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Unimore ai vertici nazionali per occupabilità di laureati e laureate: lo dicono
Censis e Almalaurea
Il livello di occupabilità si conferma un punto di forza indiscusso dell’Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Unimore: a dirlo sono, da diversi anni, la
classifica Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) sulle università italiane e il
Rapporto Almalaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati e
delle laureate.
Il rapporto Censis consiste in un’articolata analisi del sistema universitario
basata sulla valutazione degli atenei relativamente a strutture disponibili,
servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di
internazionalizzazione, comunicazione, servizi digitali e occupabilità.
Proprio su quest’ultimo fronte, Unimore, continua a svettare in prima posizione
tra i grandi atenei d’Italia per opportunità lavorative in favore di studenti
e studentesse con il punteggio di 105 su 110, davanti a prestigiose realtà
accademiche e a tutti gli atenei regionali di eguale dimensione.
Anche il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea che, nel suo ultimo rapporto
relativo alla indagine sulla occupazione di laureati e laureate di secondo
livello presso l’ateneo emiliano, intervistati dopo un anno dal conseguimento
del titolo, ha rilevato un tasso di disoccupazione ulteriormente sceso fino
al 5,8%, inferiore di ben 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un
risultato straordinario se raffrontato al livello della disoccupazione giovanile in
Italia, fotografato nel dicembre 2021 (fascia di età 15/24 anni – fonte Istat) al
26,8%, che ci restituisce l’importanza dei titoli conseguiti presso Unimore.
Rispetto al panorama regionale, l’Università di Modena e Reggio Emilia si colloca
ad un livello di disoccupazione che è quasi la metà di quello regionale, attestato
– sempre secondo Almalaurea – all’11,4%.
Tra gli occupati ad un anno dal conseguimento del titolo, la retribuzione è in
media di 1.438 euro mensili netti, maggiore della media regionale (1.405 euro)
e di quella nazionale (1.407 euro).
Gli ottimi dati che questi importanti rapporti ci restituiscono si collocano senz’altro
entro un contesto particolarmente favorevole, che vuole la realtà modenese
e reggiana molto dinamica per ciò che riguarda il tessuto produttivo, ma non
possono essere analizzati senza considerare il grande impegno che Unimore
profonde in termini di qualità della didattica e attenzione al percorso formativo
di studenti e studentesse: il 68,1% dei laureati e delle laureate, infatti, termina
l’università in corso, con un voto medio di laurea di 101,9 su 110.
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