientifico allo stato attuale composto dalle proff.sse Alessia Cadamuro, Angela Ciaramidaro, Anna Dipace, Elisabetta Genovese e Maristella Scorza e dal prof. Giacomo Stella. Il master ha da sempre riscosso un ampio consenso, come testimoniato dal numero elevato di iscritti (ad es.: Anno Accademico 2018/2019, 272 iscritti; Anno Accademico 2019/2020, 299 iscritti).
L’obiettivo principale del Master dalla sua prima attivazione è in linea con le indicazioni internazionali (si vedano: ‘European Mental Health Action Plan’ del 2013, e ‘WHO’s comprehensive mental health action plan 2013-2020’), recepite a livello nazionale dall’Intesa del 2019 tra Governo, Regioni e Provincie Autonome mediante l’approvazione del documento “Linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza”. In questi documenti si sottolinea come la diagnosi precoce, l’intervento riabilitativo nei primi anni di vita, il sostegno alle famiglie, e la formazione degli operatori sanitari e degli educatori siano azioni da implementare per favorire l’integrazione e il miglioramento della qualità della vita delle persone colpite da disturbi dello spettro autistico.
Da queste indicazioni risulta evidente come una importante arma per fronteggiare in modo efficace i disturbi dello spettro autistico abbia caratteristiche di tipo culturale e conoscitivo: è cruciale incrementare conoscenze e informazioni, in una parola generare maggiore «consapevolezza» intorno ai disturbi dello spettro autistico, in ogni figura professionale che, in modo diretto o indiretto, possa entrare in contatto con la popolazione infantile o adolescenziale. Che una parte rilevante sia giocata dalla consapevolezza lo testimonia anche la ricorrenza della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (WAAD, World Autism Awarness Day), il 2 aprile, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Ed è proprio nella ricorrenza annuale di questa giornata, in piena fase di lockdown del paese, che si è avviata la consultazione delle parti interessate per gli aggiustamenti del percorso formativo che ogni Anno Accademico sono portati avanti dal Consiglio Scientifico del Master.
Questo anno inoltre ricorre il decennale della Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” che tutela i diritti dei soggetti con DSA. La legge 170/2010 oltre a mirare a garantire il diritto all’istruzione e favorire il successo scolastico di questi soggetti, ha tra le finalità “preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA e favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi”. Il master in “Didattica e psicopedagogia per i disturbi specifici degli apprendimenti” rivolto ad insegnanti, educatori, psicologi ed altre figure professionali cerca di rispondere a questa esigenza attraverso la predisposizione di un curriculum che consente di acquisire strategie didattiche, metodologiche valutative adeguate relative ad attività didattiche, di screening e di potenziamento da applicare nelle varie fasce di età. Anche se con la legge sul riconoscimento dei DSA sono stati fatti molti passi in avanti ancora oggi in Italia vi è una sottostima del disturbo per cui risulta di fondamentale importanza continuare la formazione rivolta non solo agli specialisti del settore ma a tutte le figure che ruotano intorno ai bambini, ragazzi e adulti con DSA.
Entrambi i master si sono evoluti nel tempo tenendo in considerazione le nuove evidenze scientifiche e le nuove normative ma mantenendo l’urgenza di tipo culturale e conoscitiva come obiettivo principale attorno al quale è stato sviluppato e affinato nel tempo il percorso formativo. Ed è per questo motivo che le centinaia di studenti che si sono iscritti ai nostri master non sono solo psicologi o medici, ma anche insegnanti, educatori e genitori.