> FocusUnimore > numero 56 – marzo 2025
Understanding Gender Based Violence – GBV in Italian Universities
The “Understanding Gender Based Violence in Italian Universities” project, PRIN 2020, led by Unimore together with Milan, Turin, and La Sapienza University in Rome, has investigated gender-based violence in Italian universities. The research, conducted using both quantitative and qualitative methods, aims to understand the extent and characteristics of violence, including sexual harassment. The project will conclude with a conference on 4th April in Modena, where the results and recommendations for addressing the issue will be presented. Professor Laura De Fazio highlights the importance of this study, emphasizing the growing global awareness of the issue and the high prevalence of gender-based violence in the academic context. The data collected includes a review of international literature, a questionnaire distributed to university members, and interviews with experts and victims to map prevention measures. The conference will also serve as an opportunity for exchange between sector experts and to present related European and national projects.
Unimore è impegnata come capofila nel progetto “Understanding Gender Based Violence in Italian Universities”, PRIN 2020 che vede coinvolti gli Atenei di Milano, Torino e La Sapienza di Roma.
Lo studio ha indagato il fenomeno della violenza di genere (gender-based violence, GBV), comprese le molestie sessuali, nelle università italiane attraverso una combinazione di metodi di ricerca quantitativi e qualitativi.
Il progetto, guidato dalla prof.ssa Laura De Fazio, assieme alle prof.sse Tindara Addabbo e Silvia Ferrari, vedrà la sua chiusura con un convegno che si terrà venerdì 4 aprile a Modena.
“Si tratta di temi rispetto a cui l’attenzione è cresciuta in anni recenti, specialmente da quando il movimento #MeToo è iniziato negli Stati Uniti nel 2017. La consapevolezza sulla GBV – afferma la prof.ssa Laura De Fazio di Unimore – è aumentata a livello globale, portando anche allo sviluppo di progetti europei e ricerche sistematiche su questi temi in contesto accademico, argomento che, tuttavia, rappresenta ancora un tabù in molti Paesi, inclusa l’Italia”.
La Convenzione del Consiglio d’Europa (Convenzione di Istanbul, 2011) e la Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (C. 190, 2019) si occupano di GBV e attribuiscono ai governi e ai datori di lavoro la responsabilità di attuare adeguate misure di prevenzione, protezione e perseguimento. Ciononostante, la crescente letteratura su questi temi indica alti tassi di prevalenza di GBV sul posto di lavoro e l’istituzione universitaria non rappresenta un’eccezione.
“I dati fino ad oggi esistenti, seppur frammentati, – prosegue la prof.ssa De Fazio – indicano alti tassi di prevalenza in tutte le discipline e a tutti i livelli istituzionali, con una concentrazione di vittime tra diversi gruppi minoritari. Pertanto, un’adeguata comprensione dell’entità e delle caratteristiche del problema è indispensabile per una conseguente risposta preventiva efficace”.
L’ambizioso piano di ricerca interdisciplinare del progetto si è articolato in diverse fasi, che hanno consentito di raccogliere dati utili a fare il punto della situazione italiana in tema di GBV in contesto accademico. “Dopo aver condotto una revisione sistematica della letteratura internazionale sulla prevenzione delle molestie sessuali in università, utile ad acquisire le conoscenze necessarie a orientare le fasi successive di ricerca, – spiega la docente di Unimore – è stato costruito e somministrato un questionario rivolto a tutti i membri delle quattro unità di ricerca, studenti personale accademico e amministrativo, per indagare le percezioni e l’entità della GBV in tutte le sue forme all’interno degli istituti.
La giornata del convegno sarà l’occasione per presentare i risultati emersi da quest’indagine quantitativa, unitamente a raccomandazioni utili ad affrontare e contrastare in modo efficace il problema.
In tal senso, è stato condotto anche uno studio di tipo qualitativo consistente in interviste con key-experts appartenenti a diversi Atenei, per mappare misure e interventi di prevenzione e contrasto attualmente in vigore nelle università italiane, altresì valutando la loro conformità con gli standard di efficacia a livello internazionale.
Infine, è attualmente in corso l’ultimo studio qualitativo, in cui i dati sono raccolti tramite interviste a vittime di molestie sessuali afferenti a qualunque università italiana. “L’obiettivo – conclude laprof.ssa Laura De Fazio– è indagare e comprendere quali siano i fattori protettivi potenzialmente utili a far fronte a questi episodi, nell’ottica di calibrare misure e interventi preventivi efficaci”.
Il Convegno, che vede coinvolte nel comitato scientifico le prof.sse Tindara Addabbo, Laura De Fazio, Giovanna Parmigiani ed in quello tecnico le dott.sse Debora Ginocchio, Oriana Binik, Carlotta Barra, si terrà nell’ Aula Convegni del Dipartimento di Giurisprudenza venerdì 4 aprile.
La giornata, che sarà un’occasione di scambio e confronto, vedrà intervenire Georgia Zara dell’Università di Torino, Ester Cois dell’Università di Cagliari, Stefano Porru dell’Università di Verona, Giovanna Vingelli dell’Università della Calabria, Cristina Gamberi dell’Università di Bologna, Alessandra Simonelli dell’Università di Padova, Patrizia Tomio dell’Università di Trento per esporre progetti europei e nazionali in cui è coinvolta l’università cui afferiscono.
Per poter partecipare al convegno, essendo i posti limitati, è obbligatoria la registrazione attraverso la compilazione del presente MODULO.