FocusUnimore > numero 42 – dicembre 2023
A second robotic surgical console thanks to the generosity of local entrepreneurs
The generosity of entrepreneurs from Modena, Reggio and Parma and their love for the territory has made possible the donation by the Modena ARTS Foundation (Academy for Robotic and Transplant Surgery) of a second robotic surgical console for the operating block of the Policlinico di Modena. This console helps to speed up the training of young surgeons and at the same time increases patient safety. The trainee surgeon performs the operation close to the more experienced surgeon, who can control his movements and at any time take full control. The donated console is also equipped with a simulator that allows the young surgeons to train before operations and hone their technical skills. The ARTS Foundation aims to support research and training projects in synergy with the University and AOU of Modena. The Oncological, Hepatobiliopancreatic and Liver Transplant Surgery of the Polyclinic has a consolidated tradition of adopting the robotic technique in abdominal surgery and transplantology. However, this wealth of experience requires suitable tools for disseminating expertise and teaching.
Consentirà la formazione di nuove generazioni di chirurghi moderni, sempre più preparati ad affrontare le sfide della chirurgia robotica, che offre numerosi vantaggi in termini di precisione, efficacia e sicurezza per i pazienti.
La generosità degli imprenditori Modenesi, Reggiani e Parmensi ed il loro amore per il territorio ha reso possibile la donazione da parte della Fondazione Modena ARTS (Academy for Robotic and Transplant Surgery) di una seconda console chirurgica robotica per il blocco operatorio del Policlinico di Modena. Il progetto di fundraising è stato avviato a dicembre 2022 nel corso dell’evento per il primo anno dalla costituzione della Fondazione, avvenuta nel 2021 e presieduta dal prof. Fabrizio Di Benedetto. Nel corso del 2023 alcuni imprenditori locali hanno sostenuto il progetto promosso dalla Fondazione a beneficio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e della cittadinanza, che si è concretizzato con l’installazione di una seconda console robotica il 28 settembre 2023.
Dotarsi di una seconda console chirurgica ha infatti un duplice scopo: contribuisce a rendere la formazione dei giovani chirurghi più veloce e allo stesso tempo incrementa la sicurezza per il paziente durante il training. Grazie, infatti, ad una configurazione assimilabile a quella di un’auto per la scuola guida, il chirurgo in formazione esegue l’intervento accanto al chirurgo più esperto, che può controllarne i movimenti ed in qualunque momento assumerne completamente i comandi. La console donata è inoltre dotata di un simulatore che consente ai giovani chirurghi di allenarsi prima degli interventi ed affinare le proprie competenze tecniche. Il fundraising coordinato da Modena ARTS Foundation ha visto la collaborazione dell’imprenditoria di Modena, Reggio Emilia e Parma con le Aziende Transmec, Interacciai, Montecchi SPA, FinMasi, Trancerie Emiliane, Imal Group, Sfem Italia, Navy Group. La Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero (BSGSP) ha curato tutte le fasi organizzative di gestione delle donazioni e ha contribuito inoltre in maniera sostanziale al raggiungimento di questo straordinario obiettivo. Si tratta di attività non legate al mondo della sanità ma che hanno radici profonde nel territorio e che hanno sposato il progetto di sviluppo tecnologico e formativo locale.
Nata nel 2021 da un progetto promosso dal Prof. Di Benedetto e il Prof Di Sandro, insieme con personalità dell’imprenditoria modenese come Emilio Mazzoli, la Fondazione ARTS ha lo scopo di sostenere i progetti di ricerca e formazione in sinergia con l’Università e l’AOU di Modena. La Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato del Policlinico ha una tradizione consolidata di adozione della tecnica robotica nell’ambito della chirurgia addominale e della trapiantologia. In quasi un decennio di attività sono 540 gli interventi eseguiti con approccio robotico, ed in particolare nell’ultimo anno sono stati eseguiti i primi 10 casi in Europa di prelievo di emifegato da donatore vivente a scopo di trapianto con tecnologia robotica. Questa grande esperienza maturata nel centro di Modena richiede tuttavia strumenti adatti alla diffusione delle competenze e all’insegnamento.
“La generosità e il sostegno della Fondazione ARTS e di imprenditori illuminati, che hanno reso possibile l’acquisizione di questa seconda console chirurgica robotica, segna un momento significativo per la missione clinico-formativa del nostro Ateneo e per il Policlinico – sottolinea il Prof. Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore di Unimore – Questo strumento, infatti, arricchirà notevolmente la formazione dei nostri giovani medici, in quanto fornirà loro le competenze e le esperienze necessarie per affrontare le sfide della moderna chirurgia, innovativa e tecnologicamente avanzata. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al prof. Fabrizio Di Benedetto per il suo impegno in questo progetto e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa importante donazione. La collaborazione tra l’Ateneo e il tessuto imprenditoriale è cruciale per il progresso tecnologico nel settore medico-sanitario.”
“La tecnologia è un elemento fondamentale della chirurgia – ha commentato il Direttore Generale Claudio Vagnini – perché consente da un lato interventi mini-invasivi, dall’altro ci permette di intervenire su pazienti che un tempo non eravamo in grado di trattare. La tecnologia, però, necessita di continui aggiornamenti e della possibilità di una continua formazione dei giovani chirurghi. Per questo ringrazio la Fondazione ARTS e tutti gli imprenditori e che hanno partecipato alla cordata per questa importantissima donazione che guarda al futuro.”
“Il nostro impegno è da sempre quello di dare un aiuto concreto alle realtà del nostro territorio che operano in ambito sociale, culturale e, come in questo caso, sanitario”, afferma il Presidente della Fondazione BSGSP Claudio Rangoni Machiavelli. “Con la nostra donazione alla Modena ARTS Foundation abbiamo contribuito all’acquisto di macchinari fondamentali per la formazione in ambito chirurgico dei medici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria del Policlinico di Modena che si conferma un’eccellenza nel panorama sanitario nazionale. Avere sul nostro territorio, grazie al nostro contributo, medici ancora più preparati ed efficaci al momento di operare ci riempie di soddisfazione ed è un ulteriore sprone a proseguire su questa strada”.
“La ricerca scientifica fonda la sua missione su due fronti principali: il consolidamento delle nuove conoscenze raggiunte e lo sviluppo di nuove frontiere. Nell’ambito chirurgico abbiamo assistito all’ingresso di nuove tecnologie che hanno incrementato la qualità dell’assistenza e la precisione del gesto tecnico, con l’esito di rafforzare la sicurezza dei pazienti e migliorare i risultati a breve e lungo termine. Il progresso tecnico viaggia di pari passo a quello medico, e fornisce costantemente nuovi orizzonti per affinare gli strumenti a disposizione dell’assistenza sanitaria.” – spiega il Prof. Fabrizio Di Benedetto, Ordinario di Chirurgina generale presso il Dipartimento Chimono di Unimore e Direttore della Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e Trapianti di Fegato dell’AOU di Modena – “Il paradosso attuale della formazione, specialmente nell’ambito chirurgico, è la limitante assenza di strumenti dedicati all’apprendimento delle moderne tecniche chirurgiche, quali la robotica, che rende la formazione potenzialmente meno competitiva rispetto ad altre realtà internazionali. La seconda console chirurgica e il simulatore robotico rispondono esattamente a questa esigenza, e dal momento della sua installazione abbiamo già avviato percorsi di formazione dedicati a studenti di medicina, medici in formazione di chirurgia generale, e giovani specialisti. Allo stesso modo, grazie a spazi di simulazione integrata, è oggi necessario formare i giovani medici ad approcci multidisciplinari realizzando contesti di urgenza-emergenza simulati con l’utilizzo di manichini e riproduzioni di sale operatorie e terapie intensive, disponibili nel nostro Ateneo. L’integrazione delle figure professionali presenti all’interno dell’Università e la condivisione degli obiettivi di ricerca sono alla base delle attività promosse dal nostro centro e sostenute dalla Fondazione, dall’Università e dall’AOU di Modena, e rappresenta la strategia con cui ci prefiggiamo di riaccendere nei giovani medici l’interesse per le branche specialistiche che hanno visto quest’anno perdere numerosi iscritti a livello nazionale. Desidero infine ringraziare la cordata imprenditoriale e la Fondazione BSGSP per l’impegno profuso e la fiducia dimostrata nella nostra progettualità, e tutti i miei collaboratori che ogni giorno danno valore a questa fiducia con la loro dedizione e professionalità”.