> FocusUnimore > numero 54 – gennaio 2025
Unimore’s commitment to promoting the culture of peace: the ‘Educating for Peace’ project
The culture of peace is a fundamental ideal based on mutual respect, justice, and cooperation. Academic institutions, such as Unimore, play a key role in promoting these values, not only through teaching but also by fostering dialogue and solidarity. Unimore is actively involved in RUniPace, the Network of Italian Universities for Peace, and has recently joined the “Educating for Peace” project, which supports young people from conflict zones by offering scholarships and facilitating access to university education. Unimore has also established a PhD scholarship in Peace Studies, the first national and European research programme in this field, focusing on “Education for Peace and Migration.” Furthermore, Unimore has taken a stand against armed conflicts, advocating for diplomatic resolution as the only means of addressing international tensions, and participates actively in events and discussions on peace and human rights. Unimore’s commitment is part of a long-term initiative to build a culture of peace through academic research and university education.
La cultura della pace rappresenta uno degli orizzonti più complessi e necessari del nostro tempo, un ideale che si radica nella capacità umana di costruire relazioni basate sul rispetto reciproco, sulla giustizia e sulla condivisione.
In questo quadro, le istituzioni accademiche giocano un ruolo cruciale, non solo come luoghi di trasmissione e condivisione del sapere ma anche come fucine di valori e pratiche che mirano a superare le divisioni e a promuovere il dialogo.
L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia è da tempo impegnata nella promozione della pace, della solidarietà e del dialogo interculturale, anche attraverso la partecipazione attiva a RUniPace, la Rete delle Università Italiane per la Pace (https://www.runipace.org/ – referenti per l’Ateneo sono il Prof. Claudio Baraldi, del Dip. di Studi linguistici e culturali, e il Prof. Thomas Casadei, del Dip. di Giurisprudenza: https://www.unimore.it/it/runipace ).
Questa rete, istituita dalla CRUI, la Conferenza dei Rettori delle università italiane, si pone l’obiettivo di diffondere una cultura della pace e della cooperazione internazionale coinvolgendo gli atenei italiani in iniziative che rafforzino il dialogo, l’inclusione e la solidarietà.
Unimore ha recentemente deciso di aderire al progetto “Educare alla Pace”, un’iniziativa che punta a sostenere giovani provenienti da contesti di conflitto, offrendo loro opportunità concrete di accesso all’istruzione universitaria.
Questo progetto, sviluppato in collaborazione con il Consolato Generale a Gerusalemme, prevede l’assegnazione di borse di studio dedicate e semplifica le procedure di immatricolazione e di rilascio dei visti per gli studenti selezionati.
L’Ateneo metterà a disposizione una borsa di dottorato, seguendo l’esempio di altri atenei italiani, con l’intento di promuovere una maggiore mobilità accademica e di favorire lo scambio culturale tra diverse realtà.
Questa decisione, approvata dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, si inserisce in un percorso più ampio che vede Unimore già protagonista di altre iniziative nell’ambito della RUniPace.
Tra queste, il Dottorato di ricerca di interesse nazionale in Peace Studies, il primo in Italia e in Europa. Il dottorato include un curriculum specifico su “Educazione alla pace e migrazioni” al quale prendono parte vari docenti dell’Ateneo.
Questo programma mira a formare esperti qualificati che possano operare sia nell’ambito accademico sia in contesti istituzionali e sociali, contribuendo allo sviluppo di politiche pacifiche e inclusive.
L’Ateneo di Modena e Reggio Emilia ha inoltre dimostrato il proprio impegno su queste tematiche con la mozione, approvata all’unanimità dagli organi collegiali nel marzo scorso, contro i conflitti armati.
Si tratta di una presa di posizione che ha voluto ribadire la ferma condanna dell’Ateneo verso ogni forma di violenza e aggressione, a sostegno della risoluzione diplomatica come unico strumento per affrontare le tensioni internazionali. Un impegno che si traduce in azioni concrete, come la partecipazione a eventi e assemblee nazionali di RUniPace, occasioni fondamentali per confrontarsi su strategie e progetti da sviluppare.
Tra le iniziative più recenti, si segnala l’evento del dicembre scorso dedicato alla Giornata Mondiale dei Diritti Umani, intitolato “Guerra e violenze, giustizia e dignità negate”, un momento di riflessione corale sulle complesse sfide legate alla pace e ai diritti umani.
L’incontro ha visto la partecipazione di docenti e di associazioni locali, elementi che sottolineano ancora una volta il ruolo centrale dell’università come luogo di dialogo e confronto.
La decisione di aderire al progetto “Educare alla Pace” è, dunque, una naturale estensione di un impegno già consolidato. Un impegno che non si esaurisce nelle azioni immediate, ma si proietta verso un futuro in cui la ricerca accademica e la formazione universitaria possano diventare strumenti chiave per costruire società più giuste e inclusive; tutti tasselli di un mosaico che ha come obiettivo la promozione di una cultura della pace solida e duratura.