> FocusUnimore > numero 57 – aprile 2025
Erasmus BIP 2025 on Artificial Intelligence and Law Successfully Concluded
The Blended Intensive Programme (BIP) “Artificial Intelligence and Law” concluded on April 7, 2025. Promoted by the Department of Law at Unimore and the CRID – Interdepartmental Research Centre on Discrimination and Vulnerability, the project was funded by the EU and brought together students from Italy, Portugal, Spain, and Poland to explore the ethical, legal, and democratic challenges of artificial intelligence. The programme included a physical mobility phase in Coimbra (March 3–7) and three online sessions (March 24, 31 and April 7). Among the highlights was a lecture by Dr. Claudia Severi on the ecological impact of AI. Scientific coordination was led by Prof. Thomas Casadei (CRID, Unimore). The initiative strengthened collaboration among European universities and offered participants a valuable intercultural and educational experience.
Si è concluso lunedì 7 di aprile 2025 il Progetto Erasmus Blended Intensive Programme BIP – Artificial Intelligence and Law, incentrato sulle sfide poste dalle tecnologie emergenti e in particolare dell’Intelligenza Artificiale, alla luce dei principi del diritto e della partecipazione democratica.

Dopo gli ottimi riscontri ottenuti con l’edizione 2024 del BIP – New Technologies and Human Rights, tenutasi presso l’Universidad de Jaén, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, ha rinnovato il proprio impegno nella promozione di percorsi di mobilità internazionale, mediante queste forme innovative.
Il percorso, organizzato nell’ambito dei programmi intensivi promossi dall’Unione Europea che combinano una mobilità fisica breve (field visit) con una componente online obbligatoria (online session), si è articolato in due fasi.
La prima si è svolta dal 3 al 7 marzo 2025 presso la Faculdade de Direito da Universidade de Coimbra, in Portogallo, grazie al coordinamento scientifico del Prof. André Gonçalo Dias Pereira (Universidade de Coimbra; Presidente del Centro de Direito Biomédico e Vicepresidente del CNECV).
La seconda fase si è sviluppata attraverso tre moduli formativi a distanza nei giorni 24 marzo, 31 marzo e 7 aprile.
Il percorso formativo – al quale hanno preso parte studenti e studentesse provenienti da Italia, Portogallo, Spagna e Polonia – ha posto al centro il tema dell’intelligenza artificiale e delle sue implicazioni etiche, giuridiche e sociali. Le attività si sono svolte in lingua inglese e hanno affrontato questioni relative alla trasformazione digitale, all’etica dell’intelligenza artificiale, al suo ruolo nel diritto, nonché nella partecipazione democratica.
Il programma delle lezioni ha previsto, tra le altre, un modulo tenuto dalla Dott.ssa Claudia Severi Coordinatrice scientifico-organizzativa del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, Unimore, sui temi dell’impatto ecologico dell’Intelligenza Artificiale.
Il programma Erasmus BIP è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra diverse Università europee: Universidade de Coimbra (ente capofila), Università di Modena e Reggio Emilia, Universidad de Sevilla, Universidad de Alicante, EPS – Escuela Politécnica Superior e KUL – John Paul II Catholic University of Lublin.
L’esperienza, per il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è stata possibile grazie al contributo del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità: più in particolare il Responsabile scientifico del progetto è il Prof. Thomas Casadei (Direttore CRID, Unimore), mentre si è occupata del coordinamento scientifico-organizzativo la Dott.ssa Claudia Severi.
Il progetto, inoltre, si inserisce all’interno dell’accordo di cooperazione recentemente siglato tra il CRID, il Centro di Diritto Biomedico dell’Universidade de Coimbra e la Facultad de Derecho dell’Universidad de Sevilla, che prevede attività congiunte di ricerca, formazione e mobilità accademica.
«L’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini del diritto e della partecipazione democratica – ha dichiarato il Prof. Casadei – ed è fondamentale che i futuri giuristi e le future giuriste possano confrontarsi con queste trasformazioni in un contesto formativo internazionale».
«In questo senso – conclude – il programma BIP rappresenta una modalità efficace e accessibile per favorire lo scambio culturale e l’approfondimento di temi emergenti quali le implicazioni dell’intelligenza artificiale».
Anche in questa edizione, studenti e studentesse dell’Ateneo modenese hanno avuto occasione di confrontarsi con coetanei europei, in un clima di collaborazione e dialogo interculturale.
Questi alcuni commenti raccolti tra gli studenti e le studentesse del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia coinvolti nel Progetto:
«Ho apprezzato molto quanto il tema sia stato affrontato in relazione alle varie branche del diritto perché ha consentito a tutti di avere un quadro d’insieme sul quale poter ragionare, in chiave anche critica, su vantaggi e svantaggi che l’IA ha nella nostra società […]»
«L’aspetto più interessante è stato lo scambio di opinioni tra studenti, che si è instaurato sia durante le lezioni, sia nei momenti liberi di convivialità. Inoltre, aver potuto ascoltare il punto di vista di molti professori provenienti da università diverse e soprattutto non italiane, mi ha permesso di interfacciarmi con realtà nuove, accrescendo quel senso di “Comunità” che tanto aspiriamo a costruire in Europa»
«Il BIP è stato un qualcosa che mi ha sicuramente arricchito come giurista con nozioni e concetti, ma ancora più importante mi ha arricchito come persona, come cittadino europeo. […] Se potessi tornare indietro sicuramente rifarei questa scelta. La possibilità di entrare in quel magnifico contesto non solo da turista, ma di prendere parte, seppur per poco, alla vita accademica è stata un’esperienza indescrivibile».