> FocusUnimore > numero 19 – ottobre 2021
The PhD in Reggio Childhood Studies: an innovative contribution to research in the education field
The third edition of the residential PhD programme in International Industrial Research in Reggio Childhood Studies – From Early Childhood to Lifelong Learning, will start in November. It is promoted by the Department of Education and Human Sciences of Unimore and by the Fondazione Reggio Children-Loris Malaguzzi Centre, and inspired by the Reggio Emilia Approach, a philosophy linked to early childhood born in Reggio Emilia and representing a heritage of great international importance.
By sharing work spaces and hours, participants will address disciplines such as pedagogy, sociology, psychology, and will be able to integrate as top figures in the design and cultural and pedagogical coordination of educational services with pedagogical research programmes. The programme will be coordinated by Professor Alberto Melloni, Director of the Department of Education and Human Sciences, and by Carla Rinaldi, President of Fondazione Reggio Children; the Teaching Body will boast internationally renowned important scholars. There are 19 PhD students currently enrolled in the programme, coming from Italy and abroad, who will be integrated with the applicants admitted this year, as of November 2021.
A Novembre 2021 avrà ufficialmente inizio la terza edizione del Dottorato di Ricerca Industriale Internazionale in Reggio Childhood Studies – From early childhood to lifelong learning, promosso dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore e da Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi, con il supporto di Farmacie Comunali Riunite, Iren, Unindustria Reggio Emilia, Fondazione Manodori.
Il Dottorato si svolge nel quadro “industriale” di Fondazione Reggio Children e intende offrire un percorso di terzo ciclo arricchito da partner internazionali di riconosciuta qualità. Il corso ha l’ambizione di offrire risorse per affrontare ed elaborare le nuove sfide del mondo dell’educazione, partendo dalla filosofia educativa legata alla prima infanzia nata a Reggio Emilia, che rappresenta un patrimonio di grande rilevanza internazionale.
Un’altra caratteristica del corso, che ne costituisce un elemento di innovazione e di valore nell’offerta formativa universitaria italiana, è la sua natura residenziale, che vede i partecipanti e le partecipanti condividere spazi e orari di lavoro, consentendo loro di conoscere la cultura e il luogo che ha ispirato il “Reggio Emilia Approach”. Si può parlare, in questo senso, di un vero e proprio processo di costruzione della comunità educante.
Discipline quali la pedagogia, la sociologia, la psicologia, inserite in una prospettiva interdisciplinare e meta-cognitiva, aiutano ad assumere i percorsi e i processi di apprendimento di bambini, ragazzi e adulti, come elementi interconnessi di un sistema complesso, in coerenza con le indicazioni e le politiche globali di sviluppo sostenibile e resiliente.
I dottori di ricerca e le dottoresse di ricerca in Reggio Childhood Studies saranno in grado di inserirsi come figure apicali nell’ambito della progettazione e del coordinamento pedagogico e culturale dei servizi educativi e dei contesti di apprendimento formali, informali e non formali, portando come valore strutturale l’attenzione al co-protagonismo di coloro che sono solitamente identificati come beneficiari di servizi, ma che possono e devono diventare soggetti attivi all’interno delle esperienze educative.
Questo approccio educativo non si esaurisce unicamente nell’attivazione e nell’implementazione di servizi di comunità, ma riguarda anche la generazione di percorsi di ricerca pedagogica arricchiti da una dialettica ricorsiva tra teoria e prassi.
Il corso interdisciplinare, sotto la direzione e il coordinamento del Prof. Alberto Melloni, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, e di Carla Rinaldi, Presidente di Fondazione Reggio Children, vede all’interno del proprio Collegio Docenti una rosa di importanti studiosi noti a livello internazionale: James Bradburne (Pinacoteca di Brera), Giulio Ceppi (Politecnico di Milano), Elena Esposito (Università di Bologna), Lori Ryan (University of Colorado), Gila Kurtz (Holon Institute of Technology), Antonia Liguori (Loughborough University), Ben Mardell (Lesley University and Project Zero-Harvard), Mitchel Resnick (MIT-Massachusetts Institute of Technology) e Lester-Irabinna Rigney (University of South Australia).
Per l’Università di Modena e Reggio Emilia, il corso si avvale delle competenze e della presenza di Annamaria Contini, Chiara Bertolini, Rita Bertozzi, Roberta Cardarello, Annamaria Contini, Fulvio De Giorgi, Veronica Gabrielli, Gianni La Bella, Federico Montanari, Gabriele Pallotti, Andrea Rapini, Matteo Rinaldini, Federico Ruozzi.
I dottorandi e le dottorande attualmente iscritti al corso sono 19, provenienti dall’Italia e da quattro continenti diversi, a cui, da novembre 2021, andranno ad aggiungersi i candidati ammessi quest’anno (XXXVII ciclo di dottorato).
Testimonianze dottorandi
Sono Massimiliano Massimelli, lavoro in Fondazione Reggio Children in qualità di coordinatore generale. Da novembre 2020 partecipo al dottorato di ricerca in Reggio Childhood Studies con una ricerca che indaga il valore delle testimonianze nei processi di apprendimento e, anche grazie a queste, cosa pensano i bambini e le bambine del proprio apprendimento e dell’apprendimento in generale.
Il Dottorato mi ha offerto l’opportunità di intraprendere una formazione di terzo ciclo di alta qualità che arricchirà il mio sguardo.
La Fondazione, che è anche ente di ricerca, potrà trarre giovamento non solo dal mio personale arricchimento e dalla maggiore consapevolezza acquisita nel percorso, ma anche dal “modus operandi” e “pensandi” proprio del fare ricerca, l’unico in grado di garantire la vera innovazione.
In qualità di partner “industriale”, il maggior vantaggio di Fondazione Reggio Children deriva dal fatto che molti dei suoi dipendenti avranno questa opportunità di crescita individuale e collettiva. Ciò favorirà il dialogo all’interno della Fondazione, quello con altri istituti di ricerca nazionali e internazionali e soprattutto la possibilità di leggere ed ascoltare la complessità e la mutevolezza dei contesti culturali e politici in cui si opera.
[Massimiliano Massimelli – Ph.D. fellow – XXXVI ciclo]
Mi chiamo Carmela Gesmundo, sono laureata in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Bari e ho conseguito un master in “Progettazione pedagogica nel settore della Giustizia Civile e Penale” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
Ho svolto varie esperienze lavorative in ambito socio-educativo e, da oltre 10 anni, presto servizio presso gli Istituti Penali di Reggio Emilia nel ruolo di Funzionaria della Professionalità Giuridico Pedagogica, dicitura che ha, di recente, sostituito quella di Educatore Penitenziario.
Attualmente svolgo il dottorato di ricerca in Reggio Childhood Studies. La mia ricerca consiste in uno studio su come progettare, all’interno del carcere, spazi che aiutino a migliorare la qualità delle relazioni tra bambini che fanno visita ai loro genitori, detenuti.
Il dottorato mi sta offrendo l’opportunità di ricevere una formazione di altissimo livello. Mi piace sottolineare che per “formazione” non intendo un percorso focalizzato alla mera memorizzazione di nozioni, ma un processo attraverso il quale si diventa consapevoli dei propri meccanismi di ragionamento e di pensiero e capaci di creare sapere nuovo, rigenerato.
In qualità di dipendente pubblico, sono convinta che “rigenerarsi” attraverso la formazione possa aiutare, sebbene in piccola parte, a rigenerare le istituzioni presso le quali si lavora e che invocano cambiamenti di rotta. Altresì investire sulla propria cultura credo significhi investire, sebbene in stretta misura, sulla cultura delle istituzioni presso le quali si lavora che necessitano di cambiamenti di paradigma.
[Carmela Gesmundo – Ph.D fellow – XXXV ciclo]