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Lui, nella prima edizione, e dalla Prof.ssa Carla co-docenza con i pazienti, per preparare ope-
Palumbo, nella seconda edizione. ratori e operatrici capaci di cure più umane.
Il progetto originario è nato dalla felice intuizio- L’esigenza, in particolare, è nata dall’aumen-
ne di Vincent Dumez , ora Codirettore del CEPPP to dell’uso di tecnologie di diagnosi e cura che
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di Montreal; i docenti del Dipartimento di Scien- in molti casi hanno sacrificato la centralità della
ze Biomediche Metaboliche e Neuroscienze e del relazione tra il medico ed il paziente.
Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Creare un centro di formazione e ricerca con
Unimore, Maria Stella Padula, Fausta Lui, Pa- i pazienti porta molti vantaggi a tutte le figu-
ola Ferri, Carla Palumbo, Michele Zoli e Gior- re coinvolte: ai “pazienti formatori” che, formati
gio Zanetti, hanno preso spunto dall’esperienza dall’Università, possono trasmettere competenze
canadese per replicarla a Modena inserendo, nei trasversali, come la comunicazione della diagno-
corsi di laurea di Medicina, Infermieristica, Oste- si, l’adesione alle cure complesse, l’adattamento
tricia, Terapia occupazionale e Radioterapia, la al cambiamento indotto dalla malattia; agli stessi
1 Si veda in proposito l’articolo Chi sono i pazienti-partner che insegnano medicina accanto ai professori universi-
tari pubblicato su Corriere Salute, 30 aprile 2023, (https://www.corriere.it/salute/23_maggio_02/pazienti-part-
ner-medicina-insegnano-4e62065e-e4fd-11ed-9767-c520489f6dde.shtml), in cui è presentata anche l’espe-
rienza didattica dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia.
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