FocusUnimore > numero 41 – novembre 2023
Unimore and the Municipality of Reggio Emilia enhance their collaboration with a new agreement
Unimore and the Municipality of Reggio Emilia have signed a new Agreement, renewing and expanding their strategic collaboration. The ceremony took place in the historic Sala del Tricolore, a symbolic place that underlines the importance of this agreement for both institutions. The new Agreement, valid for the next six years, focuses on two key elements: ‘spaces’ and ‘people’. The agreement provides for the implementation of six service areas: ‘culture for the university and university for culture’; ‘study orientation’; ‘orientation for work’; ‘sports practice’; ‘hospitality’; and ‘mobility’. These areas will receive special attention and increased investment in the coming years, guaranteeing comprehensive and quality support for students, and promoting constant interaction between the city and the university. With the signing of this Agreement, Reggio Emilia and the University of Modena and Reggio Emilia consolidate a solid partnership, aimed at building a future of joint growth and mutual enrichment.
Firmato un nuovo Accordo Quadro, mirato a potenziare la collaborazione accademica e urbana. L’accordo prevede l’espansione dei poli universitari e dei servizi per studenti, docenti e ricercatori. Con focus su ‘spazi’ e ‘persone’, l’iniziativa rafforza l’integrazione tra città e università, promuovendo crescita e innovazione condivise.
Unimore e il Comune di Reggio Emilia hanno siglato un nuovo Accordo Quadro, rinnovando e potenziando la loro collaborazione strategica. La firma è avvenuta nella storica Sala del Tricolore, un luogo simbolico che testimonia l’importanza di questo accordo per entrambe le istituzioni.
Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e il Rettore di Unimore, Carlo Adolfo Porro, insieme al Prorettore per la sede reggiana di Unimore, Giovanni Verzellesi, all’Assessora a Educazione e Università, Raffaella Curioni, al Vicesindaco con delega alla Rigenerazione urbana, Alex Pratissoli, e all’Assessora a Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna, Paola Salomoni.
Il nuovo Accordo, valido per i prossimi sei anni, si focalizza su due elementi chiave: “spazi” e “persone”. Questi diventano i pilastri di iniziative strategiche che includono la ristrutturazione e il potenziamento del terzo Polo universitario di Palazzo Baroni e l’istituzione del quarto Polo universitario presso il Reggiane Parco Innovazione. Viene inoltre previsto un incremento di 150 posti letto per studenti, docenti e ricercatori, nonché un significativo ampliamento dei laboratori nel Campus San Lazzaro.
“Nell’ambito delle celebrazioni per il 25° anniversario di Unimore, abbiamo voluto rilanciare la nostra visione strategica con la firma di questo nuovo accordo quadro – ha dichiarato il Rettore, Carlo Adolfo Porro – Non si tratta solo di un momento istituzionale, ma anche di un momento di riflessione e rinnovamento. L’accordo con il Comune di Reggio Emilia, un partner che ha sempre dimostrato grande attenzione alle esigenze della nostra comunità universitaria, ci permette di delineare e definire nuovi obiettivi e ambiti strategici. Allo stesso tempo, ci offre l’opportunità di perfezionare e ampliare i punti del precedente accordo del 2016. In particolare, ci concentriamo sulla qualità dei servizi, sull’aggiornamento delle strutture e sull’evoluzione dell’offerta formativa presso la nostra sede di Reggio Emilia. L’obiettivo è quello di creare un ambiente universitario sempre più attraente e sostenibile, che possa arricchire la città di Reggio Emilia e, al contempo, beneficiare della sua crescita e sviluppo. Questo è un impegno reciproco che ci vede uniti nel perseguire un incremento quali-quantitativo delle attività didattiche, di ricerca e innovazione, e nel migliorare le strutture e i servizi a disposizione di studenti e personale”.
“Questo nuovo Accordo si stipula a conclusione di un arco temporale in cui la crescita dell’Università a Reggio Emilia è stata importante, in ogni ambito, sul piano qualitativo e quantitativo: un dato sottolineato dalla partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’Anno accademico di Unimore al teatro Municipale – ha detto il Sindaco Luca Vecchi – Parliamo oggi di esiti di un percorso che fu avviato 25 anni fa da Ateneo, Comune e mondo economico, in una città che non aveva una tradizione universitaria: una città non-universitaria, che progressivamente si è impegnata e si impegnerà a essere universitaria, superando fra l’altro qualche residuo di provincialismo. L’inserimento dell’area didattica e di ricerca sul Digitale è un obiettivo storico di un Accordo basato sulla relazione Città-Università. La crescita dell’Ateneo, infatti, non può essere estranea al contesto in cui si inserisce: serve che la comunità collabori, attraverso ogni sua componente, in particolare le istituzioni e il mondo economico. Insieme, ogni giorno, dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per l’Università nella nostra città. Serve questo spirito, che è lo stesso con cui ci siamo attivati per creare le condizioni d’ingresso dell’Università nel parco Innovazione alle Reggiane. La crescita dell’Ateneo implica una città più europea e aperta all’innovazione, caratteristiche tipiche di Reggio Emilia in cui dobbiamo credere con sempre maggiore convinzione”.
L’accordo prevede l’implementazione di sei aree di servizio: “cultura per l’Università e Università per la cultura”; “orientamento allo studio”; “orientamento per il lavoro”; “pratica sportiva”; “ospitalità”; “mobilità”.
Queste aree riceveranno un’attenzione particolare, e vedranno un incremento degli investimenti nei prossimi anni, garantendo un supporto completo e di qualità per gli studenti, e promuovendo una costante interazione tra città e università.
Con la firma di questo Accordo Quadro, Reggio Emilia e l’Università di Modena e Reggio Emilia consolidano una partnership solida, tesa a costruire un futuro di crescita congiunta e di reciproco arricchimento.
Questa nuova tappa nella storia della città e dell’ateneo rappresenta un impegno molto tangibile verso l’innovazione e lo sviluppo, ed è la dimostrazione di quanto la collaborazione tra istituzioni possa portare a risultati concreti e a benefici diffusi.