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nella scuola, diventa un laboratorio di società.
Le 10 regole valorizzano il contributo di ogni ragazzo/a all’interno della squadra:
infatti il successo comune dipende realmente da tutti. Quest’adattamento, che
personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di
superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale»
a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone con disabilità.
Il Dodgeball è uno sport di squadra, nato negli Stati Uniti, che trae origine dalla
palla prigioniera (o palla avvelenata). Il successo mondiale di questo sport è dovuto
alla sua estrema versatilità nella pratica di gioco grazie al connubio di tecnica,
atletica e strategia. Per questa sua caratteristica, il dodgeball sta divenendo
un facile riferimento didattico nelle scuole e nelle aziende per la sua capacità di
coinvolgimento delle persone. Le regole del gioco sono semplici infatti in una
partita, che si svolge in un campo di gioco più piccolo di un campo di pallavolo,
si confrontano due squadre (maschili, femminili o miste) ciascuna di 6 giocatori.
Si utilizzano 5 palloni contemporaneamente con lo scopo di colpire ed eliminare
tutti i giocatori avversari senza essere eliminati.
Le attività, introdotte nelle scuole superiori “Guarino Guarini” e “Alessandro
Tassoni” di Modena dal mese di aprile fino alla fine dell’anno scolastico, culminano
in due iniziative aperte alla città. Infatti domenica 8 maggio si è tenuta in viale
Gramsci la manifestazione Baskin, mentre domenica 5 giugno si terrà quella
dedicata a Dodgeball al Parco XXII aprile.
“L’attività del Baskin - afferma il Responsabile Leonardo Zanfi – è stata
un’incredibile opportunità di integrazione sia per persone con disabilità che per
tutti coloro che cercano nello sport uno scopo che vada oltre il solo aspetto
agonistico di praticare un’attività sportiva ma che incentiva e permette la relazione
e la socializzazione, oltre alla promozione di sani stili di vita. Il dodgeball grazie alla
sua facilità di regole e praticità sarà invece un’innegabile veicolo di integrazione
e un facilitatore nelle creazioni di rapporti di socialità anche per chi ha difficoltà di
comunicazione dovute alla non conoscenza della lingua italiana. La collaborazione
del Comune di Modena permetterà di far vivere la nostra fantastica città a tutti
coloro che parteciperanno al progetto”.
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