> FocusUnimore > numero 19 – ottobre 2021
“Rewriting theatre” in the light of the new communication opportunities: the work of the research Group “Rewriting, translation, proofreading” active at the Department of Linguistic and Cultural Studies
On 27 September, the European Day of Languages, promoted by the Department of Linguistic and Cultural Studies, was dedicated to the theme of theatre as the centre of cultural debate, as a time of listening and relations. The Scientific Committee was composed of Angela Albanese, Benedetta Bronzini, Giulia De Florio, Adriana Orlandi, and hosted the best known living translator of Russian literature (and not only that), André Markowicz, who has been working for years in the field of theatrical translation in French. The meetings ranged from classical theatre (Sotera Fornero) to post-dramaturgy (Benedetta Bronzini), passing through Shakespeare (Teodoro Bonci del Bene), Lewis Carroll (Chiara Lagani) and other great playwrights. During the speeches, the focus was on the theoretical reflection and practical application of theatre making, thanks to the presence of actors and actresses, directors and dramatists, and who shared their experience on stage. Great attention was also paid to the role of translator and publishing.
The Day also focused on an author essential for the world drama: Anton Pavlovič Čechov. His work was discussed from the perspective of translation (Monica Santoro), staging (Alessandro Serra) and translation for acting (André Markowicz), highlighting the intrinsic strength of his texts and the need to bring it out and share it with the public. The reflections around Chekhov continued in the masterclass of André Markowicz at the School of Theatre “Iolanda Gazzerro” in Modena, where the students met actors and playwrights with the Franco-Russian host to read and comment together on the opening words of The Three Sisters.
Poter rimettere il teatro al centro del discorso culturale come luogo per iniziare di nuovo, seppure faticosamente, a recuperare il tempo dell’ascolto e delle relazioni, dopo quasi due anni di isolamento causato dall’emergenza pandemica: è stato, questo, il tema al centro della Giornata Europea delle Lingue promossa dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali il 27 settembre scorso.
Nell’ambito dell’attività del dipartimento è centrale lo studio delle diversità culturali e della varietà delle lingue e delle letterature e all’interno di questa area multidisciplinare di ricerca un ruolo fondamentale è svolto dalla traduzione nelle sue molteplici declinazioni.
In questo scenario il Gruppo di ricerca dipartimentale “Riscritture, traduzioni, riletture” ha dato voce a numerosi interventi di docenti dei corsi di laurea triennale e magistrale che hanno spaziato dalla riscrittura alla traduzione, anche a confronto con la realtà digitale e la multimedialità che sono i temi cruciali del Progetto Dipartimentale di Eccellenza sulle Digital Humanities.
L’intensa giornata, organizzata dal Comitato scientifico composto da Angela Albanese, Benedetta Bronzini, Giulia De Florio, Adriana Orlandi, ha ospitato il più noto traduttore vivente di letteratura russa (e non solo) in francese, André Markowicz, che da anni lavora nell’ambito della traduzione teatrale e che, grazie alla disponibilità e collaborazione tra i docenti del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, ha potuto condividere la sua pluridecennale esperienza con studenti e studentesse, attori e attrici, traduttori e traduttrici, nonché specialisti/e italiani.
Gli incontri hanno spaziato dal teatro classico (Sotera Fornero) allapost drammaturgia(Benedetta Bronzini), passando per Shakespeare (Teodoro Bonci del Bene), Lewis Carroll (Chiara Lagani) e altri grandi drammaturghi.
Nel corso degli interventi l’accento è stato posto tanto sulla riflessione teorica quanto sull’applicazione pratica del fare teatro, grazie alla presenza di attori e attrici, registi/e e drammaturghi/e che hanno condiviso la propria esperienza sul palco.
Dai lavori è emersa una variegata gamma di esperienze teatrali degli ultimissimi anni, ulteriormente arricchita e diversificata dal forzato distanziamento dovuto all’emergenza sanitaria.
In particolare, è stato rilevato che alcune esperienze teatrali in Germania hanno puntato sull’interattività col pubblico o addirittura sulla possibilità di un “teatro digitale”, a distanza, come esperienza immersiva individuale.
Queste esperienze fanno emergere una riflessione sulla necessità di “riscrivere il teatro”, ovvero ripensarlo completamente alla luce delle nuove possibilità di comunicazione. Un’attenzione particolare è stata data anche al ruolo del traduttore e alle diverse modalità con cui la traduzione può operare per il teatro e nel teatro, fino a dar luogo a figure come quella del “traduttore-attore” (Angela Albanese).
Il pubblico di studenti, studentesse e docenti, presenti in aula o connessi da casa tramite collegamento Zoom, ha avuto la possibilità di capire meglio come funziona l’editoria teatrale grazie a due editori, uno spagnolo e uno italiano, che da anni scelgono, pubblicano e diffondono testi teatrali nel proprio paese: Juan Perez e Mattia Visani. Questi ultimi hanno sottolineato la marginalità del teatro rispetto al romanzo nell’editoria, un aspetto, questo, che implica la necessità di trovare finanziamenti di qualche tipo per poter continuare la propria attività.
La Giornata si è incentrata anche su un autore imprescindibile per la drammaturgia mondiale: Anton Pavlovič Čechov. Gli ospiti Monica Santoro, Alessandro Serra e André Markowicz hanno discusso l’opera čechoviana dal punto di vista della traduzione (Monica Santoro), della messa in scena (Alessandro Serra) e della traduzione per la recitazione (André Markowicz), evidenziando la forza intrinseca dei suoi testi e la necessità di farla emergere e condividerla col pubblico.
Le riflessioni intorno a Čechov sono proseguite nella masterclass di André Markowicz presso la Scuola di Teatro “Iolanda Gazzerro” di Modena dove, in collaborazione con ERT e grazie a Giovanna Crisafulli e allo staff della scuola, è stato possibile far incontrare gli allievi, attori e drammaturghi con l’ospite franco-russo e leggere e commentare insieme l’incipit de Le tre sorelle.