> FocusUnimore > numero 9 – novembre 2020
La disciplina in materia di privacy è stata interessata, negli ultimi anni, da importanti interventi normativi e provvedimentali che hanno ridefinito i confini del diritto alla protezione dei dati personali, il quale deve oggi essere inteso non solo, in prospettiva statica, come diritto al corretto trattamento dei dati personali, ma anche, in prospettiva dinamica, come potere di controllo dell’intero processo di trattamento che sui dati stessi viene effettuato. Tale nuova conformazione è uno dei contrappesi che il legislatore, sovranazionale e nazionale, ha inteso porre alla trasformazione digitale e alla datification, propria della nostra epoca, in cui tutto viene codificato in sequenze di cifre binarie e trasformato in informazione.
La Fondazione Marco Biagi, in sinergia con il Centro di ricerca interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità – CRID, ha cercato di dare il proprio contributo anche in questo ambito istituendo unOsservatorio sulla privacy, composto da esperti del mondo accademico e professionale.
«L’Osservatorio – spiega il coordinatore, Professor Simone Scagliarini – si propone come un punto di contatto tra Unimore, la cittadinanza e le imprese, agendo sui tre assi strategici della consulenza, della ricerca scientifica e della didattica.
Il fine è quello di monitorare l’impatto del GDPR (Regolamento europeo sul trattamento dei dati) e delle disposizioni nazionali di adeguamento, nonché di approfondire le novità più significative in un’ottica interdisciplinare e comparata, ma anche di formare nuove figure professionali competenti, fornire servizi di consulenza a imprese e pubbliche amministrazioni.
La nostra convinzione è che, se gestita correttamente, la privacy può diventare un vantaggio da (sapere) cogliere e non soltanto un nuovo onere cui far fronte».
In aderenza con i suoi fini, l’Osservatorio privacy della Fondazione Marco Biagi, in collaborazione con il Dipartimento di Economia Marco Biagi e con il patrocinio del Garante per la protezione dei dati personali, organizza la Winter School “La protezione dei dati personali e la sicurezza delle informazioni nel rapporto di lavoro”.
Con tale iniziativa, in particolare, l’Osservatorio intende promuovere un momento di confronto ed approfondimento delle interrelazioni tra la disciplina in materia di protezione dei dati personali e quella giuslavoristica. Ciò in quanto i mutamenti in corso stanno impattando, con intensità crescente, anche sul piano del lavoro, determinando una diversa gestione dell’attività di impresa e del personale, la dematerializzazione del luogo di lavoro, ma anche una flessibilizzazione dei tempi e delle modalità di svolgimento della prestazione.
Da un lato, pertanto, il “nuovo” quadro normativo in materia di privacy ha innalzato il livello di responsabilità delle imprese, le quali hanno dovuto e ancora dovranno, con approccio flessibile, individuare le misure più adeguate per rendere effettiva la tutela del diritto alla privacy delle persone, dall’altro lato, le trasformazioni del mercato del lavoro e del lavoro tout court stanno portando ad emersione nuove questioni, non tutte di facile risoluzione.
Basti por mente alla diffusione del “lavoro agile”, indispensabile strumento nell’attuale situazione di emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, esempio paradigmatico dell’impatto dell’innovazione digitale nel campo del lavoro, che richiede un bilanciamento tra i diversi interessi coinvolti, ma anche un diverso approccio alla gestione di impresa.
«La “smartification” della prestazione lavorativa necessita» – chiarisce il Professor Edoardo Ales, Professore ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Napoli Parthenope e membro del Comitato scientifico della Fondazione Marco Biagi – «a monte, dell’adozione di un approccio “di risultato” al lavoro subordinato che passa attraverso la predisposizione da parte del datore di lavoro di obiettivi il raggiungimento dei quali sia misurabile ex post. Si tratta di abbandonare la logica del controllo sulla prestazione per abbracciare quella della verifica dell’output. Di ripensare il concetto stesso di lavoro dipendente in termini di “autonomizzazione” e “responsabilizzazione” del lavoratore per la propria performance, non certo, come da qualcuno temuto, per quella complessiva dell’organizzazione materiale o immateriale nella quale è inserito».
Di questo e di molto altro si parlerà in occasione delle tre giornate di studio dedicate al tema dei rapporti tra privacy e rapporto di lavoro.
La Winter school in “protezione dei dati personali e sicurezza delle informazioni nel rapporto di lavoro”: tre giorni di attività e confronto (9, 10, 11 dicembre 2020)
La Winter School intende fornire una preparazione specialistica intensiva sia dal punto di vista del quadro teorico di riferimento, sia delle conoscenze pratico-applicative necessarie a ricoprire le figure professionali delegate all’attuazione e implementazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali, specie nell’ambito del rapporto di lavoro.
Essa è rivolta a dottorande/i, ricercatrici e ricercatori, professioniste/i, manager e consulenti di aziende pubbliche e private, che vogliano acquisire conoscenze in materia di dati personali e approfondire le interconnessioni tra tale disciplina e il diritto del lavoro.
L’iniziativa si svolgerà on line con più di 20 partecipanti.
Il programma prevede in apertura, nel pomeriggio di mercoledì 9 dicembre 2020, le relazioni del Prof. Simone Scagliarini (Professore Associato di Istituzioni di Diritto pubblico e Responsabile dell’Osservatorio privacy), del Prof. Michele Colajanni (Professore Ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni), del Prof. Alberto Levi (Professore ordinario di Diritto del lavoro), e dell’Avv. Vittorio Colomba (Data Protection Officer di Unimore): presiede la sessione il Prof. Roberto Pinardi (Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico).
A seguire, nella giornata di giovedì 10 dicembre 2020, si terranno i lavori di gruppo coordinati dalla Dr.ssa Noemi Miniscalco (Assegnista di ricerca in Istituzioni di Diritto pubblico e Data Protection Officer della Fondazione Marco Biagi) e dall’Avv. Ilaria Del Giglio (Dottoranda in “Lavoro, sviluppo e innovazione” presso la Fondazione Marco Biagi).
La Winter School volgerà al termine il giorno seguente, venerdì 11 dicembre 2020, con la conclusione dei lavori in una sessione presieduta dal Prof. Edoardo Ales, Professore ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Napoli Parthenope e membro del Comitato scientifico della Fondazione.
Il programma dettagliato dell’iniziativa è reperibile al link https://www.fmb.unimore.it/eventi/la-protezione-dei-dati-personali-e-la-sicurezza-delle-informazioni-nel-rapporto-di-lavoro/