> FocusUnimore > numero 18 – settembre 2021
Partirà il 21 settembre prossimo la nuova edizione di “Caffè Scienza – Insolite chiacchiere da bar”, un ciclo di incontri di divulgazione scientifica presente da diversi anni sul territorio modenese, e che da quest’anno si è consolidata come rassegna organizzata da Unimore, con il supporto e la collaborazione della Fondazione Marco Biagi.
Un “caffè scienza” nasce come occasione volutamente informale per incontrarsi e discutere di un tema scientifico di interesse, in un ambiente piacevole e in compagnia di esperti ed esperte del tema.
Nato in Inghilterra nel 1998, il format del “café scientifique” si è diffuso progressivamente in Europa, ed è arrivato nel territorio modenese nel 2015, grazie all’iniziativa del Prof. Marcello Pinti. Un caffè scienza non vuole essere, nelle intenzioni di coloro che organizzano, una conferenza dove c’è chi parla da un palco, e chi ascolta seduto in sala: gli incontri si svolgono in una locale pubblico – un bar, un caffè – nel quale si può ordinare da bere (si intende non solo caffè!), ascoltare gli interventi e porre domande, chiedere chiarimenti e spiegazioni.
L’obiettivo di questo tipo di iniziative, che ricade pienamente nella cosiddetta “terza missione” dell’università, è di consolidare il rapporto tra il mondo della ricerca e la cittadinanza e la comunità territoriale, nonché ridurre la distanza – anche fisica: la ricerca si fa spesso in spazi inaccessibili al pubblico – che esiste tra gli scienziati e la popolazione. Iniziative siffatte possono rinvigorire la fiducia di cui ancora godono scienziati e scienziate, e a fare di Modena una città ancora più universitaria.
Nelle sue varie forme, l’iniziativa Caffè Scienza è giunta al suo sesto anno: ha visto consolidare negli anni il proprio pubblico, ed ha ospitato figure anche di grande prestigio, che si sono prestate a discutere con il pubblico argomenti di scottante attualità scientifica.
Tra i tanti, possiamo ricordare il chirurgo di fama internazionale Ignazio Marino, che ha condiviso con il pubblico presente la storia dei trapianti, il chimico Dario Bressanini che ha discusso con il pubblico quanto sia illusorio parlare di “cibo naturale”, la fisica dell’atmosfera Elisa Palazzi la quale ha svelato l’origine antropica dei cambiamenti climatici, il genetista Guido Barbujani che ha ribadito la non esistenza delle razze umane, e l’anatomopatologa Cristina Cattaneo che ha discusso l’importanza della medicina forense nelle crisi umanitarie.
Diversi docenti Unimore hanno animato discussioni su temi altrettanto importanti: il Prof. Andrea Cossarizza ha illustrato quanto i vaccini siano importanti per la nostra salute, il Prof. Michele De Luca ha chiarito cosa si può fare – o non si può fare – con le cellule staminali, ed il Prof. Jonathan Mapelli ha delineato i nuovi orizzonti dell’intelligenza artificiale.
Pur essendo incontri di alta divulgazione, il criterio scelto per individuare i relatori è sempre stato quello della comprovata qualità scientifica: Caffè Scienza ha sempre scelto di invitare ricercatori e ricercatrici che sanno ben praticare anche l’attività di divulgazione, piuttosto che “professionisti” della divulgazione scientifica.
L’Edizione 2021 è stata ideata, progettata e coordinata dal Prof. Marcello Pinti, del Dipartimento di Scienze della vita, e organizzata da Unimore con il supporto della Fondazione universitaria Marco Biagi, ed in particolare della direttrice, Dott.ssa Carlotta Serra, e della dott.ssa Arianna Di Iorio.
La sede prescelta per gli incontri è il Caffè Concerto, in Piazza Grande a Modena, che ha accettato con entusiasmo la proposta di ospitare l’iniziativa nei suoi spazi.
A stilare il programma, insieme al prof. Marcello Pinti, ha contribuito il Comitato scientifico di Caffè Scienza, composto dalla Dr.ssa Lara Gibellini (Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche materno infantili e dell’adulto), dal Prof. Mauro Mandrioli (Dip. di Scienze della Vita), dalla Prof.ssa Milena Nasi (Dip. Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche), e dal Prof. Gianfranceso Zanetti (Dip. di Giurisprudenza).
Il programma è particolarmente ricco ed è già consultabile sul sito dell’evento (www.caffescienza.unimore.it): sono previste dieci serate, che toccheranno ambiti scientifici molto diversi ma accomunati dalla necessità di fare chiarezza su temi poco conosciuti o non sempre agevolmente compresi.
Si inizia il 21 settembre con la Prof.ssa Tindara Addabbo (Dip. di Economia Marco Biagi, Unimore) che discuterà con il pubblico i motivi della scarsa presenza delle donne nell’ambito delle cosiddette scienze “dure”.
A seguire incontri dedicati alle conseguenze psicologiche del lockdown, alla sperimentazione animale, all’agricoltura biologica e biodinamica, all’uso della genetica forense nei casi criminali, all’effetto dell’azione umana sui boschi che ci circondano e, non da ultimo, alle truffe in ambito scientifico.
Chiuderà la rassegna, il 7 dicembre, il Prof. Walter Quattrociocchi (Università di Roma – La Sapienza) che affronterà la questione delle fake news e della loro modalità di diffusione, tanto simile a quella di un’infezione contagiosa.
A causa delle restrizioni legate alla pandemia COVID-19, il numero di persone che potranno partecipare alle serate sarà limitato a 35, dotate di certificato verde; sul sito dell’iniziativa (www.caffescienza.unimore.it) verrà predisposto un modulo di prenotazione per le diverse serate, così da evitare sovraffollamenti e lo scrupoloso rispetto delle normative vigenti.