> FocusUnimore > numero 22 – gennaio 2022
The Digital District of Reggio Emilia and Unimore
The Digital District is a strategic project promoted by Unindustria and involving public and private players, including Unimore, with three main implementation guidelines: territory, innovation, education. It is clear that the process of digital transformation will concern all businesses and Unimore and the departments of Reggio Emilia are taking steps in this direction with four courses of study focused on “digital disciplines”. Three are already active, DDigital Marketing (DCE), Digital Education (Department of Medicine and Surgery) and Media Education per le Discipline letterarie l’Editoria, and two are being activated, Digital Automation Engineering (DISMI) and Data and Analytics for Business and Finance (DCE). Unimore is also a partner of the Human Technology Training Center and Digital Automation Lab that are part of the new projects related to the Digital District. In parallel with the Digital District, the University has established several research and training relationships on new technologies with public and private undertakings of the Reggio Emilia area and continues to do so, the most recent one with Silk-Faw, the giant of the Sino-american automotive industry who chose Reggio Emilia as the headquarters of its production plant of the electric Hypercar, with a high content of digital technology.
Il Distretto Digitale è un progetto strategico, promosso da Unindustria e da società ed enti ad essa riconducibili, finalizzato alla creazione di servizi avanzati per accompagnare il tessuto produttivo locale nella transizione verso “industria 4.0”.
Il progetto ha obiettivi di promozione dello sviluppo delle imprese del territorio, anche in una logica di area vasta, con particolare attenzione ai temi dell’internazionalizzazione e dell’innovazione, e coinvolge attori privati e pubblici, Università di Modena e Reggio Emilia compresa.
È ormai evidente che il processo di trasformazione digitale riguarderà tutte le realtà imprenditoriali, qualsiasi sia la loro dimensione. L’adozione di nuove tecnologie è direttamente legata non solo alla capacità di innovazione di prodotto, ma anche alla capacità di innovazione dei processi e a quella di gestire una mole sempre più grande di flussi informativi. Tali trasformazioni, peraltro già largamente in atto, saranno quindi accompagnate da una profonda riconfigurazione delle organizzazioni e delle relazioni tra imprese.
Per il sistema produttivo locale si presentano certamente molte opportunità, ma anche sfide da affrontare, a partire dalla sostenibilità (nelle sue diverse accezioni) dello stesso processo di trasformazione e degli impatti di quest’ultimo sul tessuto sociale.
Nasce da qui l’idea di fare sistema attraverso il progetto “Distretto Digitale” che si presenta come un’azione organica con tre principali direttrici di intervento: territorio; innovazione; educazione.
Unimore e i dipartimenti reggiani sono parte integrante di questo progetto. Cinque sono i corsi di studio incentrati sulle “discipline digitali”, tre già attivi oggi (Digital Marketing del DCE; Digital Education della Facoltà di Medicina e Chirurgia; Media Education per le Discipline letterarie l’Editoria del DESU) e due in corso di attivazione nei prossimi anni (Digital Automation Engineering e Data and Analytics for Business and Finance, che faranno parte dell’offerta formativa, rispettivamente, del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – DISMI e del Dipartimento di Comunicazione ed Economia – DCE).
Tre di questi corsi avranno sede, insieme al Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche, nel Quarto Polo di Unimore a Reggio Emilia all’interno di Reggiane Parco Innovazione (vedi box), mentre Digital Marketing continuerà ad avere la propria sede a Palazzo Dossetti e Media Education per le Discipline Letterarie e l’Editoria continuerà ad avere sede presso l’ex-Seminario.
Si tratta di corsi finalizzati alla creazione e alla diffusione di competenze fondamentali per l’adozione e la gestione consapevole di quelle tecnologie digitali che avranno un ruolo centrale per lo sviluppo economico e sociale di un territorio sempre più interconnesso.
Unimore, inoltre, è anche partner di Human Technology Training Center (un centro di formazione allestito con tecnologie di ultima generazione per lo sviluppo delle competenze digitali di persone e imprese) e di Digital Automation Lab (un laboratorio applicativo di tecnologie della manifattura avanzata per l’innovazione di processo e trasferimento tecnologico) che fanno parte dei nuovi progetti riconducibili al Distretto Digitale (tra gli altri Robo Lab, Tech-Up Accelerator e ITS Digital Maker).
Parallelamente al Distretto Digitale, l’Università ha instaurato negli anni passati diverse relazioni di ricerca e formazione sulle nuove tecnologie con realtà pubbliche e private del territorio reggiano e continua ancora oggi ad attivarne, in ultimo quella con Silk-Faw, il colosso dell’automotive sino-americana che ha scelto Reggio Emilia come sede del proprio stabilimento produttivo dell’Hypercar elettrica e ad alto contenuto di tecnologia digitale.
Il ruolo che Unimore e i dipartimenti reggiani stanno ricoprendo nei processi di innovazione tecnologica, economica e sociale del tessuto produttivo del territorio è quindi importante e ne deriva una grande responsabilità.
D’altra parte, essere un attore attivo del processo di sviluppo socio-economico capace di indirizzare quest’ultimo e non semplicemente di adattarvisi è proprio ciò che dovrebbe essere richiesto all’istituzione pubblica universitaria e alle competenze interdisciplinari di cui dispone.
Quarto Polo Didattico e di Ricerca di Unimore presso il Parco Innovazione:
i due corsi di laurea già attivi e quelli in attesa di approvazione
La sede reggiana di Unimore, in soli dieci anni, ha consolidato la sua presenza e, in un percorso di sviluppo complessivo del suo radicamento nella città di Reggio Emilia, prevede la realizzazione del Quarto Polo Didattico e di Ricerca all’interno di Reggiane Parco Innovazione che si aggiunge ad altri tre poli: il Campus San Lazzaro, sede storica dell’Ateneo nella città, dedicata al Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Scienze agro-alimentari e Professioni sanitarie; Palazzo Dossetti, con il Dipartimento di Comunicazione ed Economia; e l’ex-Seminario, che ospita da qualche mese il Dipartimento di Educazione e Scienze umane.
Il Quarto Polo si svilupperàall’interno di Reggiane Parco Innovazione, in una struttura adiacente alla sede del Tecnopolo e in rapporto sinergico con le realtà̀ già presenti.
Il Capannone 15C con una superficie pari a circa 1.660 metri quadrati, distribuiti su due piani nell’ala est, destinato ad aule di formazione, aule informatiche, spazi docenti, sale studio e laboratori prevede due corsi di laurea già attivi nell’Ateneo e due nuovi corsi per circa 2.000 studenti/studentesse.
Corsi di laurea già attivi
Corso di Laurea in Digital Education (Classe di Laurea L-19, Scienze dell’Educazione e della Formazione) proposto dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia, consente, con il conseguimento della Laurea, di acquisire la Qualifica di Educatore Professionale Socio-Pedagogico.
Il Corso intende fornire le conoscenze teoriche e le competenze pratiche necessarie per operare adeguatamente ed efficacemente nei contesti educativi e formativi digitali; il tratto unificante è la particolare attenzione posta sia all’uso delle tecnologie per l’apprendimento nei contesti formativi, sia alla educazione, alla cosiddetta “cittadinanza digitale” e al supporto a interventi di riequilibrio nell’ambito delle digital addiction.
Il Corso prevede l’impiego professionale come educatore/educatrice in tutti gli ambiti della formazione (inclusa la formazione continua in medicina) con particolare riferimento ai contesti digitali e alla comunicazione multimediale.
Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche, corso interateneo con l’Università degli Studi di Parma (Classe di Laurea L- 24, Classe delle lauree in scienze e tecniche psicologiche), consente, con il conseguimento della Laurea e previa iscrizione alla sezione B dell’Albo Professionale degli Psicologi, lo svolgimento della professione di Dottore in tecniche psicologiche nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della riabilitazione in strutture pubbliche e private, istituzioni educative, organizzazioni del terzo settore, nel contesto di attività psicosociali, di valutazione, di gestione delle risorse umane, di assistenza, di formazione, di promozione della salute, in collaborazione con uno/a psicologo/a con laurea magistrale iscritto/a alla Sezione A dell’Albo professionale.
Nuovi corsi di laurea in attesa di approvazione ministeriale e degli Organi di Ateneo:
Corso di Laurea in Data and Analytics for Business and Finance (Classe di Laurea L41), proposto dal Dipartimento di Comunicazione ed Economia (DCE), di durata triennale, si propone di formare una figura professionale dotata delle competenze per analizzare e gestire dati di natura economico-gestionale a supporto delle decisioni strategiche, figura destinata ad occupare ruoli sia esecutivi sia di coordinamento nell’ambito dei sistemi informativi delle imprese; le competenze sono distribuite su quattro principali aree di apprendimento: information governance, information design, data engineering e data science.
Corso di Laurea Magistrale in Digital Automation Engineering (Classe di Laurea LM 25 – Ingegneria dell’Automazione), proposto dal Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DISMI), intende di formare una figura professionale dotata delle competenze avanzate per la progettazione e l’utilizzo ottimale di soluzioni digitali ad elevato uso di automazione per la realizzazione di prodotti o per l’offerta di servizi, in particolare, ingegneri esperti di automazione digitale per la ricerca, la progettazione e lo sviluppo dell’infrastruttura digitale, lo sviluppo dei sistemi di automazione data-driven, e per l’analisi e la simulazione di processo.
Dalle Officine Reggiane al Parco Innovazione
Le Officine Reggiane, fondate nel 1904, hanno operato per oltre 90 anni in vari settori produttivi (ferroviario, agricolo, aeronautico, alimentare) e all’apice del loro sviluppo, nel 1941, impiegavano oltre 11.000 dipendenti, occupando un’area di 600.000 mq immediatamente a nord della città di Reggio Emilia.
La storia delle Officine Reggiane è oggi conservata nell’Archivio Storico che trova sede presso il Polo Archivistico di Reggio Emilia ai Chiostri di San Domenico. L’Archivio è stato donato dall’ultimo proprietario dell’azienda, il commendator Luciano Fantuzzi, al Comune di Reggio Emilia ed è considerato uno degli archivi industriali più importanti su scala nazionale.
https://www.archivioreggiane.it/archivio-storico-officine-reggiane/
I preziosi materiali dell’Archivio Reggiane, in corso di sistemazione e catalogazione, vengono presentati al pubblico in diverse occasioni espositive. È in corso, fino al 27 marzo 2022, il terzo appuntamento denominato ARCHIVIO STORICO CAPITOLO 3 in cui si presentano nuove sezioni grafiche, fotografiche e documentali che inseriscono la vicenda delle Officine Reggiane e dei suoi lavoratori e delle sue lavoratrici in un più ampio contesto italiano. La mostra si sviluppa dallo Spazio Gerra a un’ala del Tecnopolo con l’obiettivo di riportare oggetti e documenti nel luogo da cui provengono e creare un ponte immaginario tra la memoria del lavoro e le sfide del presente (https://www.spaziogerra.it/programma/5090/?portfolioCats=59).
In questi anni l’area delle Officine Reggiane è sottoposta a una importante operazione di riqualificazione, recupero e rigenerazione urbana per la realizzazione del Parco Innovazione.
Le ragioni fondanti del Parco Innovazione risiedono nella volontà di realizzare una riqualificazione e rigenerazione urbana volta al futuro, che contrasti il degrado in una prospettiva inclusiva e favorisca opportunità di insediamento a nuovi operatori economici.
Parco Innovazione si caratterizza quale piattaforma logistica, tecnologica e umanistica per la trasformazione urbana attraverso la creazione di spazi per il sapere, la ricerca, la formazione e la contaminazione tra i saperi. Per raggiungere questi obiettivi si intende offrire opportunità di insediamento qualificate agli operatori economici, far nascere un Talent hub per studenti e professionisti, provenienti anche da diversi contesti territoriali, supportandone l’orientamento, facilitando l’accesso ai servizi, favorendone l’insediamento e la crescita professionale, valorizzandone le potenzialità innovative.
In particolare, si vuole favorire la creazione e lo sviluppo di un mercato dei servizi per la ricerca e l’innovazione integrando le esperienze e le competenze necessarie per lo sviluppo delle attività di ricerca e innovazione, potenziando e interconnettendo il tessuto produttivo locale con i centri di ricerca avanzata.
Nell’ambito del Parco Innovazione così delineato, il Capannone 15C rappresenta certamente un unicum per l’insediamento del Quarto Polo Universitario con indirizzo digitale.