Page 57 - Focus Unimore n. 14 Aprile2021
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La storia del Mercato Albinelli




                              Il mercato del centro storico modenese è sempre stato il fulcro della
                              vita cittadina; per secoli si è svolto in Piazza Grande con qualunque
                              intemperia, sotto lo sguardo della statua della Bonissima che molti
                              Autori considerano il simbolo emblematico dell’Ufficio della Bona Opi-
                             nione. Questa statua, che è considerata un’icona della città di Modena,
                          è stata posta per secoli al centro della piazza su un basamento in Calcare
                    rosso di Verona dove erano scolpite le misure modenesi citate negli Statuti
                    comunali del 1327, quale riferimento per gli scambi commerciali. Nel 1468 la
                    Bonissima è stata spostata all’angolo del Palazzo Comunale rivolto su via Ca-
                    stellaro, dove si trova tuttora.
                    Mappe e documenti ricordano la toponomastica delle strade che delimitavano
                    un tempo Piazza Grande e le attività che lì si svolgevano a supporto del mer-
                    cato cittadino. Ad esempio, la Contrada delle Beccherie (attuale via Selmi), la
                    Contrada delle Vaccine e il Vicolo del Bue (oggi trasformate nelle strade che
                    delimitano Piazza XX Settembre) rammentano l’attività di macellazione, lavora-
                    zione e vendita carni che si tenevano in epoca ducale nei pressi della Beccheria
                    Grande, poi nominata Macello Pubblico, posta alle spalle degli edifici comunali
                    che si affacciavano sul lato meridionale di Piazza Grande, nel luogo dove oggi
                    si erge il palazzo della banca.

                    Il progetto di realizzare un mercato coperto cittadino e riorganizzare così l’arre-
                    do urbano di Piazza Grande e dintorni iniziò nel 1870, ma fu solo nel 1931 che
                    venne inaugurato il Mercato di via Albinelli.



                    Gemma. Museo Mineralogico e Geologico Estense



                    Il Museo Gemma del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geo-
                    logiche di Unimore (www.museogemma.unimore.it) raccoglie un
                    mondo incredibile di minerali, gemme, rocce e meteoriti. Un ricco
                    patrimonio fortemente legato alla storia della città di Modena e del
                    suo territorio, che affonda le proprie origini nel 1786.

                    Dalla sua riapertura al pubblico, nel 2005, il Museo si è proposto di valorizzare e
                    promuovere il patrimonio museale di Ateneo e diffondere la cultura scientifica in
                    stretta connessione con l’educazione al patrimonio storico e al territorio.
                    In tempi recenti, il Museo ha rinnovato la propria missione rivolgendosi con
                    sempre maggiore determinazione alla definizione di strategie di valorizzazione
                    in grado di favorire nuove sinergie e prospettive di collaborazione nella realtà
                    locale anche in una dimensione economica e sociale.

                    Il Museo Universitario Gemma utilizza il patrimonio culturale per organizzare
                    percorsi formativi, eventi e percorsi espositivi per le Scuole e il pubblico, anche
                    in occasione di iniziative speciali.

                    Per i risultati conseguiti con queste attività ha ricevuto premi e riconoscimenti.




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