> FocusUnimore > numero 3, aprile 2020
Mantova costituisce storicamente uno dei bacini di elezione da cui provengono numerose iscritte e numerosi iscritti a Unimore, soprattutto nella sua area a sud di Suzzara. Era dunque naturale che nella sua espansione l’Università di Modena e Reggio Emilia guardasse al territorio dei Gonzaga come risposta ad un bisogno scientifico e culturale espresso da quelle centinaia di studenti che si recano quotidianamente presso il nostro Ateneo.
La sinergia tra l’Università di Modena e Reggio Emilia e il territorio mantovano rappresenta, in questa ottica, per il nostro ateneo un‘importante opportunità di crescita e di sviluppo sia dal punto di vista didattico, attraverso l’attivazione di corsi di laurea, specializzazione e training aziendale, sia da quello di ricerca e trasferimento tecnologico, con l’attivazione di laboratori a stretto contatto con le realtà industriali di un territorio contiguo e per molti aspetti complementare a quello modenese e reggiano.
Tale sinergia nasce nel 2017 dall’esigenza, espressa della Fondazione UniverMantova (FUM), di attivare a Mantova un corso di laurea in Ingegneria Informatica per rispondere a manifestazioni di interesse di tante studentesse e studenti mantovani, e alle sempre più pressanti richieste di competenze in questo settore da parte della realtà produttiva e delle aziende del territorio. Secondo la sua tradizione che la vede figurare ai primi posti delle classifiche del CENSIS nel settore dell’Ingegneria, Unimore ha risposto a tale richiesta con un progetto ben strutturato e supportato dalle numerose collaborazioni industriali attive nei dipartimenti tecnico-scientifici che hanno consentito di assicurare la desiderata concretezza nei contenuti del corso e facilitare quindi un futuro radicamento dell’iniziativa nel territorio mantovano. Le realtà industriali mantovane hanno da subito sposato tale progetto, fornendo il loro supporto e la disponibilità a finanziarne ed assecondarne il consolidamento, in accordo con una visione di lungo termine che potrà dar vita anche ad attività di ricerca industriale e a progetti di trasferimento tecnologico, nonché a future costituzioni di spin-off accademici.
Il Corso di Laureadi primo livello (triennale) in Ingegneria Informatica istituito a Mantova ha fatto il suo esordio a partire dall’a.a. 2018-2019. L’iniziativa didattica ha visto la luce grazie alla collaborazione instaurata tra Unimore e la Fondazione UniverMantova (FUM) come risultato dello sforzo congiunto dei tre dipartimenti che fanno capo alla scuola di Ingegneria dell’Ateneo: il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF), il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DISMI) e il Dipartimento di Fisica, Informatica e Matematica (FIM). Il corso ha subito ricevuto da parte del territorio mantovano un ottimo riscontro che si è concretizzato in un elevato numero di iscrizioni, arrivando a sfiorare le 100 immatricolazioni già al primo anno di attivazione.
L’iniziativa didattica progettata si pone come un corso innovativo che guarda al futuro dell’Industria 4.0 e degli ambienti smart, dove le città, i veicoli, le persone e gli stessi prodotti industriali saranno dotati di sensori intelligenti, in grado di comunicare con piattaforme informatiche evolute. Le materie di studio innestano, in un percorso tipico dell’ingegneria informatica, aspetti applicativi inerenti la progettazione di impianti e prodotti industriali evoluti e connessi in rete sin dalla prima fase di progettazione: tra le parole chiave del corso ritroviamo l’Internet of Things, i sistemi di Cloud Computing, l’intelligenza artificiale e il machine learning, e la sicurezza by design di sistemi e prodotti industriali. La preparazione è completata da materie tipiche dell’Ingegneria Industriale quali smart design, manifacturing intelligente e automazione industriale per operare in contesti produttivi sempre più automatizzati e flessibili.
L’attività di apprendimento viene sviluppata sia con lezioni tradizionali sia attraverso attività di laboratorio e progetti di gruppo svolti presso gli spazi messi a disposizione dalla sede di Mantova, e completata da un tirocinio in azienda.
Attualmente è in fase di allestimento un laboratorio dove ospitare studenti e ricercatori di Unimore, con strumentazioni e finanziamenti ricevuti da enti ed aziende del territorio tra cui Mynet, TEA, Camera di Commercio, Sisma, Tetra Pak.
L’accoglienza per questo corso è testimoniata dalle sempre più pressanti richieste di laureati, tirocinanti e tesisti.
Con l’a.a. 2019-2020 sono state inaugurate attività che coinvolgono studenti e aziende sia internazionali sia del territorio. In particolare è stato realizzato un hackathon sul tema delle smart city con l’obiettivo di individuare soluzioni creative per migliorare la vita nelle nostre città attraverso servizi informatici innovativi.
L’evento dell’hackathon SCIoTeM – Smart City, Internet of Things e Mobilità – si inserisce nell’ambito del progetto “Mantova: Laboratorio territoriale diffuso per l’innovazione e l’occupabilità” sostenuto da Fondazione Cariverona e promosso da diversi enti del territorio. Come dichiarato del professor Marco Mamei, presidente del corso di laurea, “L’hackathon è stato un importante momento di incontro tra studenti e professionisti realizzato con l’intento di trovare soluzioni smart, intelligenti e green da applicare nelle nostre città. Grazie alla presenza e alla sinergia tra le diverse istituzioni partner del progetto potranno nascere concrete possibilità di sviluppo per la Mantova del futuro”.
L’hackathon ha visto la partecipazione di circa 40 studenti: i partecipanti hanno lavoratoin team perideare, progettare e prototipare soluzioni innovative relative a diverse tematiche: (1) Smart Parking – soluzioni innovative per il monitoraggio e la gestione dei parcheggi nella città (es., previsione della disponibilità dei parcheggi, analisi real-time dell’uso dei parcheggi); (2) Smart Mobility – soluzioni creative a supporto della mobilità urbana (es. ride sharing, bike sharing, mobility as a service); (3) Smart Garbage Collection – soluzioni creative a supporto della raccolta ottimizzata dei rifiuti (es. sensori intelligenti sui cassonetti e ottimizzazione della raccolta, identificazione tramite sensori di rifiuti abbandonati); (4) Smart Metering & Smart Utilities – soluzioni innovative per l’ottimizzazione dei consumi (luce, gas e acqua) nelle città.
Sempre nell’a.a. 2019-2020 sono stati avviati alcuni progetti di ricerca e trasferimento tecnologico incentrati sulla città di Mantova.
In particolare, Bosch in collaborazione con il Centro di Ricerca AIRI (Artificial Intelligence Research and Innovation) di Unimore ed altre aziende, ha dato vita ad un progetto pilota per lo smart parking, con l’obiettivo di ridurre i tempi per la ricerca di un parcheggio, rendendo più rapido il flusso del traffico e riducendo così code, inquinamento e perdite di tempo. Sono circa 85 i sensori di parcheggio installati lungo Corso Vittorio Emanuele II nel centro storico di Mantova che permettono di segnalare i parcheggi disponibili, sfruttando l’infrastruttura wireless che garantisce la comunicazione tra i sensori e la piattaforma centrale, utilizzando il protocollo LoRaWAN (Long Range Wide Area Network). L’attività di ricerca prevede la sperimentazione e la prototipazione di strumenti software per manipolare i dati raccolti dai sensori. In particolare, si creeranno statistiche relative all’utilizzo dei parcheggi, alla classificazione degli stessi e all’analisi di comportamenti anomali al fine di poter predire lo stato di occupazione dei parcheggi. Si stima che il sistema possa portare ad un risparmio di tempo di circa il 35% nella ricerca del parcheggio.
Con l’apertura delle sue attività in terra mantovana Unimore si candida a rafforzare i suoi già solidi legami col territorio e a caratterizzarsi come un polo proiettato con uno sguardo ampio di orizzonte futuro, dove innovazione e tecnologia si sposano con l’impegno della ricerca accademica per tutelare e salvaguardare l’ambiente. Sappiamo quanto il traffico sia fonte oggi di inquinamento per le nostre città. Le iniziative intraprese in accordo con le istituzioni ed il tessuto produttivo locale di Mantova stanno lì a testimoniare lo sforzo del nostro Ateneo a offrire un suo originale contributo a questo obiettivo che va oltre la sua dimensione di sfida scientifica e culturale per farsi presente.