> FocusUnimore > numero 29 – settembre 2022
Summer Dhialogues: from 16 to 26 September, a series of meetings on Digital Humanities
The first edition of the SUMMER DHIALOGUES will be held from Friday 16 to Monday 26 September: it is a series of meetings on Digital Humanities designed and coordinated by Prof. Vittorio Iervese, organised as part of the DHIALOGUE, an initiative approved and co-financed by the Emilia-Romagna Region. Summer Dhialogues has a dense and high-level programme, with leading figures from the world of culture, art, research and journalism, each of which will deal with a central theme in the analysis of the digital transition, such as aesthetics and the power of data, the use of multimedia materials for the historical story and for the construction of news, online populism and conflicts. The Dhialogue project aims to address the main challenges in the field of Digital Humanities within and outside the academic world: to pursue this objective, there are moments of comparison, debate and design among researchers and professionals from other sectors that will be reflected in a specialisation course that will start in November.
Nel mese di settembre, da venerdì 16 a lunedì 26, si tiene la prima edizione dei SUMMER DHIALOGUES, una serie di incontri sulle Digital Humanities organizzati nell’ambito del progetto di alta formazione tecnologico economico e culturale DHIALOGUE, un’iniziativa coordinata dal Prof. Vittorio Iervese di Unimore, approvata e cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna.
Tanti gli appuntamenti con personalità del mondo della cultura, dell’arte, della ricerca e del giornalismo, ognuno dei quali tratterà un tema centrale nell’analisi della transizione digitale: dall’estetica al potere dei dati, dall’uso dei materiali multimediali per il racconto storico a quello per la costruzione delle notizie, dal populismo online ai conflitti.
Si inizia il 16 e 17 settembre con due “dhialoghi” organizzati in collaborazione con Festival Filosofia (www.festivalfilosofia.it/il-festival) e FMAV – Fondazione Modena Arti Visive tra artisti del calibro di Eva & Franco Mattes e Candice Breitz che dialogheranno rispettivamente con il filosofo Pietro Montani (Università di Roma “La Sapienza”) e l’antropologa Fiamma Montezemolo (Università della California).
Eva & Franco Mattes sono una coppia di artisti italiani che vive a New York. Sono tra i primi artisti ad aver usato Internet come medium per creare arte. Attraverso video, installazioni e siti internet, il loro lavoro riflette e sviscera la nostra condizione di vita iperconnessa, esponendone spesso con umorismo nero le più profonde implicazioni etiche e politiche. I loro lavori si trovano nelle collezioni di SFMOMA, Whitney Museum of American Art, Fotomuseum Winterthur, X Museum e Walker Art Center.
In occasione della personale “Never Ending Stories” di Candice Breitz presso FMAV – Palazzina dei Giardini l’artista sudafricana dialogherà invece con Fiamma Montezemolo, artista, antropologa e docente di Cinema e Digital Media all’Università della California, riflettendo sul ruolo cruciale dello storytelling nella costruzione della realtà vissuta.
L’accelerazione temporale che viviamo quotidianamente, tipica dell’economia dell’attenzione, allunga e deforma il nostro tempo, proiettandoci in un vortice di notizie e di continui scroll nei social media, divenuti di fatto il nostro strumento di comprensione del mondo. In questo contesto, le due artiste si interrogheranno sulle condizioni attraverso cui si costruisce l’empatia, riflettendo sull’insensibilità di una cultura mediatica satura nella quale una forte identificazione verso personaggi famosi o fittizi corre in parallelo con la diffusa mancanza di interesse verso le persone vere che affrontano avversità nel mondo reale.
La settimana successiva, dal 22 al 24 settembre, si continua con il convegno “Vedere La Storia nel mondo degli audiovisivi con incontri, proiezioni, dibattiti e presentazioni”. Numerose e variegate le figure coinvolte nel programma: produttori di archivi audiovisivi, storici contemporaneisti, storici del cinema, sociologi, archivisti, registi, informatici umanisti e mediatori/attivisti che interagiscono in spazi pubblici differenti. Parteciperanno, tra gli altri, studiosi come Pietro Cavallo (Università di Salerno) e Marco Bertozzi (Università IUAV di Venezia), registi come Alina Marazzi e Michele Manzolini, rappresentanti di archivi audiovisivi quali Archivio Nazionale Cinema Impresa, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Home Movies.
Sempre nell’ambito dei SUMMER DHIALOGUES si inserisce anche l’ottava edizione di DIG – Festival del Giornalismo investigativo (www.dig-awards.org) , in programma dal 22 al 25 settembre. Tra gli ospiti più importanti il documentarista investigativo danese Mads Brügger, vera e propria icona del giornalismo sotto copertura; la reporter irlandese Sally Hayden, vincitrice dell’Orwell Prize 2022 con il suo My Fourth Time, We Drowned, sulla tratta di esseri umani in Libia; Avi Mograbi, il documentarista che con i suoi lavori ha saputo raccontare meglio di chiunque altro la politica di occupazione di Israele.
Saranno presenti anche esponenti di spicco di diverse realtà chiave del giornalismo di inchiesta più innovativo: Bellingcat e Forensic Architecture, che con le loro tecniche di indagine hanno saputo svelare abusi e crimini di guerra nelle zone di conflitto, recentemente anche nel contesto ucraino. Il prestigioso “laboratorio” Centre for Investigative Journalism (CIJ) e la ONG Privacy International arricchiranno invece il programma di DIG con riflessioni sull’uso autoritario della tecnologia contro il giornalismo e i migranti.
Inoltre, è prevista la partecipazione eccezionale del regista ucraino Sergei Loznitsa che presenterà e discuterà alcuni suoi film e terrà un seminario dal titolo: Archive and Propaganda. Per maggiori informazioni: https://dig-awards.org/dig-festival-2022-programma/
I SUMMER DHIALOGUES si chiuderanno il 26 settembre con il seminario sui “fraintendimenti” organizzato in occasione della Giornata delle Lingue. Anche in questo caso il programma è ricco con relatori di diverse aree disciplinari e un momento partecipativo finale affidato al gruppo teatrale Ateliersi.
“Il progetto Dhialogue si propone di affrontare le principali sfide nell’ambito delle Digital Humanities dentro e fuori il mondo accademico – commenta il Prof. Vittorio Iervese di Unimore, ideatore dell’iniziativa -. Per fare questo abbiamo previsto momenti di confronto, dibattito e progettazione tra ricercatori e professionisti di altri settori che si concretizzeranno nel corso di perfezionamento che inaugurerà a novembre. I Summer Dhialogues anticipano questo percorso, fornendo uno spaccato articolato ed eclettico delle questioni in campo: dal mondo dell’arte a quello del giornalismo, dagli archivi multimediali al linguaggio dei social network”. “La prima edizione di Summer Dhialogues – continua il Prof. Iervese – propone un programma denso e di altissimo livello concepito e organizzato di concerto con il Festival Filosofia, Fondazione Modena Arti Visive, Istituto Luce, AAmod, AIPH, Dig Festival e tanti altri. Il valore aggiunto di questa progettazione partecipata sta nel tentativo di creare uno spazio multidisciplinare che affronti questioni complesse relative alla transizione digitale in modo da non banalizzarle ma nemmeno renderle inutilmente complicate. Per questa ragione i Summer Dhialogues parleranno linguaggi ibridi: artisti multimediali si confronteranno con filosofi ed antropologi, giornalisti si incontreranno con sociologi e studiosi di letteratura, registi cinematografici discuteranno con archivisti e storici. L’auspicio è quello di creare dei momenti di confronto in cui i diversi approcci e le molteplici competenze si arricchiscano reciprocamente a vantaggio sia del mondo della ricerca sia di quello degli operatori professionali. C’è un ultimo aspetto che mi preme evidenziare, i Summer Dhialogues proposti, pur se affidati a studiosi/e e professionisti/e di altissimo valore, sono orientati anche alla piacevolezza del confronto e della scoperta. Perché la sorpresa della conoscenza è anche divertente e senza confini”.
Festivalfilosofia 2022: il contributo di Unimore
La XXII edizione di Festivalfilosofia si è svolto il 16, 17 e 18 settembre 2022 a Modena, Carpi e Sassuolo, dedicata al tema della Giustizia.
Diverse sono state le iniziative che vedevano coinvolti docenti, ricercatori e ricercatrici di Unimore, già a partire dalla giornata inaugurale del Festival.
Nel pomeriggio di venerdì 16, alle ore 16.00 in Piazza Roma, si è tenuto un incontro, nell’ambito del progetto di alta formazione tecnologico economico e culturale DHIALOGUE di Unimore, condotto dal Prof. Vittorio Iervese, con protagonisti Eva & Franco Mattes, una coppia di artisti italiani che vive a New York, tra i primi ad aver usato Internet come medium per creare arte. La sera, alle 21.00, presso il teatro della Fondazione Collegio San Carlo, è stato in programma lo spettacolo “La “suggestione del male” – Giustizia e criminologia all’Università Popolare di Modena (1901-1920)”, con la partecipazione del Dr. Lorenzo Ferrari, assegnista di ricerca in storia presso il Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities di Unimore (DHMoRe). Nella giornata di sabato, alle 17.30, di nuovo il progetto DHIALOGUE con una conversazione tra l’artista sudafricana Candice Breitz – in occasione della sua personale “Never Ending Stories” presso FMAV – Palazzina dei Giardini – e Fiamma Montezemolo, artista, antropologa e docente di Cinema e Digital Media all’Università della California, per riflettere sul ruolo cruciale dello storytelling nella costruzione della realtà vissuta. Sabato sera a Carpi, alle 20.30, presso la Tenda di Piazzale Re Astolfo a Carpi, si è parlato di Vulnerabilità con una lezione magistrale del Prof. Gianfrancesco Zanetti, direttore del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore, nonché coordinatore scientifico della Fondazione San Carlo. Per tutta la durata del Festival il Museo Gemma di Unimore (Largo Sant’Eufemia 19, Modena) ha presentato la mostra “Non solo kriptonite! Minerali, gemme ed eroi nei fumetti e nei manga”. Il percorso espositivo esplorava il ruolo che gemme, minerali e rocce hanno nelle vicende dei protagonisti dei fumetti e dei manga e nello sviluppo della instancabile lotta che questi eroi e supereroi affrontano contro le ingiustizie. Nella giornata di apertura della mostra, alle ore 17.00, si è tenuto un dialogo su “Eroi e supereroi a confronto dai fumetti ai manga”. L’evento è stato introdotto dal Prof. Emiro Endrighi, Direttore del Sistema dei Musei e Orto Botanico di Unimore e ha visto un dialogo tra Milena Bertacchini, curatrice della mostra “Non solo kriptonite!”, Roberto Lei, geologo, esperto di fumetti e di cultura americana, Enrico Valbonesi, curatore culturale, esperto di fumetti e di cultura giapponese, e Stefano Lei, illustratore. Presso la Galleria Estense è stata allestita un’altra mostra, aperta per tutte le giornate del Festival, su “La dea bendata ci vede benissimo – Malagiustizia di antico regime sotto la lente del sindacato”, che vedeva tra i curatori il Prof. Elio Tavilla Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore.
La mostra sarà visitabile anche dopo il Festival, fino all’8 gennaio 2023 (orari apertura su www.gallerie-estensi.beniculturali.it/galleria-estense-modena/).
Festivalfilosofia 2022: il contributo di Unimore