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Le ricerche sul cervello umano sviluppate a
Unimore trovano riconoscimento nel progetto
europeo “Human Brain Project”
(Francia); l’unità di bioinformatica
diretta dal Prof. Raf Va De Plas a Delft
(Paesi Bassi). Le unità di Modena e di
Lione si occuperanno della raccolta
dei campioni, la prima procederà
anche all’analisi morfologica degli
stessi in collaborazione con il Dott.
Ludovico Silvestri del LENS di Firenze,
e l’unità di Delft sarà responsabile
dell’analisi bioinformatica dei dati.
Per la raccolta dei campioni a
Modena, il Prof. Jonathan Mapelli
si avvarrà della collaborazione
del Prof. Stefano Meletti,
Direttore dell’unità di Neurologia
dell’Ospedale civile di Baggiovara.
Ricostruire l’architettura del
Ricostruire il funzionamento del cervello umano al tessuto cerebrale è l’approccio del
computer entro il 2030 è l’obiettivo del progetto Prof. Mapelli che ricorrerà a tecniche di microscopia
europeo “Human Brain Project” nel quale entrerà all’avanguardia per ricostruire l’organizzazione
Unimore a marzo 2020 grazie a SMART BRAIN, il strutturale di porzioni di cervello umano, ambito
progetto di ricerca triennale coordinato da Jonathan di ricerca di cui si interessa da oltre 15 anni
Mapelli, docente di Fisiologia del Dipartimento con un approccio multidisciplinare che coinvolge
Scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze. competenze di fisica, chimica, biologia cellulare
SMART BRAIN, finanziato con un importo di e molecolare, neuroscienze ed informatica.
oltre 750.000 euro nell’ambito dei progetti europei L’analisi morfologica in 3D è resa possibile
FLAG- ERA, ha come obiettivo la ricostruzione dall’utilizzo di due tecniche di microscopia
morfologica in 3D di tessuto cerebrale umano all’avanguardia: la microscopia a due fotoni e
proveniente dal lobo temporale di pazienti epilettici, la microscopia di svuotamento dell’emissione
non trattabili farmacologicamente, utilizzando stimolata (STED). La microscopia a due fotoni
tecniche di microscopia all’avanguardia unite a eccita il campione sfruttando l’assorbimento
metodiche di machine learning e intelligenza artificiale. simultaneo di due fotoni nell’infrarosso (800-
Tre le unità operative coinvolte: Unimore, 900 nm) e questo comporta due vantaggi: le
che coordina il lavoro; l’unità di neurochirurgia lunghezze d’onda utilizzate sono meno dannose
diretta dal Prof. Sylvain Rheims, con sede a Lione per le cellule e penetrano più profondamente.
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