> FocusUnimore > numero 15 – maggio 2021
Nel 2018, dopo mesi di attenti restauri ed importanti opere di intervento strutturale, con un investimento complessivo di oltre 600 mila euro, è tornato alla sua antica bellezza il Teatro Anatomico di Modena, voluto a fine Settecento da Antonio Scarpa, per l’insegnamento dell’Anatomia all’allora Università di Modena.
Il lavoro è stato condotto dall’Ufficio Tecnico di Unimore, grazie a fondi della stessa Università, raccolti in buona parte grazie alle sottoscrizioni del 5X1000 e a fondi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, a favore delle opere architettoniche danneggiate dagli eventi sismici del maggio 2012.
Con una forma ad anfiteatro allungato, completamente realizzato in legno policromo, dalle sedute alla balaustra del ballatoio, e una zona centrale nella quale si conducevano le dissezioni dei cadaveri per le lezioni di Anatomia, il Teatro venne inaugurato nel 1775, per poi ricevere un intervento di adeguamento ad inizio ‘800.
Il restauro del Teatro Anatomico, proprietà del Demanio Pubblico, ma in concessione all’Università dalla fine degli anni ’20, ha permesso di riportare a nuova vita, dopo anni di inutilizzo (l’ultima lezione risale al 1985) un gioiello del patrimonio scientifico e storico-culturale italiano: sono, infatti, pochissimi i teatri anatomici nel nostro Paese.