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pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. questo caso sfumato, con beneficio per entram-
L’ambito di attività riguardante l’analisi e valuta- be le parti. Infatti, se da un lato vi è un interesse
zione di dati di telerilevamento ai fini dell’aggior- diretto e specifico della Regione di svolgere de-
namento della cartografia dei dissesti idrogeolo- terminate attività a supporto delle proprie finalità
gici a scala regionale è particolarmente rilevante. istituzionali, dall’altro tali attività consentono ai
Infatti, tali carte rappresentano elemento conosci- ricercatori Unimore di acquisire dati utili allo svi-
tivo fondamentale degli strumenti di pianificazione luppo di approcci ed algoritmi innovativi di analisi
territoriale, dai piani di bacino ai piani urbanistici, ed elaborazione dei dati, ed acquisire risultati di
per implementare per via normativa politiche di valenza generale nel campo della comprensione
prevenzione. Una informazione chiave fornita da dei processi naturali che governano l’evoluzione
tali carte è lo stato di attività delle frane, un fattore dei fenomeni che vengono studiati e monitorati. In
tutt’altro che banale da determinare nel caso di sostanza, terza missione e ricerca si interfacciano,
frane di grandi dimensioni, che possono muover- in questo caso, in modo molto stretto, in quello
si di pochi centimetri all’anno senza dare chiare che può essere visto come un esempio virtuoso
evidenze sul terreno di movimenti. In tale ambito, di sinergia tra enti pubblici per il contrasto al
i ricercatori del Dipartimento si occupano della rischio idrogeologico.
cosiddetta radar-interpretazione, ovvero la valuta-
zione da parte di esperti di frane di dati di sposta-
mento del terreno (su base pluriennale o mensile)
derivanti dall’elaborazione interferometrica di
dati radar satellitari.
La significatività di tali dati, attualmente aggior-
nabili con grande frequenza grazie alla costella-
zione di satelliti “Sentinel” dell’Agenzia Spaziale
Europea, necessita infatti di essere analizzata a
seconda del contesto geologico a cui tali dati si
riferiscono, tenendo altresì conto dei limiti intrin-
sechi delle diverse tecniche di elaborazione dati.
L’obiettivo di questa attività, è pertanto quello di
sviluppare protocolli di ottimizzazione dell’utilizzo
di dati interferometrici per l’aggiornamento delle
carte inventario e, in prospettiva, di consentire il
loro utilizzo ai fini dell’allertamento sulla base di
possibili movimenti precursori d’evento e per la
valutazione dell’evoluzione spazio-temporale di
frane in corso d’evento.
In conclusione, è evidente dalla descrizio-
ne dell’insieme di queste attività svolte dei ricer-
catori del Dipartimento di Scienze chimiche e Ge-
ologiche per conto della Regione Emilia-Romagna,
come il confine tra terza missione e ricerca sia in
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