> FocusUnimore > numero 28 – luglio 2022
Dialogue for hybrid integration. The results of the European Child-Up project
Child-up is a European project led by scholars belonging to the Department of Linguistic and Cultural Studies of Unimore coordinated by Claudio Baraldi, professor of Sociology of cultural and communication processes. The project, aimed at studying the condition of students of migrant origin, involved 10 partners with a strong and recognised experience in the fields of education and research. It offered a comprehensive overview of the protection and education of migrant children in seven European countries: Italy, Poland, Germany, Belgium, Sweden, Finland, and United Kingdom. The European conference “Child-Up, the dialogue for hybrid integration. Narration and promotion of the agency of children of migrant origin” ended with the presentation of the main results emerged on the condition of students from a research conducted in Italy, with some comparisons in the European context. The Child-Up project has led to important results for the scientific community, the school community and those responsible for educational policies. The main results and tools obtained during the project are available on the website www.child-up.eu.
Gli esiti del progetto europeo Child-Up
Il progetto europeo di ricerca Child-Up, che ha studiato la condizione di studentesse e studenti di origine migrante secondo una prospettiva basata sui concetti di agency e integrazione culturale ibrida, si è concluso con la presentazione dei principali risultati emersi dalla ricerca condotta in Italia, con alcune comparazioni in ambito europeo, al Convegno finale “Child-Up, il dialogo per l’integrazione ibrida. Narrazione e promozione dell’agency dei bambini di origine migrante” svoltosi il 26 maggio scorso, seguito da un Seminario internazionale il 27 maggio.
Nel corso del Convegno si è dato spazio sia alla discussione dei risultati, sia alla condivisione di esperienze per dialogare su come affrontare le sfide che l’inclusione di studenti e studentesse di origine migrante pone a livello nazionale ed europeo.
Il progetto Child-Up ha coinvolto 10 partner con una forte e riconosciuta esperienza nei settori dell’istruzione e della ricerca: insieme ad Unimore le Università di Cracovia (Polonia), Dresda (Germania), Liegi (Belgio), Malmö (Svezia), Northampton (Regno Unito), Seinäjoki (Finlandia), l’European School Head Association (ESHA), la Fondation des Regions Europeennes pour la Recherche en Education et Information (FREREF), l’International Institute of Humanitarian Law.
Il coinvolgimento e il lavoro congiunto di queste realtà accademiche hanno consentito di realizzare una panoramica completa e una valutazione delle condizioni di vita, della protezione e dell’istruzione dei bambini migranti in sette paesi europei (Italia, Polonia, Germania, Belgio, Svezia, Finlandia, Regno Unito), ed è stato coordinato dal Prof. Claudio Baraldi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Unimore.
Hanno preso parte al progetto anche altri studiosi/e afferenti al Dipartimento di studi Linguistici e Culturali: Sara Amadasi, Laura Gavioli, Vittorio Iervese ed Elisa Rossi. Ha inoltre collaborato Chiara Ballestri.
Il progetto ha messo al centro l’autodeterminazione di studentesse e studenti, analizzando come il sistema educativo possa promuovere i loro percorsi personali che combinano gli elementi culturali del paese di origine e del paese di arrivo, locali e globali, in una prospettiva di combinazione culturale, intesa come integrazione culturale ibrida.
Lo studio ha riguardato i modi in cui quest’ultima può essere promossa attraverso l‘azione di studentesse e studenti, migranti e non, con il sostegno di insegnanti e facilitatrici e facilitatori esterni alla scuola.
Il progetto ha analizzato le idee e pratiche elaborate nelle scuole, da studenti/studentesse, insegnanti, assistenti sociali, mediatori/mediatrici, identificando numerosi esempi virtuosi di promozione della partecipazione delle studentesse e degli studenti alla costruzione di un’integrazione culturale ibrida, nei sette paesi europei coinvolti.
I gruppi di ricerca si sono basati su un ampio e intenso coinvolgimento a livello locale e internazionale, di scuole e agenzie di educatori e mediatori.
Il progetto ha incoraggiato il coinvolgimento attivo delle scuole nella ricerca e in seguito ha prodotto diversi, importanti strumenti che le scuole possono utilizzare per promuovere il contributo attivo di studentesse e studenti all’integrazione culturale ibrida: un archivio multimediale di materiali di ricerca, un programma di formazione in presenza e online e delle linee guida per la programmazione delle attività.
Il progetto Child-Up ha prodotto importanti risultati per la comunità scientifica, la comunità scolastica e i responsabili delle politiche educative, sulla base di dati raccolti attraverso la ricerca sul campo, quantitativa e qualitativa, e l’analisi dell’impatto sulle politiche educative. A livello europeo, il progetto ha coinvolto complessivamente oltre 7.000 partecipanti, tra i quali quasi 4.000 bambini e bambine di ogni ordine di scuola.
I principali risultati e strumenti prodotti nel corso del progetto sono disponibili sul sito www.child-up.eu.
La registrazione del convegno nazionale, così come di altri incontri internazionali di presentazione e discussione del progetto, è disponibile al seguente link: https://www.child-up.eu/events