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Onde di esondazione nella piana alluvionale tra Secchia e Panaro. (Fonte: Orlandini et al., 2023)



                preservate quando la superficie del terreno viene   descrizioni fisico-matematiche dettagliate e ca-

                partizionata. Vengono presentati nuovi metodi di   ratterizzazioni statistiche rigorose. Nonostante
                analisi del terreno in grado di estrarre automati-  un argine appaia come un “mucchio di terra” e
                camente le reti dei talweg e dei crinali dai modelli   possa essere sistemato in modo semplice, la sua
                digitali del terreno a elevata risoluzione, senza la   meccanica non è per nulla semplice e deve essere
                necessità di riempire artificialmente le depressioni   studiata in modo tecnicamente rigoroso.
                e di aggregare le griglie originali.”            La rappresentazione della superficie del

                  I metodi sviluppati forniscono nuovi paradigmi   suolo è fondamentale per descrivere i feno-
                per scienziati e ingegneri al fine di incorporare   meni di scorrimento superficiale e di intera-
                il dettaglio, offerto dai dati topografici a elevata   zione tra correnti superficiali e sotterranee.
                risoluzione (1 metro o anche inferiore), nei modelli   Per esempio, quando un argine collassa per effet-

                di descrizione dei processi geofisici superficiali.  to di un sormonto o di fenomeni di erosione inter-
                  “La comprensione dei processi idrologici fonda-  na causati dalla presenza di tane, l’inondazione si
                mentali come, per esempio, la filtrazione, lo scor-  propaga sulla piana alluvionale che è generalmen-

                rimento superficiale, l’accumulo e lo scioglimento   te alterata dalle infrastrutture costruite dall’uomo.
                nivale – spiega il prof. Stefano Orlandini – sono   L’algoritmo Landmark è stato concepito per iden-
                la base essenziale per poter identificare le misure   tificare in modo automatico le barriere al
                di prevenzione e protezione rispetto ai fenomeni   deflusso superficiale rappresentate da cri-
                idrologici avversi.”                           nali naturali, da argini, e da rilevati stradali.
                                                               Descrivere la propagazione delle inondazioni è es-
                  Per esempio, per ridurre ai livelli accettabili il   senziale per gestire le operazioni di soccorso
                rischio di collasso degli argini è necessario cono-  e le eventuali evacuazioni.
                scere la grandezza e la durata delle piene nei corsi
                d’acqua e come queste correnti interagiscono con   “In questo caso, conclude il prof. Stefano Orlan-
                l’ammasso filtrante che costituisce l’arginatura.   dini - l’impulso è stato quello di rispondere a un

                Si tratta di fenomeni complessi, che richiedono   problema di rilevanza sociale e solo in un secondo

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