> FocusUnimore > numero 20 – novembre 2021
Uno dei compiti principali del Servizio Disabilità di Ateneo consiste nell’attivazione di servizi di supporto alle attività di studio di studenti e studentesse con disabilità.
Tali servizi, che sono annualmente monitorati e migliorati a cura dello staff organizzativo, intendono agevolare le attività universitarie delle persone con difficoltà motorie, sensoriali, e di apprendimento, oltreché elaborare soluzioni idonee in caso di imprevisti o situazioni nuove.
La figura del tutor è dunque fondamentale per aumentare la motivazione di studenti e studentesse con disabilità o con DSA, la loro autonomia nello studio, nonché per sviluppare la loro partecipazione attiva al processo formativo, migliorare il contesto di apprendimento e predisporre interventi mirati a seconda dei bisogni educativi.
Il tutor, in Unimore, è uno studente universitario, regolarmente iscritto all’Ateneo e con una buona media, che molto spesso ha frequentato un apposito corso di formazione e si è candidato a svolgere l’attività di tutor tramite la compilazione del bando benefici di ERGO. Egli può svolgere un massimo di 200 ore annue.
In base alle necessità dello studente con disabilità o con DSA, il Servizio propone due tipologie distinte di tutor:
- il tutor alla pari, ossia un/una collega di corso dello studente o della studentessa con disabilità o con DSA, che si rende disponibile ad aiutarlo nella vita quotidiana universitaria e a fargli conquistare una maggiore autonomia nello studio. Questa figura può rappresentare un valido ausilio in situazioni quali l’accompagnamento negli spostamenti all’interno degli ambienti universitari, la preparazione del materiale di studio accessibile (trascrizione di appunti, presa degli appunti, registrazione delle lezioni, scansione di testi) o il reperimento di materiale didattico (testi universitari).
- il tutor didattico, ossia uno studente iscritto al medesimo corso di studi, ma di anni successivi. Questa tipologia di supporto è particolarmente utile per far fronte ad esigenze che richiedono una risposta maggiormente qualificata, quali, ad esempio, l’aiuto nello studio individuale (esercitazioni, elaborazione di mappe e schemi ecc.), il sostegno nella preparazione di specifici esami o il supporto nella stesura dell’elaborato finale (ricerca bibliografica).
Dal 2008 Unimore garantisce a tutti i suoi tutor un’apposita preparazione tramite un corso di formazione per tutor universitari erogato, annualmente, ad oltre 400 studenti.
Con questo corso, Unimore si attesta tra i pochi Atenei che forma in maniera così sistematica i propri tutor universitari.
Questo momento formativo si svolge in entrambe le sedi universitarie di Modena e di Reggio Emilia e si sviluppa tra temi che spaziano dalla normativa vigente a favore di studenti con disabilità e con DSA, alle diverse tipologie di deficit, alla possibilità di creare una relazione di aiuto e di combattere lo “stigma” che ruota attorno al soggetto con disabilità o con DSA.
Al termine del corso i partecipanti sosterranno un esame, a seguito del quale potranno ottenere un’idoneità, equiparabile ad un numero di CFU che può variare da 1 a 3 a seconda del Corso di Laurea di appartenenza.
Grazie all’attività di tutorato mi sono avvicinato alla cultura della disabilità e questo percorso è stato fonte di grande stimolo e interesse per un tema che conoscevo poco. In particolare poter stare in continuo contatto con studenti con Bisogni Educativi Speciali è stato molto arricchente perché ho scoperto un mondo nuovo e sono stato entusiasta di mettermi in discussione per cercare insieme agli studenti strategie e modalità di studio appropriate per affrontare al meglio le sfide universitarie. Inoltre ritengo che sia una preziosa opportunità anche in vista di un possibile inserimento nel mondo dell’insegnamento. consiglio a tutti gli studenti vicini al tema dell’inclusione di cogliere questa opportunità perché è veramente importante e aiuta a conoscere meglio la ricchezza umana che ci circonda.
Gabriele, Tutor
Ho deciso di aiutare qualcuno ed incentivare questa attività. Ho pensato che potessi fare qualcosa in più, qualcosa che andava un po’ oltre l’ordinario, e grazie all’Ateneo mi è stato possibile farlo. Beh, che dirvi, le “75 ore di tutoraggio” (così definite) sono diventate “amicizia tra i banchi (in questo caso purtroppo, tra le tastiere data la situazione pandemia) dell’università”. Non è stato per niente difficile anzi, ci siamo divertite. Abbiamo studiato, approfondito insieme, simulato esami e a volte arricchite reciprocamente. Ognuno, secondo me, ha qualcosa da dare. Ma non è tutto: l’Ateneo retribuisce questa attività, in modo da poter crearvi anche un piccolo introito che male non fa.
Anna, Tutor
Corso di formazione per tutor universitari
Il Servizio Accoglienza Studenti Disabili e con DSA ha organizzato numerose edizioni del “Corso di Formazione Professionale per Tutor alla Pari e Didattici”, corso che, nell’anno accademico 2020-2021, è stato svolto interamente in streaming e che si è concluso con l’erogazione di un questionario finale al fine di riconoscere i CFU ai partecipanti.
Questo importante momento di formazione ha dato la possibilità ad un numero consistente di studenti universitari (circa 200 per ciascuna delle due edizioni) di formarsi sulla cultura della disabilità e dei DSA, di conoscere i benefici ed i servizi erogati dall’Ateneo di Modena e Reggio Emilia e le figure istituzionali ivi presenti così come le mansioni che i tutor devono ricoprire affiancando gli studenti con disabilità e con DSA in ambito accademico.
Il Servizio Accoglienza continua, inoltre, a svolgere un’importante opera di sensibilizzazione e di formazione a livello territoriale sulle tematiche della disabilità e dei disturbi specifici dell’apprendimento creando una rete capillare con tutti gli Enti e le Istituzioni che si occupano di disabilità e di DSA.
Quasi amici
Dal 2015 Unimore è impegnata nel progetto “Quasi amici”, che vede la collaborazione con l’Associazione “Il tesoro nascosto”, l’AUSL di Carpi e di Reggio Emilia e, recentemente, il CISV di Reggio Emilia.
Il progetto, coordinato per Unimore dal Prof. Loris Vezzali (Ordinario di Psicologia sociale) insieme al Dott. Giacomo Guaraldi (Referente Ufficio Disabilità e Delegato del Rettore alla Disabilità e al DSA), si pone come obiettivo l’inclusione sociale delle persone con disabilità.
In linea con il celebre film, il progetto si basa sull’idea di creare un legame di amicizia tra persone senza e con disabilità. Il vero obiettivo non è naturalmente creare un’amicizia a tavolino, bensì fornire alle persone con disabilità la consapevolezza di poter beneficiare di una rete sociale al pari di tutti gli altri, potenziandone così senso di auto-efficacia e autostima.
I protagonisti per Unimore sono gli studenti i quali, in maniera volontaria, sono chiamati a seguire un corso formativo su Eduopen.org prima di essere abbinati a persone con disabilità largamente selezionate dall’AUSL, con le quali devono relazionarsi alla pari nei tre mesi seguenti. Il progetto esce dunque dalla logica operatore-persona con disabilità, favorendo una relazione sociale su status paritario.
Recentemente, il progetto è stato esteso in chiave digitale, con un portale appositamente dedicato. Tramite il sito, i partecipanti possono sperimentarsi in un’ampia serie di attività anche ludiche, favorendo il senso di intimità e di appartenenza a una vera e propria comunità. Tale attività non si sostituisce alla presenza, bensì va a integrarla in maniera complementare.
Di recente su questo progetto è stato pubblicato un volume: il libro, edito da UTET università e curato da Loris Vezzali, Nelson Bova e Veronica Margherita Cocco (i cui proventi saranno devoluti in beneficenza), vede la partecipazione tra gli altri anche del Dott. Guaraldi, e si intitola Quasi amici. Oltre i confini della disabilità.