> FocusUnimore > numero 53 – dicembre 2024
Unimore Christmas Concert 2024
The Unimore Christmas Concert 2024 opened the celebrations for the University’s 850th anniversary with a performance of Händel’s Te Deum HWV 280. Now in its third year, the event, which this year was open to all citizens, sold out at the Church of Sant’Agostino, confirming it as an increasingly deep-rooted Christmas tradition. The stars of the evening were the Andrea Palladio Baroque Choir and Orchestra, conducted by Enrico Zanovello, who performed pieces by Händel and Bach, including the Magnificat BWV 243 and the motet O Jesu Christ, mein’s Lebens Licht BWV 118. The Unimore Choir, led by Antonella Coppi, concluded with the traditional Gaudeamus Igitur. The 2024 concert marked the conclusion of a three-year musical journey that began in 2022 with music by Vivaldi, Torelli and Händel, and continued in 2023 with Bach. ‘This initiative bears witness to Unimore’s role as a promoter of culture and dialogue with the territory,’ said the Rector, Prof. Carlo Adolfo Porro, thanking the artists and the audience. The evening, marked by emotion and engagement, reaffirmed the importance of music as a means to foster community and celebrate beauty, strengthening the bond between the University and its citizens.
Il Te Deum di Händel ha aperto il Concerto di Natale 2024 di Unimore.
L’edizione 2024, che rientra nei festeggiamenti dei primi 850 anni di Unimore, è la terza edizione dell’evento, da quest’anno aperto a tutta la cittadinanza, che ha risposto con grande entusiasmo all’invito del Magnifico Rettore, prof. Carlo Adolfo Porro.
Il concerto, che ha fatto registrare il tutto esaurito in poche ore dall’apertura delle prenotazioni, si è svolto ancora una volta nella magnifica Chiesa di Sant’Agostino.
La serata ha visto il Coro e l’Orchestra Barocca Andrea Palladio, Diretta da Enrico Zanovello, che ha eseguito le musiche di Georg Friedrich Händel, “Te Deum HWV 280” – per soli, coro e orchestra, e di Johann Sebastian Bach “O Jesu Christ, mein’s Lebens Licht BWV 118” – mottetto per coro e orchestra, “Magnificat BWV 243” – per soli, coro e orchestra. A concludere la serata il saluto del Coro di Unimore, Diretto da Antonella Coppi, che ha intonato il Gaudeamus Igitur.
L’edizione di quest’anno ha concluso un percorso musicale che è iniziato nel 2022 con l’esecuzione di brani di Vivaldi, Corelli, Torelli ed Händel, con Lucia Cortese soprano e Marta Fumagalli contralto, e la Camerata Accademica diretta da Paolo Faldi.
L’edizione del 2023 ha visto l’esecuzione de “Ich habe genug” di Johann Sebastian Bach eseguito dall’Orchestra Barocca “gamma-ut” con violino e direzione di Susanne Scholz, con la collaborazione di Grandezze & Meraviglie – Festival Musicale Estense e dell’Istituto di Musica Antica e Prassi Musicale dell’Università di Musica e Arte Performativa di Graz.
La serata è iniziata con un messaggio di saluto e di augurio del Rettore, prof. Carlo Adolfo Porro. “Il Concerto di Natale 2024 ha segnato la conclusione di un ciclo musicale che negli ultimi tre anni ha portato Unimore a condividere con la cittadinanza alcune delle più grandi opere del repertorio barocco. Dal 2022, con le musiche di Vivaldi, Torelli, Corelli e Händel, passando per l’esecuzione di Bach nel 2023, fino al programma di quest’anno dedicato a Bach e Händel, questo trittico è stato un percorso di crescita culturale e artistica, che ha coinvolto un pubblico sempre più ampio.
La Chiesa di Sant’Agostino, anche quest’anno, è stata il luogo ideale per ospitare un evento che sempre più sta entrando nel novero delle tradizioni natalizie della nostra Città. Il Te Deum di Händel, il Magnificat e il mottetto O Jesu Christ, mein’s Lebens Licht di Bach sono stati eseguiti con grande precisione dal Coro e dall’Orchestra Barocca Andrea Palladio, diretti dal maestro Enrico Zanovello, accompagnati dal Coro di Unimore sotto la guida di Antonella Coppi. La chiusura con il Gaudeamus Igitur è stata la perfetta conclusione di serata già ricca di emozioni.”
“Questa iniziativa – ha proseguito il Rettore – ci dimostra, ancora una vota, il ruolo dell’Università come promotore di cultura e punto di incontro tra saperi e comunità. Il successo di pubblico e l’entusiasmo dimostrato testimoniano quanto siano importanti momenti come questo per rafforzare i legami con il territorio e per ribadire che la cultura, e in particolare la musica, è uno strumento prezioso per costruire comunità.
Ringrazio gli artisti e tutti coloro che hanno reso possibile questo appuntamento. La musica è una forma di dialogo che arricchisce e unisce. Spero che questa tradizione possa continuare, crescendo negli anni e mantenendo viva l’idea che l’Università sia anche un luogo dove la bellezza trova spazio e significato.”