> FocusUnimore > numero 55 – febbraio 2025

The Italian Nanomedicine Platform – INP is established at Unimore
The Italian Nanomedicine Platform (INP), established at Unimore and inspired by the European Technology Platform for Nanomedicine, aims to integrate and share expertise between universities and centres of excellence in research. This project, which is developing on a national level, supports advanced research in nanomedicine, bringing together various disciplines such as pharmacology, chemistry, biotechnology, and medicine. With a network of 30 laboratories and 200 researchers, the platform focuses on creating innovative products in therapeutic, diagnostic, and preventive sectors. The heart of this initiative is the Pharmacy programme of the Department of Life Sciences, where doctoral courses and interdisciplinary training are offered. Short-term projects aim to foster interactions between biology, medicine, and applied nanomedicine, with the goal of achieving high levels of technological development. The platform also seeks to ensure that scientific knowledge is translated into clinical and industrial applications, addressing the regulatory and technological aspects essential for the commercialisation of healthcare products.

Stimolata dalla European Technology Platform for Nanomedicine, è nata la Piattaforma italiana di Nanomedicina – INP volta a integrare e condividere le competenze di università e centri di eccellenza nella ricerca nell’ambito della nanomedicina. Questo progetto, nato in Unimore e che si sviluppa sulla scia di altre iniziative simili in Spagna, Inghilterra e Francia, rappresenta un’opportunità unica per sostenere la ricerca innovativa e di alta qualità in questo campo emergente.


La Piattaforma Italiana di Nanomedicina si configura come uno strumento fondamentale per lo sviluppo di prodotti avanzati nei settori terapeutici e diagnostici. Essa si propone di facilitare l’avanzamento delle ricerche e dei progetti verso livelli tecnologici elevati, integrando diverse discipline quali la tecnologia farmaceutica, la chimica, la fisica, la biotecnologia e la medicina. La Piattaforma nasce poggiando fortemente le basi sulla già esistente piattaforma di nanomedicina di Unimoreche coinvolge già un ampio network composto da 30 laboratori, 50 Principal Investigators, 200 ricercatori, tecnici e studenti distribuiti su 10 dipartimenti.


Il cuore pulsante di questa attività si trova nell’area di Farmacia del Dipartimento di Scienze della Vita, dove è stato istituito un corso di Dottorato (HIP-TECH) dedicato allo sviluppo di competenze interdisciplinari nel campo della salute e delle tecnologie mediche. Questa formazione spazia da terapie innovative a biomarcatori, dalla nanomedicina fino all’applicazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi terapeutici, diagnostici e teranostici, un campo di crescente interesse della medicina nucleare.


I progetti a breve termine della Piattaforma Nazionale di Nanomedicina, al momento coordinata dal prof. GiovanniTosi di Unimore, puntano a promuovere la massima aggregazione di competenze, favorendo interazioni tra Biologia, Medicina, nanomedicina applicata e diagnostica. In particolare, l’obiettivo è creare un substrato tecnico-scientifico per lo sviluppo di prodotti avanzati e di precisione nei settori terapeutico, diagnostico e preventivo, allineandosi con le principali piattaforme tecnologiche europee.

“La creazione di una piattaforma dedicata alla nanomedicina – spiega il prof. Giovanni Tosi – è essenziale per sistematizzare le sinergie tra le diverse competenze e tecnologie presenti nelle università e nei centri di eccellenza. Questo approccio promuoverà la formazione di valore aggiunto per la ricerca applicata e non applicata. L’INP si propone di favorire il coordinamento e la condivisione delle conoscenze lungo tutta la filiera, dalla ricerca di base al design, dalla formulazione ai test preclinici, con l’intento di raggiungere livelli elevati di Technology Readiness Level (TRL”).

La Piattaforma contempla diversi settori di competenza, tra cui fisica, ingegneria, biomedicina e legislazione, al fine di promuovere strategie innovative basate sui principi della nanomedicina per applicazioni mediche come farmaci, sistemi di somministrazione, dispositivi medici e medicina rigenerativa. La nuova piattaforma aspira a garantire che le conoscenze derivate dalle ricerche possano essere tradotte in contesti clinici e industriali, richiedendo l’inclusione di competenze normative e tecnologiche essenziali per le autorizzazioni necessarie alla produzione e commercializzazione di prodotti sanitari.

“A tale scopo, – prosegue il professor Tosi saranno attivati vari gruppi di lavoro focalizzati su aspetti specifici della nanomedicina: il gruppo dedicato alle nanotecnologie e ai nano-dispositivi medici, il gruppo di valutazione preclinica, l’interfaccia clinica e medicina rigenerativa, e il trasferimento tecnologico, con particolare rilievo per gli aspetti regolatori e di transfer industriale. Ognuno di questi gruppi si concentrerà su obiettivi chiave come la sicurezza, la caratterizzazione dei materiali utilizzati, lo sviluppo di metodi di screening affidabili e la creazione di banche dati condivise.

Infine, l’educazione e la formazione rappresentano un obiettivo orizzontale primario, con il coinvolgimento di dottorati, master e processi formativi per attrarre e formare giovani ricercatori nel campo della nanomedicina. In questo modo, la Piattaforma Italiana di Nanomedicina potrà non solo arricchire la comunità scientifica, ma anche offrire opportunità uniche per lo sviluppo di professionalità altamente specializzate in un settore in rapida espansione.

In Unimore è nata la Piattoforma italiana di Nanomedicina – INP