Page 5 - focusUnimore_febbraio2023
P. 5
ze fra paesi molto avanzati, in prevalenza nel nord Europa e paesi maggiormente in difficoltà, fra cui l’Italia.
Il nostro paese si è quindi dotato di un’Agenda Digitale Nazionale, aggiornando più volte il proprio fra-
mework regolatorio, Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) - Dlgs 82/2005 e ha progettato un Piano
di Transizione Digitale caratterizzato da un modello strategico ed un insieme di obiettivi ed indicatori,
specifici per ciascuna tipologia di pubblica amministrazione.
L’immagine seguente mostra gli elementi del modello strategico.
Da un punto di vista progettuale sono stati sviluppati
i sistemi di identità digitale ovvero Sistema Pubblico
di Identità Digitale (SPID), Carta di Identità Elettroni-
ca (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS), il sistema
dei pagamenti della pubblica amministrazione Pago-
PA, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente
(ANPR), l’app. del cittadino (APP.IO) e, più recentemen-
te, la Piattaforma Notifiche Digitali (PND) e la Piattafor-
ma Digitale Nazionale Dati (PDND).
Da un punto di vista organizzativo è stata potenziata
l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), a cui sono sta-
ti assegnati compiti regolatori e sanzionatori, è stato
istituito un Dipartimento per la Trasformazione Digitale
(DTD) con compiti di coordinamento delle politiche di
transizione digitale, la società PagoPA spa per la ge-
stione dei sistemi PagoPA e App.IO e l’Agenzia per la
Cybersicurezza Nazionale (ACN), per il coordinamento ed il monitoraggio a livello europeo e nazionale delle
politiche di contrasto al cyber crime.
L’Italia ha quindi migliorato progressivamente la propria performance nel DESI, riducendo in parte il
proprio digital divide. Il nostro paese si posiziona, tuttavia, ancora al di sotto della linea mediana europea,
come di seguito rappresentato.
5