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lato, controllando il livello di complessità dei con- a scuola, in televisione oppure in ospedale. Oggi,
tenuti, semplificare infatti non significa deformare grazie a una tecnica che si chiama CRISPR pos-
né banalizzare, e, dall’altro, usando i tempi e gli siamo correggere le mutazioni che le causano, ma
strumenti giusti per ciascun canale. questa possibilità apre anche tante domande in
Un esempio particolare lo offre un progetto del relazione al come normare queste tecnologie che
Prof. Mauro Mandrioli, docente di Genetica al nei fatti ci permettono di modificare il nostro DNA.
Dipartimento di Scienze della Vita, che ha collabo- Quali modifiche possiamo fare e chi decide cosa è
rato alla stesura di un fumetto che parla dell’uo- legale o meno? Sono tante le curiosità sul tema e,
mo di Neanderthal. in particolare, il confronto con i giovani differisce
dalle posizioni degli scienziati”.
“La collaborazione alla stesura del fumetto de-
dicato all’uomo di Neanderthal (il primo in Italia di Viene pertanto da chiedersi come la divulgazio-
questo tipo) – afferma il Prof. Mauro Mandrioli ne scientifica può influire sulla vita di un giovane,
– è stato un modo interessante per mettermi in se questi potrà farne tesoro per il futuro.
gioco e provare a far conoscere la scienza in un “La scienza rappresenta uno strumento per ap-
modo diverso. Abitualmente nelle mie pubblicazio- procciare i problemi, un modus operandi avrebbe
ni uso immagini per raccontare i miei dati, perché detto la mia professoressa di Latino – prosegue
non usarle per raccontare l’evoluzione dell’uomo? il Prof. Mauro Mandrioli. Disporre di questi
La vera sfida è stata però fare in modo che venisse strumenti è tanto più importante quanto numero-
rappresentato solo ciò di cui abbiamo evidenze”. se sono le informazioni che ricevi ogni giorno. I
Un esercizio di questo tipo conduce a interrogar- ragazzi e le ragazze più giovani sono molto più
si su cosa possa servire per catturare l’attenzione attenti di quanto pensiamo a capire cosa c’è di
in particolare su argomenti anche complessi. onesto e vero in quello che ricevono in termini di
informazioni. Sono molto più abituati di noi adul-
“Catturare l’attenzione di persone poco interes- ti a dubitare di quello che vedono e sentono, ma
sate alle scienze – prosegue Mandrioli – è sem- serve aiutarli a capire come passare dal dubbio al
pre una scommessa. Personalmente ho l’abitudi- giudizio. Sicuramente la scienza è presente nella
ne di cercare un collegamento anche a episodi di loro vita scolastica, nelle pagine che seguono sui
vita personali e comuni. Creare un ponte con chi social e in quello che leggono, per cui hanno una
ascolta è fondamentale perché chi ti ascolta può idea molto più concreta di quello che la scienza
condividere esperienze simili. Per stimolare l’inte- può fare per loro e questo penso che derivi dalla
resse, ad esempio, sulla genetica, il mio ambito migliorata comunicazione, ma anche dalla scuola.
di ricerca e di insegnamento, parlo spesso della La richiesta di una maggiore comunicazione
celiachia, comune a molte persone, e attraverso ritengo abbia fatto bene anche all’università
questa, oltre a catturare l’attenzione del pubbli- perché gli scienziati hanno iniziato a sentire
co, giovane o adulto, ribadisco l’importanza degli la necessità di confrontarsi con i più giovani
screening genetici”. non solo per orientarli nello studio, ma an-
“Da genetista – prosegue il Prof. Mandrioli – tro- che per capire come viene visto il loro lavo-
vo tanti studenti e persone curiose di capire quale ro. La scienza è sempre più spesso condivisione
spazio avranno le biotecnologie nella medicina del e questo ha fatto crescere tutti, sia il pubblico sia
futuro, anche in funzione delle ricadute bioetiche. le università”.
Tutti hanno sentito parlare di malattie genetiche,
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