> FocusUnimore > numero 33 – febbraio 2023
The PhD in Neuroscience:
an interdisciplinary approach for a high degree of specialisation
The PhD Programme in Neuroscience, coordinated by Prof. Sandro Rubichi, was set up in Modena almost twenty years ago, promoted by Prof. Carlo Adolfo Porro, the current Magnificent Rector of Unimore, in response to the rapid scientific growth of neuroscience studies in the biomedical and clinical fields. It aims to prepare researchers with a global and interdisciplinary vision of the various aspects of neuroscience and behavioural science, providing a high degree of specialisation in research in these two fields. The programme comprises two curricula: Neuroscience and Behavioural Science. The former has an interdisciplinary focus ranging from molecular and cellular neuroscience, neuro- and psychopharmacology, cognitive and social neuroscience, psychology, and clinical neuroscience. The second curriculum, with a closer approach to clinics, focuses on the assessment of risk and protective factors of emotional, cognitive and personality development in childhood and adolescence. The research activity of the lecturers and research groups of the PhD Programme in which doctoral students are placed can be traced back to three thematic areas. The first one has a clinical soul and is related to patient studies in psychiatry, neurology and child neuropsychiatry. The second one is related to basic neuroscience, ranging from molecular neurobiology to computational neurobiology and neuropharmacology. The third area of research is cognitive neuroscience, dealing with the mind-brain relationship for different aspects of cognitive and psychological functioning. The PhD Programme interacts intensively with the Interdepartmental Centre for Neuroscience and Neurotechnology (CfNN), a research centre at Unimore consisting of a scientific community of 70 university lecturers, researchers and technicians. The programme has always placed great emphasis on the possibility for students to immediately become part of the national and international scientific community, and PhD students are strongly encouraged to take advantage of the possibility of a training period abroad.
Le neuroscienze costituiscono una delle discipline di più intensa e rapida crescita in ambito di ricerca e clinico, e hanno visto negli ultimi trent’anni anni una vera esplosione di conoscenze.
Il Corso di Dottorato in Neuroscienze, attualmente coordinato dal Prof. Sandro Rubichi, nasce a Modena quasi venti anni fa su impulso del Prof. Carlo Adolfo Porro, che ne è stato il primo coordinatore ed è attuale Rettore di Unimore, proprio in risposta a questa rapida crescita scientifica, e con lo scopo di preparare ricercatori e ricercatrici con una visione globale e interdisciplinare dei vari aspetti delle neuroscienze e delle scienze del comportamento, fornendo un alto grado di specializzazione nella ricerca in questi due ambiti.
Contrariamente ad altri Corsi di dottorato di Unimore che ricomprendono al loro interno una grande varietà di ambiti di ricerca, il dottorato in Neuroscienze ha un’impronta fortemente tematica.
In questo ambito, peraltro, la tematica non va intesa come focalizzazione su un argomento ristretto, quanto come la definizione di uno spazio tematico multidisciplinare nel quale converge un ampio spettro di approcci metodologici, livelli di indagine ed ambiti di ricerca
“Il nostro è un corso di dottorato che certamente affronta le neuroscienze con diverse prospettive, che spaziano dalla ricerca clinica neurologica e psichiatrica agli approcci di base che comprendono la neurobiologia cellulare e molecolare, le neuroscienze cognitive, la neuropsicofarmacologia, ad altri improntati ai modelli computazionali e alle nanotecnologie – commenta il Prof. Rubichi, direttore del Corso – Ciononostante, il core tematico delle neuroscienze attorno a cui ruota il corso di dottorato è unico, e fortemente caratterizzato”.
Il corso si compone di due curricula: Neuroscienze e Scienze del comportamento.
Il primo ha una forte impronta interdisciplinare che spazia dalle neuroscienze molecolari e cellulari, alla neurofisiologia e neuro- e psicofarmacologia, alle neuroscienze cognitive e sociali, alla psicologia, e alle neuroscienze cliniche.
Il secondo, di impostazione più vicina alla clinica, è incentrato sulla valutazione dei fattori di rischio e di protezione dello sviluppo emozionale, cognitivo e della personalità nell’infanzia e nell’adolescenza.
Il corso di dottorato accoglie 8-9 nuovi studenti/studentesse all’anno, anche provenienti dall’estero. Indipendentemente dal curriculum, la formazione e l’attività di ricerca dei dottorandi e delle dottorande è fortemente multidisciplinare, per conferire una visione unitaria dei problemi che chi consegue il titolo di dottorato in neuroscienze dovrà affrontare nella pratica.
La formazione specifica è ottenuta associando l’allievo/l’allieva ad un gruppo di ricerca nel quale viene avviato a svolgere tutte le tecniche indispensabili ed a sviluppare la filosofia di ricerca specifica nel campo prescelto.
La formazione multidisciplinare è svolta sia ad personam, sia attraverso differenti tipologie di attività didattica integrata per l’acquisizione delle conoscenze specifiche delle diverse branche presenti nel dottorato.
L’attività di ricerca dei docenti e dei gruppi di ricerca del corso di dottorato nel quale dottorandi e dottorande si inseriscono è riconducibile a tre grandi aree tematiche.
La prima ha un’anima clinica, ed è legata a studi sul paziente in ambito psichiatrico, neurologico e di neuropsichiatria infantile; la larga parte dei dottorandi e delle dottorande che scelgono queste linee di ricerca sono di formazione medica, ma in questo indirizzo possono trovare interessanti opportunità e sviluppi anche a psicologi e biologi/biotecnologi. A questa grande tematica sono riconducibili gli studi in corso dei correlati neurali in patologie di interesse neurologico e psichiatrico, come le demenze, le malattie neurodegenerative e neuromuscolari, l’epilessia, i disturbi del sonno, i disturbi dello spettro autistico, la schizofrenia, e la dipendenza da farmaci.
La seconda area tematica – che arruola di solito dottorandi e dottorande con formazione di ambito biologico/biotecnologico ed anche medico – è più legata alle neuroscienze di base, e spazia dalla neurobiologia molecolare alla neurobiologia computazionale, alla neurofisiologia e neuropsicofarmacologia, e include, ad esempio, lo studio del sistema nervoso centrale in modelli computazionali, sperimentali animali non umani e nell’uomo, mediante tecniche di neuroanatomia, neurofarmacologia, di biologia molecolare, di elettrofisiologia e mediante tecniche comportamentali e di brain imaging.
La terza area tematica riguarda le neuroscienze cognitive, e include solitamente dottorandi e dottorande con un background formativo di ambito psicologico, si occupa del rapporto mente-cervello per una serie di aspetti del funzionamento cognitivo e psicologico che comprendono il linguaggio, i rapporti tra percezione e azione, le emozioni e i meccanismi neurocognitivi alla base della socialità.
Il corso di dottorato si compone di 25-30 docenti che direttamente formano il consiglio del dottorato ma fa anche riferimento, per collaborazioni ed interazioni scientifiche a vario livello, con l’area più vasta dei neuroscienziati di Unimore che sono in larga parte rappresentati nel Centro Interdipartimentale di Neuroscienze e Neurotecnologie (CfNN).
Il CfNN è un centro di ricerca di Unimore formato da una comunità scientifica ampia di circa 70 docenti, ricercatori e tecnici universitari che operano in diversi laboratori di ricerca del campus universitario di via Campi a Modena e della sede di Palazzo Dossetti a Reggio Emilia, nonché nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, sedi di Baggiovara e del Policlinico di Modena e dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia. Larga parte dei docenti del Corso di dottorato è anche parte di questo centro di ricerca, e questa connessione permette agli studenti di avere maggiori opportunità di interazione dal punto di vista tecnico e teorico con altre realtà di ricerca vicine all’ambito delle neuroscienze.
Il Corso di dottorato, soprattutto per le linee di ricerca a carattere clinico, è strettamente connesso con le scuole di Specializzazione di Neurologia, di Neuropsichiatria infantile e di Psichiatria.
È infatti ora possibile per uno specializzando/una specializzanda al primo anno iscriversi ad un corso di dottorato insieme alla scuola di specializzazione e diversi specializzandi/e sfruttano questa possibilità per fondere in maniera sinergica le conoscenze acquisite nella pratica clinica con l’attività di ricerca legata al corso di dottorato.
Il corso pone da sempre una grande attenzione alla possibilità per gli studenti di inserirsi da subito nel contesto della comunità scientifica nazionale e internazionale.
Il Dottorato di Neuroscienze, tramite alcuni dei suoi docenti, è inoltre inserito nel Dottorato nazionale sulla stessa tematica (“Theoretical and Applied Neuroscience”) con sede a Camerino, che permette ai dottorandi e alle dottorande di interagire con l’intera comunità scientifica del paese che lavora sugli stessi temi.
I dottorandi e le dottorande sono inoltre fortemente incoraggiati a sfruttare la possibilità di svolgere un periodo di formazione all’estero. Molti studenti e studentesse, soprattutto se coinvolti in attività di ricerca di base o di ambito cognitivo, frequentano per almeno un anno un centro di ricerca estero. Anche gli studenti e le studentesse di ambito clinico, pur nelle limitazioni imposte dalla attività assistenziale, riescono a trascorrere un periodo di almeno tre mesi in un altro paese.
Grazie al percorso formativo che coniuga un approccio multidisciplinare ad un core tematico molto definito, i Dottori e le Dottoresse di Ricerca che hanno scelto di intraprendere la carriera professionale dopo il Corso di dottorato in Neuroscienze trovano occupazione sia nell’ambito strettamente legato alla ricerca sia in ambito clinico, nel settore pubblico e in quello privato.