> FocusUnimore > numero 26 – maggio 2022
Always attentive to the promotion of sports practice, to support its students engaged in the pool discipline, Unimore has signed an agreement with “Amici del Nuoto VVF Modena”. This agreement will offer several benefits to enrolled students, including various guidance services in administrative practices, teacher mentoring, advice and career monitoring, and the opportunity to carry out the curricular internship at “Amici del Nuoto VVF” sites. The University Sports Centre (CUS) of Unimore will train teams to participate in national and international university championships. Also international students, such as Erasmus students, will have the opportunity to take advantage of the agreement during their stay in Italy.
Per gli studenti e le studentesse impegnati nel nuoto vi è una novità: Unimore e Amici del Nuoto VVF Modena hanno siglato un accordo che porterà numerosi vantaggi per chi affianca una disciplina in vasca al percorso universitario.
Unimore, che riconosce come fondamentale l’esigenza di attivare una politica che incentivi la collaborazione tra il mondo accademico e le istituzioni del territorio, collaborerà attivamente anche con gli Amici del Nuoto VVF Modena.
La convenzione prevede la disponibilità:di alloggi universitari Er.Go, dei servizi/benefici per il diritto allo studio universitario e per la compilazione delle varie pratiche amministrative, dell’accompagnamento e del sostegno alla scelta universitaria. Saranno a disposizione di tesserati e tesserate l’Informastudenti, un servizio a sportello che offre le informazioni utili per elaborare un progetto formativo, nonché una consulenza individuale per coloro che sono incerti nella scelta del percorso di studi più coerente con le personali attitudini ed aspirazioni.
L’Ateneo sosterrà il successo negli studi universitari dei tesserati Amici del Nuoto VVF Modena mediante:
- – l’affiancamento di tutor didattici ovvero di studenti senior che avranno il compito di aiutare studenti e studentesse per quanto concerne l’organizzazione della verifica della preparazione iniziale necessaria a valutare il grado di competenze individuali, nella costruzione di un adeguato piano di studi e, se necessario, la messa in atto di interventi personalizzati (supporto allo studio su insegnamenti altamente critici, potenziamento del metodo di studio, ecc.);
- – consulenza individuale dello psicologo di orientamento, per coloro che, soprattutto al primo anno, necessitano di riesaminare la propria scelta (ri-orientamento), oppure per chi si trova in difficoltà nel proseguimento degli studi;
- – monitoraggio periodico della carriera degli studenti universitari tesserati Amici del Nuoto VVF Modena con valutazione, a cadenza semestrale, sull’attività svolta.
Inoltre gli Amici del Nuoto VVF Modena offriranno la possibilità, sia ai propri tesserati e tesserate sia agli studenti e alle studentesse Unimore, di svolgere presso le proprie sedi e le aziende partner il tirocinio curriculare.
Coinvolto anche il CUS di Unimore, con i propri insegnanti e con i propri impianti,nella promozione della pratica sportiva per gli studenti iscritti e per la formazione di una o più squadre nelle discipline del nuoto pinnato, pentathlon, nuoto, nuoto sincronizzato al fine di partecipare ai campionati nazionali ed internazionali universitari.
Tra i vantaggi dei quali potranno godere gli studenti tesserati vi sono anche agevolazioni sia per l’acquisto di biglietti sia la sottoscrizione di abbonamenti a manifestazioni sportive.
Unimore rivolge, anche in questo accordo, una specifica attenzione alla comunità studentesca internazionale. Infatti sia gli studenti Unimore e gli atleti Amici del Nuoto VVF Modena sia gli studenti iscritti presso Atenei stranieri, come ad esempio studenti e studentesse Erasmus, avranno l’opportunità di usufruire di una ottima esperienza accademica durante la loro permanenza in Italia senza rinunciare al loro sport acquatico.
Bike to Work: la mobilità sostenibile promossa da Unimore e dal Comune di Reggio Emilia
Unimore continua nel suo impegno ad orientare le proprie attività istituzionali verso i 17 Sustainable Development Goals (SDGs), obiettivi di sostenibilità integrata contenuti nell’Agenda 2030 dell’ONU.Proprio all’incentivazione di comportamenti sostenibili, infatti, è dedicata una specifica sezione all’interno della programmazione strategica biennale e sessennale di Ateneo, approvata da alcuni mesi dagli organi collegiali di Unimore.
Così è nato l’accordo tra Unimore ed il Comune di Reggio Emilia dedicato alla riduzione dell’uso dell’auto.
Si chiama Bike to Work 1 2020 (www.comune.re.it/velopoli) ed è la sfida che i due enti si pongono per l’incentivazione dei comportamenti virtuosi dei dipendenti che prediligono la mobilità lenta, la promozione di nuove strategie per un trasporto sostenibile ed il contenimento dell’impatto negativo delle emissioni inquinanti.
Il personale di Unimore della città del Tricolore che, da aprile ad ottobre, aderirà al progetto Bike to Work avrà l’occasione di sostenere l’ambiente, avere un contributo economico e creare la rete di mobility manager aziendali di Reggio Emilia.
Il dipendente partecipante all’iniziativa dovrà: utilizzare la bicicletta nel percorso casa-lavoro in sostituzione del mezzo privato motorizzato; utilizzare un itinerario percorribile in bicicletta in sicurezza negli spostamenti casa-lavoro; possedere uno smartphone compatibile con le prescrizioni di utilizzo dell’applicazione indicata; attivare su proprio smartphone specifica applicazione gratuita (Wecity) messa a disposizione dal Comune di Reggio Emilia per verificare e certificare il mezzo utilizzato e distanze effettuate nel percorso casa-lavoro; sottoscrivere, tramite l’applicazione, il Regolamento e la Dichiarazione di partecipazione al progetto sperimentale Bike to Work 1 2020.Il contributo chilometrico per lo spostamento casa-lavoro, 20 centesimi per un importo massimo mensile di 50 Euro a dipendente, sarà erogato in busta paga successivamente alla quantificazione e certificazione dei chilometri percorsi.
Per la realizzazione del progetto il sostegno economico arriva dalla Regione Emilia-Romagna che crede fortemente in questo progetto che viaggia su due ruote.
Uno sportello per fornire supporto psicologico a studenti e studentesse: Accordo Unimore -Azienda Unità Sanitaria Locale – IRCCS di Reggio Emilia
Gli ultimi due anni, caratterizzati dall’emergenza pandemica, hanno comportato tanti disagi, anche a livello psicologico, in particolar modo ai giovani che si sono trovati a dover fronteggiare problemi d’ansia, dell’umore, del sonno, oltre che a dover conciliare con maggiore difficoltà il tempo da dedicare allo studio. Le associazioni studentesche di Unimore hanno chiesto al Rettore di poter attivare uno sportello di supporto psicologico, della durata sperimentale di un anno, che preveda prestazioni di assistenza psicologica a studenti e studentesse dell’ateneo.
Così è nato il progetto “Open G-Unimore”, promosso da Unimore e l’Azienda Unità Sanitaria Locale – IRCCS di Reggio Emilia, che consiste nell’attivazione di uno sportello psicologico di ascolto e consulenza per gli studenti dell’ateneo.
I professionisti dedicati al progetto sono psicologi esperti, che già lavorano nello sportello di ascolto e consulenza per la fascia 14-28 anni, denominato “Open G” di Reggio Emilia.Agli studenti iscritti ad Unimore verrà pertanto offerto un percorso di consulenza orientato a trovare la risoluzione a dubbi e/o la risposta a domande relative a situazioni di disagio emotivo e relazionale peculiari della giovane età adulta.
Gli psicologi di AUSL-IRCCS RE mettono a disposizione due spazi settimanali, uno su Modena e uno su Reggio Emilia, della durata rispettivamente di 4 + 4 ore per l’attività di consulenza.
L’accesso allo sportello “Open G-Unimore” avviene tramite chiamata diretta degli interessati ad una segreteria telefonica attiva H24, mediante un numero dedicato agli studenti.
Tramite la voce di segreteria verrà chiesto al chiamante di fornire alcuni dati e gli psicologi di AUSL-IRCCS RE richiameranno entro le 72 ore successive tutti gli studenti che abbiano lasciato il proprio contatto. Una volta raccolte le principali informazioni viene chiesto allo studente di fornire un contatto e-mail, con il quale saranno comunicati il luogo, la data e lo psicologo di riferimento per il primo appuntamento.
Lo psicologo potrà “esplorare” la domanda fino ad un massimo di quattro colloqui, effettuabili a cadenza indicativamente quindicinale.
La consulenza dello psicologo contribuirà a rafforzare le risorse individuali o individuare fin da questa prima fase i casi nei quali la complessità della situazione richieda di fare percorsi e approfondimenti diversi.
Baskin e Dodgeball: lo sport per tutti negli spazi di tutti
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza, dove prima c’era solo disperazione” così scriveva Nelson Mandela. Unimore e CUS fanno sempre più loro queste parole ponendo particolare attenzione allo sport, non solo per l’attività agonistico professionale, ma anche e soprattutto per la funzione educativa di socializzazione ed integrazione che ha verso giovani inattivi, con disabilità e immigrati.
Questa sensibilità ha portato l’Ateneo emiliano e il CUS ad aderire al progetto SPONC https://www.cusi.it/progetto-sponc/ del CUSI – Centro Universitario Sportivo Italiano che promuove gli sport non convenzionali e non agonistici, svolti possibilmente all’aperto o in spazi pubblici quali piazze e parchi, con il preciso intento di contrastare la sedentarietà e l’abbandono dell’attività sportiva.“Unimore e CUS, particolarmente sensibili alla cultura della disabilità, credono fermamente che lo sport sia un ottimo strumento di integrazione della persona con disabilità ancor oggi troppo stigmatizzata dalla società. Aderendo al progetto SPONC – afferma il Delegato del Rettore alla Disabilità e ai DSA di Unimore dott. Giacomo Guaraldi – ci auguriamo, infatti, di abbattere le ancora troppo presenti barriere sociali che impediscono al soggetto con disabilità di sentirsi parte integrante di una comunità.”
In particolare il progetto del “CUS Unimore for Inclusion” è dedicato a due sport come il Baskin ed il Dodgeball.
Il Baskin è una attività sportiva che si ispira al basket, ma con caratteristiche particolari ed innovative. 10 le regole che governano il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani con disabilità di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da ragazze!). Il Baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società.Le 10 regole valorizzano il contributo di ogni ragazzo/a all’interno della squadra: infatti il successo comune dipende realmente da tutti. Quest’adattamento, che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale» a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone con disabilità.
Il Dodgeball è uno sport di squadra, nato negli Stati Uniti, che trae origine dalla palla prigioniera (o palla avvelenata). Il successo mondiale di questo sport è dovuto alla sua estrema versatilità nella pratica di gioco grazie al connubio di tecnica, atletica e strategia. Per questa sua caratteristica, il dodgeball sta divenendo un facile riferimento didattico nelle scuole e nelle aziende per la sua capacità di coinvolgimento delle persone. Le regole del gioco sono semplici infatti in una partita, che si svolge in un campo di gioco più piccolo di un campo di pallavolo, si confrontano due squadre (maschili, femminili o miste) ciascuna di 6 giocatori. Si utilizzano 5 palloni contemporaneamente con lo scopo di colpire ed eliminare tutti i giocatori avversari senza essere eliminati.
Le attività, introdotte nelle scuole superiori “Guarino Guarini” e “Alessandro Tassoni” di Modena dal mese di aprile fino alla fine dell’anno scolastico, culminano in due iniziative aperte alla città. Infatti domenica 8 maggio si è tenuta in viale Gramsci la manifestazione Baskin, mentre domenica 5 giugno si terrà quella dedicata a Dodgeball al Parco XXII aprile.
“L’attività del Baskin – afferma il Responsabile Leonardo Zanfi – è stata un’incredibile opportunità di integrazione sia per persone con disabilità che per tutti coloro che cercano nello sport uno scopo che vada oltre il solo aspetto agonistico di praticare un’attività sportiva ma che incentiva e permette la relazione e la socializzazione, oltre alla promozione di sani stili di vita. Il dodgeball grazie alla sua facilità di regole e praticità sarà invece un’innegabile veicolo di integrazione e un facilitatore nelle creazioni di rapporti di socialità anche per chi ha difficoltà di comunicazione dovute alla non conoscenza della lingua italiana. La collaborazione del Comune di Modena permetterà di far vivere la nostra fantastica città a tutti coloro che parteciperanno al progetto”.