> FocusUnimore > numero 51 – ottobre 2024

Unimore’s 850th anniversary celebrations open with an event dedicated to Bernardino Ramazzini
The free public meeting ‘From Bernardino Ramazzini to the present and the future – a topical message on Health, Safety at Work and the Environment’ will open the celebrations of Unimore’s 830th anniversary. The purpose of the event is to raise awareness of the legacy left by this great master of medicine, today recognised as the founder and father of occupational medicine, and to stimulate public discussion on the present and future of the relationship between work and health. The meeting will be moderated by Roberto Lucchini (Occupational Medicine Unimore and Florida International University) and Alberto Modenese (Occupational Medicine Unimore), and will include a series of historical speeches, a round table and a public debate that will provide space for reflections on safety and health in the workplace and in the environment from civil society, prompted by questions from students, citizens and workers. The appointment is on 23 October, from 2 p.m. to 6 p.m. in the Church of San Carlo in Modena, streaming on www.tv.unimore.it.

A inaugurare le celebrazioni in occasione dell’850° anniversario dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia sarà, mercoledì 23 ottobre, dalle 14.00 alle 18.00, nella Chiesa di San Carlo a Modena, l’incontro pubblico a partecipazione gratuitaDa Bernardino Ramazzini al presente e al futuro – un messaggio attuale su Salute, Sicurezza sul lavoro e Ambiente”. L’appuntamento si propone di far conoscere l’eredità lasciata da questo grande maestro della medicina, oggi riconosciuto come fondatore e padre della medicina del lavoro, e stimolare la discussione pubblica su presente e futuro dei rapporti fra lavoro e salute.

Nato a Carpi il 4 ottobre 1633 Bernardino Ramazzini si laurea in Medicina all’Università di Parma nel 1659. Nel 1682, il duca Francesco II d’Este gli offre la cattedra di medicina nell’Università di Modena. Nel 1700 pubblica il De Morbis Artificum Diatriba, primo trattato mondiale di Medicina del lavoro, e l’Università di Padova gli offre la seconda cattedra di medicina teorica dove Ramazzini continua l’ampliamento della sua opera fino alla morte nel 1714. Gli insegnamenti del maestro sono uno spunto prezioso per affrontare l’attualità di malattie e infortuni sul lavoro e le sfide future dell’ambiente generale. A Ramazzini sono a dedicati l’Ospedale di Carpi e l’Istituto Ramazzini Onlus di Bologna, che si occupa di ricerca sui tumori e sui rischi cancerogeni di origine ambientale e professionale.

L’incontro, moderato da Roberto Lucchini (Medicina del Lavoro Unimore e Florida International University) e da Alberto Modenese (Medicina del Lavoro Unimore), sarà introdotto da un’esibizione musicale dell’ensemble vocale e strumentale dell’Università di Modena e Reggio Emilia diretto dalla Maestra Antonella Coppi, con musiche del periodo ramazziniano.

In apertura sono previsti gli interventi del Rettore Unimore Carlo Adolfo Porro, del Sindaco di Modena Massimo Mezzetti, della Rettrice di UniMessina e Presidente della Società Italiana Medicina del Lavoro Giovanna Spatari, della Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo e del Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Modena Davide Ferrari.

Il programma prevede a seguire una serie di interventi di carattere storico, con Berenice Cavarra (Storia della Medicina Unimore) che parlerà de ”La scienza e la società al tempo di Ramazzini”, Michele Riva (Storia della Medicina UniMilano) che presenterà un approfondimento su “Ramazzini riformatore della medicina e custode della tradizione” e Giuliano Franco (giá Medicina del Lavoro Unimore) che chiuderà spiegando “Come la pulizia di una maleodorante cloaca stimolò Ramazzini a occuparsi della salute di chi lavora”.

Si passerà quindi a una tavola rotonda che vedrà coinvolti Francesco Carnevale (Medico del Lavoro, Firenze) che analizzerà “Le fortune e le critiche indirizzate alle opere ramazziniane”, Lorenzo Alessio (giá Medicina del Lavoro UniBrescia) che spiegherà “Perché Milano sviluppò la visione ramazziniana”, Fabriziomaria Gobba (Medicina del Lavoro Unimore) che sarà impegnato a illustrare “Come il metodo ramazziniano ha influenzato la moderna valutazione dei rischi” e Giovanna Tranfo (INAIL) che darà evidenza a “La mission dell’INAIL dall’indennizzo alla promozione del benessere attraverso la ricerca scientifica”. 

L’evento si chiuderà con un dibattito pubblico che darà spazio a riflessioni su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e nell’ambiente da parte della società civile, patendo dalle domande di studenti, studentesse, cittadini/e, lavoratrici e lavoratori e interventi di: Sergio Pecorelli (ex Rettore UniBS, Fondazione Lorenzini), Melissa McDiarmid (Collegium Ramazzini), Daniele Mandrioli (Istituto Ramazzini), Roberto Moccaldi (AIRM – Associazione Italiana Radioprotezione Medica), Maurilio Missere (Poliambulatorio Giardini Margherita), Donatella Placidi (UniBrescia), Pietro Forghieri (ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente), Matteo Fadenti (AIFOS – Associazione italiana Formatori ed Operatori per la Sicurezza sul Lavoro).

L’evento che inaugura il programma delle celebrazioni dell’850° di Unimore ha il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, AUSL Modena, INAIL (in attesa di conferma), Società Italiana Medicina del lavoro (SIML), Istituto Ramazzini, Collegium Ramazzini, Fondazione Lorenzini, AIRM, Poliambulatori Giardini Margherita, ISDE Italia, AIFOS. Lo streaming sarà trasmesso su www.tv.unimore.it.

Le celebrazioni per l’850° anniversario di Unimore si aprono con un evento dedicato a Bernardino Ramazzini