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Nella seconda metà del XIX secolo fu poten-
ziata l’attività meteorologica, creando nel mode- 5 per mille
nese la prima rete pluviometrica provinciale.
All’interno dell’Osservatorio furono inoltre
ideati e realizzati strumenti allora all’avanguardia e Per continuare a sostenere il patrimonio ar-
ancora oggi conservati nel museo come il Pluvio- chitettonico e museale di Unimore, attraver-
metro a raccoglitore orario e l’Evaporigrafo so la donazione del “5 per mille”, è sufficien-
di Domenico Ragona. te apporre il codice fiscale 00427620364
Tra i preziosi strumenti conservati al suo in- dell’Università degli Studi di Modena e
terno, oltre quelli appena citati, vanno ricordati i Reggio Emilia nel relativo riquadro in fase di
telescopi Newtoniani di Giovan Battista Amici, il dichiarazione dei redditi.
cannocchiale di Fraunhofer, le “macchina a divi- Il 5 per mille è una misura fiscale che con-
dere” e “comparatore” di Perreax, i globi terrestri sente ai contribuenti di destinare una quo-
e celesti, le sfere armillari, gli strumenti dei pas-
saggi, vari strumenti meteorologici del XX secolo ta dell’IRPEF (pari, appunto, al 5 per mille
e strumenti di misura da laboratorio del periodo dell’imposta sul reddito), ma non comporta
1930-1950. In tutto sono stati catalogati circa oneri aggiuntivi.
300 pezzi di valore storico-museale, un caso
quasi unico in Italia.
Le osservazioni terrestri, e non solo meteo-
rologiche, portarono nel 1892 alla nuova denomi-
nazione di Osservatorio Geofisico. Da allora la
struttura viene considerata come Istituto dell’U-
niversità. I rilievi meteorologici, iniziati allora,
continuano ancora oggi, con l’ausilio di strumen-
tazione automatica.
La lunga serie storica meteoclimatica di cui è
custode l’Osservatorio modenese è una delle po-
che in Italia di durata ininterrotta e di tanto lunga
sequenza, oltremodo attendibile perché il posizio-
namento degli strumenti non ha subito significativi
cambiamenti nel tempo.
Oggi l’Osservatorio è finalmente visitabile
come accade in occasione di eventi cittadini e uni-
versitari o durante le aperture programmate.
Per maggiori informazioni sull’Osservatorio
e sulle aperture al pubblico è possibile scrivere
a ossgeo@unimore.it. L’Osservatorio Geofisico di Videotour all’Osservatorio Geofisico
Unimore è anche su Facebook @osservatoriogeo-
fisico e Instagram @lablarma.
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