> FocusUnimore > numero 10 – dicembre 2020
Nel tempo della pandemia da Covid-19, le sollecitazioni provenienti dall’esterno delle aule universitarie col continuo ricorso alla decretazione d’urgenza da parte delle autorità hanno chiamato fortemente in causa il ruolo dei giuristi. In particolare, il tema del diritto alla salute e quello della prevenzione e cura, mai come in questo periodo, sono divenuti oggetto importante di interesse e discussione, pure fuori dalle sedi istituzionali deputate ad affrontare queste materie, e hanno avviato studi e ricerche di soluzioni concrete ed aggiornate alla situazione di emergenza che si sta vivendo.
In breve: il tema delle regole è diventato parte integrante delle nostre giornate e le ha condizionate in modo assai rilevante e pervasivo. Allo stesso modo queste regole hanno condizionato l’attività didattica del Dipartimento di Giurisprudenza.
In tutto questo, si innestano le nuove modalità di insegnamento erogate nella forma a distanza, mediante l’uso di piattaforme messe a diposizione dall’Ateneo, che hanno contribuito a creare nuove competenze nei docenti, e far comprendere una volta di più la necessità di una disseminazione del sapere giuridico anche al di là degli strumenti tradizionalmente utilizzati.
L’uso dei social network, per esempio, ha fatto capire come, tramite questi nuovi strumenti, sia possibile una condivisione di conoscenze altrimenti impensabile, raggiungendo una platea assai più vasta ed ampia di quella che tradizionalmente frequenta lezioni, seminari, convegni, che è composta anche da tanti non “addetti” ai lavori.
Per il Dipartimento resta ed è fondamentale cercare di raggiungere studenti e studentesse anche al di là delle lezioni e dei ricevimenti. L’obiettivo è convogliare il messaggio di una comunità, formata dai docenti, dal personale tecnico-amministrativo e dagli studenti e studentesse che in questi tempi complessi e con forti limitazioni non si ferma ma prosegue l’opera di divulgazione del diritto, attraverso alcuni momenti di approfondimento e interscambio su temi specifici: si vuole far capire che continuiamo ad esserci ancora per loro.
Si è dunque fatta strada l’idea di offrire in primo luogo ai nostri studenti e studentesse, ma poi estendendo questa possibilità anche ad un pubblico più vasto, di addetti ai lavori o di semplici cittadini e cittadine desiderosi di capire ed essere informati sui temi più dibattuti del confronto politico, culturale e sociale quotidiano, alcuni brevi momenti di approfondimento e riflessione, che sono stati denominati “Incontri con il diritto”.
Si tratta di incontri della durata di un quarto d’ora, venti minuti al massimo, prevalentemente orientati sui temi di attualità, affrontati da varie angolazioni e presentati tramite le pagine del Dipartimento di Giurisprudenza su Facebook e Youtube. Il tutto con un linguaggio semplice, alla portata di tutti e tutte e nell’ottica del public engagement sul quale il Dipartimento è fortemente impegnato anche con una serie di altre iniziative.
La loro caratteristica è che possono essere utili come orientamento e per una prima conoscenza delle materie giuridiche e dei docenti del nostro Dipartimento anche da parte di studenti e studentesse delle scuole medie superiori, che considerino le discipline del diritto tra le varie opzioni per la scelta degli studi universitari da intraprendere.
Il risultato è stato per certi versi sorprendente, quasi che con questa iniziativa si sia intercettato un bisogno diffuso e certamente accelerato dalla situazione di emergenza sanitaria, che per la sua ampiezza e virulenza ha portato a raffronti con epidemie e malattie del passato, ha sconvolto le nostre abitudini di vita, messo in luce vulnerabilità notevoli tra la popolazione, e ha richiesto l’utilizzo di strumenti normativi (il decreto del presidente del consiglio dei ministri, il decreto legge) di immediata efficacia, che hanno inciso in maniera molto forte su libertà e diritti che avevamo sempre dato per scontati, come la libertà di movimento e la possibilità di incontrare persone care, amici e conoscenti.
Ci sono stati imposti obblighi, come le mascherine o la lontananza fisica, o altre precauzioni atte a ridurre la diffusione del virus, e sanzioni in caso di infrazione. Luoghi culturali e di culto sono stati chiusi. Molti si sono trovati a lavorare da casa, nella modalità a distanza, che presenta aspetti positivi ma anche alcune criticità; altri hanno dovuto chiudere temporaneamente le proprie attività, con un impatto sul mondo di questo del lavoro e numeri ancora da valutare pienamente.
I video, caricati sulla pagina del Dipartimento di Giurisprudenza di Facebook e di Youtube, proposti nella forma di contributi su queste problematiche, hanno infatti riscosso un successo che è andato al di là delle aspettative: sino ad oggi (ma le visualizzazioni continuano) hanno avuto una copertura di 14.655 utenti che si sono collegati per qualche tempo, e di 5.543 utenti che hanno avuto una visualizzazione completa.
Le interazioni con i post di Facebook (mi piace, commenti e condivisioni) sono state 1.843.
Gli incontri, con il coordinamento scientifico della Professoressa Maria Cecilia Fregni e il coordinamento tecnico di Gabriele Pasca, referente tecnico per la comunicazione del dipartimento, hanno avuto una cadenza settimanale a partire dall’inizio di luglio (tranne la pausa estiva) e si sono svolti volutamente presso la sede, con alcuni scorci che potevano mostrare la bellezza e la funzionalità architettonica di questo storico e prestigioso complesso che è il San Geminiano. La scelta va interpretata come un auspicio silenzioso di poter tornare presto a riempire fisicamente quegli spazi.
Gli interventi del primo ciclo – cui farà seguito un secondo ciclo, a partire da febbraio 2021 – sono stati inaugurati dal Direttore del Dipartimento, Prof. Elio Tavilla (Pandemie ed epidemie nella storia e nel diritto), cui hanno fatto seguito la Prof.ssa Marina Evangelisti (Cittadinanza e migrazioni: un tema sempre attuale), il Prof. Alberto Tampieri (Il lavoro agile), il Prof. Carlo Vellani (L’esecuzione forzata e gli sfratti immobiliari), la Prof.ssa Giovanna Laura De Fazio (La criminologia del Ventunesimo Secolo) e il Prof. Federico Pedrini (Costituzione e rapporto con l’emergenza sanitaria legata al Codiv-19).
“Oggi – afferma il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Prof. Elio Tavilla – i docenti di materie giuridiche debbono saper comunicare anche al di là dei nostri primi, privilegiati interlocutori: gli studenti. C’è un mondo intero di fruitori potenziali, che va dagli studenti delle superiori che cercano ancora la loro strada in vista della futura scelta universitaria sino al professionista o semplice curioso del web alla ricerca di approfondimenti sull’attualità semplici e coinvolgenti. L’esperienza acquisita con il nostro corso in Scienze giuridiche erogato in doppia modalità, in presenza e telematica, ci ha fornito quel minimo di consapevolezza dello strumento tecnico che ci ha indotto ad uscire dalle aule e ad usarlo per cercare un contatto con i giovani e la società civile. Il grandissimo numero di “visualizzazioni” registrate sui social ci dicono che questa prima scommessa è stata vinta”.